Note dal comunicato stampa ufficiale.
Gli Area
sono tornati: Patrizio Fariselli
(pianoforte e tastiere), Paolo Tofani
(chitarra, live electronics, voce) e
Ares Tavolazzi (contrabbasso e basso elettrico), ovvero tre dei componenti storici di uno dei gruppi
italiani che hanno segnato indelebilmente le vicende musicali degli anni
Settanta e la cui influenza è arrivata sino a noi, hanno ripreso da qualche
tempo l’attività concertistica tenendo sempre alta la bandiera di una musica
che non conosce barriere fra stili e linguaggi.
Naturale, quindi, la pubblicazione di un
nuovo album: Area live 2012, un doppio CD
registrato dal vivo durante i concerti del Reunion Tour 2011/2012, e pubblicato
a marchio congiunto del gruppo con l’etichetta indipendente Up Art Records che
inaugura con questa pubblicazione la collana “cult series”. Nel primo disco sono presenti nuove versioni di brani celebri come “Luglio
Agosto Settembre (Nero)”, “La Mela di Odessa”, “Arbeit Macht Frei” e “Cometa
Rossa”, mentre nel secondo, che si intitola idealmente “geometrie”, sono contenute registrazioni di
brani inediti che vedono alternarsi assoli e duetti tra i membri del gruppo.
Nell’album, Fariselli, Tofani e Tavolazzi sono affiancati dal batterista Walter
Paoli, musicista di lunga esperienza e già componente del trio di Stefano
Bollani insieme allo stesso Tavolazzi. In “Cometa Rossa” compare, nelle vesti
di ospite, la vocalist Maria Pia De Vito, la cui voce dona al pezzo una nuova
prospettiva cogliendo appieno e
rielaborando l’eredità di Demetrio Stratos.
Gli Area di oggi si
ricollegano al loro glorioso passato e guardano con grande vitalità al
presente, al futuro. La nostalgia è bandita, anche se nel cuore e nella mente
non possono non mancare Demetrio Stratos e Giulio Capiozzo, compagni di
innumerevoli, entusiasmanti battaglie musicali. Lo spirito di avventura rimane
dunque immutato, insieme all’ironia e all’irriverenza
che li ha sempre contraddistinti e che traspare anche dalla copertina del nuovo
CD. Gli Area di oggi hanno soprattutto voglia di sperimentare, dal vivo e in
studio di registrazione, al di là di ogni schema mentale e musicale, di
confrontarsi con le nuove risorse di produzione e riproduzione sonora. Fariselli, Tofani e
Tavolazzi non hanno mai smesso di crescere artisticamente, di cercare incontri
e contaminazioni musicali, sospinti dall’obiettivo di sempre: fare solo musica
d’arte.
Dall’autunno 2010, quando è riaffiorata
l’idea della reunion, gli Area hanno
suonato in tutta Italia, tra festival, teatri e club, ovunque salutati
calorosamente da un pubblico variegato,
formato da vecchi e nuovi estimatori. I classici del gruppo sono
diventati inni di più generazioni, accomunate dalla passione per un sound la
cui originalità trae linfa vitale dalla fusione fra rock, jazz e molto altro
ancora. In concomitanza con l’uscita del nuovo
album, gli Area riceveranno al Medimex di Bari il premio come miglior gruppo
indipendente della musica italiana: il premio, indetto dal MEI, ha visto gli
Area primeggiare sugli Afterhours e su Adriano Celentano. Intensa si
preannuncia poi l’attività live, con anche una inedita collaborazione con
Legambiente e una significativa visita in Giappone prevista per l’aprile 2013,
anno di un’importantissima ricorrenza: i 40 anni dalla pubblicazione di Arbeit Macht Frei, primo, seminale album
degli Area.
AREA
LIVE 2012 - TRACKLIST
CD 1: International
Popular Group
1
La
mela di Odessa
2
Cometa
rossa (ospite M.P. de Vito)
3
Luglio,
agosto, settembre (nero)
4
Nervi
scoperti
5
Gerontocrazia
- L'elefante bianco
6
Arbeit
macht frei
7
Sedimentazioni
Durata totale 50’45”
CD 2: Geometrie
1
Encounter
#1
2
Encounter
#2 (Skindapsos)
3
Trikanta
Veena suite
4
Encounter
#3
5
Canzone
di Seikilos
6
Aten
Durata totale 37’11”
Area International Popular Group
Cenni storici
Costituiti nel 1972, gli Area si imposero
subito per la particolarità della propria proposta musicale, nel segno di
un’autentica, audace fusione fra rock, jazz, sperimentazioni sonore, echi
mediterranei e orientali e altro ancora. Degli anni Settanta gli Area rimangono
uno dei gruppi simbolo, specchio della vitalità culturale e sociale del
periodo.
La prima formazione del gruppo
comprendeva Demetrio Stratos (voce, organo, steel drums), Victor Edouard
Busnello ai fiati, Patrick Djivas al basso, Gaetano Leandro alle tastiere,
Johnny Lambizi alla chitarra e Giulio
Capiozzo alla batteria. Poco prima delle registrazioni del primo album, Arbeit Macht Frei, la formazione mutò con l’entrata di Paolo
Tofani e Patrizio Fariselli in sostituzione di Lambizi e Leandro. Agli Area si
unì anche Gianni Sassi, in arte Frankenstein, con il compito di curarne
l'immagine e di scrivere i testi delle canzoni, caratterizzati da un forte
allegorismo.
Dopo Arbeit Macht Frei (1973), passato alla storia come uno dei dischi
seminali del rock italiano più innovativo, Djivas lasciò gli Area per entrare
nella PFM: il suo posto venne preso da Ares Tavolazzi. Se ne andò anche
Busnello.
Assestato l’organico, gli Area
proseguirono speditamente il proprio cammino tenendo numerosissimi concerti,
anche all’estero, e incidendo altri album importanti quali Caution Radiation Area (1974),
Crac! (1975) e Maledetti (1976), testimoni di una costante evoluzione
artistica sempre più protesa verso la sperimentazione. A questo proposito è da
ricordare la personale ricerca di Demetrio Stratos sulla voce, intesa come vero
e proprio strumento dalle pressoché infinite possibilità.
Dopo l’incisione di Maledetti, gli Area conobbero un periodo
di riflessione che avrebbe progressivamente portato allo sfaldamento del
gruppo. Il 13 giugno del 1979, poco dopo aver abbandonato ufficialmente i
compagni di tante avventure, Demetrio Stratos si spense, stroncato a soli 34
anni da una malattia incurabile. Un concerto organizzato all’Arena di Milano
per aiutarlo a sostenere le cure mediche si trasformò in un omaggio corale ad
un artista coraggioso, unico.
La fondamentale esperienza degli
Area sarebbe quindi confluita in altri gruppi che ne ripresero l’intestazione e
cercarono di mantenerne lo spirito. Nel 1993 Fariselli, Tavolazzi e Capiozzo si
ritrovarono per un concerto dedicato a Gianni Sassi, da poco scomparso. La
morte nel 2000 di Giulio Capiozzo fu un altro duro colpo per chi continuava a
nutrirsi dei dischi degli Area, la cui memoria e influenza ha resistito
all’incedere del tempo al pari di quella di pochi altri gruppi (italiani e
stranieri) degli anni Settanta.
Il segreto di questa straordinaria
longevità sta nell’originalità di una musica che è riuscita per davvero a
superare le barriere fra i diversi generi musicali, dando anche voce alle
urgenze espressive e agli ideali di una intera generazione.
Discografia
Arbeit
Macht Frei (Cramps,
1973)
Caution
Radiation Area (Cramps,
1974)
Crac! (Cramps, 1975)
Are(a)zione
(Cramps, 1975)
Maledetti
(Cramps, 1976)
Gli dei se ne vanno gli arrabbiati
restano (Ascolto, 1978)
Event ’76 (Cramps, 1979; live 1976)
Tic &
Tac (Ascolto, 1980)
Concerto Teatro Uomo
(Cramps, 1996; live 1976)
Live
Parigi Lisbona (Cramps,
1996; live 1976)
Chernobyl
7991 (Sony, 1997)
Live 2012 (Up Art, 2012)