Dopo la sosta estiva sono
ripresi gli incontri a carattere musicale al Giardino Serenella di Savona.
Una puntata diversa
dalle precedenti quella realizzata il 29
settembre, per la presenza di un ospite che ha permesso di ripercorrere una
lunga storia, quella che, iniziata nei primi anni ’70, arriva sino ai giorni
nostri.
Il guest in questione è
Luciano Boero, bassista e autore, uno dei cofondatori della Locanda delle Fate, band piemontese che ha lasciato un solco indelebile nel panorama
della musica progressiva, con un album storico, rilasciato nel 1977, “Forse le lucciole non si amano più”. A
completamento della loro discografia - contenuta, a causa di un cospicuo tempo
di arresto dall’attività- segnalo “Homo
homini lupus” - del 1999 - e il più
recente “The missing Fireflies”.
Sono passati quarant’anni
dall’uscita di “Forse le lucciole” e
la Locanda propone, purtroppo per i fan, il 2017 Farewell Tour, una serie di concerti che decretano la cessazione dell’attività
live della band. Al completamento del ciclo mancano ancora tre date, quella del
7 ottobre a Genova (Teatro Govi di
Bolzaneto), una in novembre in
Brasile e il 9 dicembre ad Asti,
luogo in cui tutto iniziò. La storia della Locanda è ora messa su carta, perché
Luciano Boero ha anche la passione della scrittura e nel suo terzo libro (“Prati di lucciole per sempre”) racconta la genesi,
l’evoluzione, le cadute e le riprese che hanno caratterizzato la storia della
band, un’analisi che diventa fatalmente rappresentativa di un periodo storico
irripetibile.
E proprio
partendo dal nuovo book Boero si è messo a nudo, entrando nei dettagli di
vicende personali, incrociando le parole alle testimonianze video rappresentate
da un documento originale della RAI risalente alla realizzazione del primo
disco - in uscita in formato DVD nel prossimo anno -, da altri spezzone
dell’epoca e da due novità, regalo della Locanda per tutti i seguaci. A
seguire propongo “Lettera di un viaggiatore”.
Mauro Selis ha catturato una buona fetta di
serata che propongo come ricordo…
Ma da dove partì la
Locanda delle Fate?