giovedì 3 maggio 2012

Fairport Convention in concerto a Seriate- 18 aprile 2012


L’amica Rossana, compagna di svariati concerti dal Piemonte al Lazio, mi invia un preciso ed esaustivo commento relativo ad una bella serata di musica.
I Fairport Convention, come lei stessa ricorda, erano stati ospiti ad Alba tre anni fa, in una delle solite riuscite kermesse organizzate da Jethro’s Friends, e in quella occasione avevamo assistito ad un grande concerto, inserito in un contesto familiare che aveva permesso di gustare la serata sotto diversi aspetti.
Le prime note di Rossana contengono sottolineature drammatiche, e immaginare di vedere musicisti che fanno parte della storia della musica suonare davanti a 150 persone, è per me motivo di grande tristezza: una nuova occasione persa per portare ai giovani qualche esempio da seguire.

CONCERTO FAIRPORT CONVENTION

Cineteatro Gavazzeni - Seriate (BG)

Via Marconi, 40

Mercoledì 18 Aprile 2012 h. 21:00

Organizzatore: S.I.E.C. s.r.l.

Ricevo su FACEBOOK mercoledi 25 la notizia dalla Fairport's Cropredy Convention Official Page, più o meno in questi termini: "Li ho contati all'andata, li ho contati al ritorno: ci sono tutti, i Fairport sono rientrati alla base"; accidenti, il loro "45th Anniversary Tour" in Italia è volato letteralmente, li ho visti il 18 aprile a Seriate, periferia di Bergamo, arrivati freschi dall'Inghilterra e in neanche una settimana sono riusciti a suonare a Torino, Roma, Marostica, Palermo e Catania e a fare pure due date in Lombardia, a Seriate e Morbegno (piccolo inciso polemico da milanese malmostosa quale sono: due date sì ma in provincia, non a Milano, naturalmente: qui può suonare solo chi riempie uno stadio o un megateatro a prezzi da prima della Scala; gli altri che si arrangino pure in qualche pub o circolo ARCI dell'hinterland, se lo trovano, e a loro rischio, nessuno attaccherà un manifesto su un muro per pubblicizzarne il concerto perché "tanto in internet c'è tutto"; oppure, se l'età, la fama e i passaggi nelle radio commerciali lo consentono, si rivolgano alle cosiddette "discoteche di tendenza" che li faranno suonare di martedì o mercoledì sera in un ex capannone industriale con l'acustica e la temperatura di un altoforno e il pubblico di un rave. OK, fine della polemica, parliamo di musica).

Mercoledi 18, prima data in Italia, accoglie i Fairport col muso duro delle giornate temporalesche e con un contrattempo: per motivi ignoti la loro prenotazione in hotel risulta valida per il 18 maggio e non per il 18 aprile il che, sommato al tutto esaurito negli alberghi per il Salone del Mobile che imperversa a Milano, rischia di complicare non poco la gestione logistica di 6-7 persone più strumenti, attrezzature, pullmino, autista e mercanzie varie in viaggio dalle 5 di mattina.  Riescono fortunosamente a trovare rifugio in un hotel dopo Sarnico (il Lago d'Iseo con la pioggia: depressione cosmica), allungano un bel po' la strada ma è l'unico disponibile. 
Queste disavventure ci vengono narrate da Simon Nicols, che incrociamo fuori dal teatro mentre noi stiamo parcheggiando la macchina e lui sta uscendo per bersi una birra.  Alé, io e Gianfranco gli facciamo compagnia con la birra (è inevitabile con i Fairport) e tra le varie chiacchiere ricordiamo con lui il weekend ad Alba di ormai tre anni fa quando una convention organizzata dai Jethro's Friends dell'insostituibile Felice Prunotto (lunga vita e prosperità!) si è trasformata in una tre giorni di vino cibo e musica - una piccola Woodstock 40 anni dopo ma in versione "Langhe e Roero".
Sono le sette e mezza di sera, dentro il teatro tecnici e musicisti stanno sistemando gli strumenti, hanno tutti l'aria un po' stravolta e l'occhio pesto delle giornate cominciate troppo presto e persino Dave Pegg, solitamente allegro e gioviale, sembra un po' nervoso - in più sono partiti per l'Italia convinti di trovare la primavera invece han tutti freddo.  I 12°C di temperatura esterna, la pioggia battente e la poca pubblicità data all'evento - neanche un cartellone in giro, solo qualche trafiletto sui giornali locali e in rete - fanno presagire una scarsa affluenza di pubblico.
Infatti alle 21 il teatro da 450 posti è pieno forse per un terzo.
Apre il concerto BLAIR DUNLOP, inglese, più chitarrista che cantautore a mio parere; è figlio d'arte, suo padre è Ashley Hutchings, bassista dei Fairport nel '68-'69.  Si esibisce da solo, voce e chitarra, in una serie di ballate gradevoli che spaziano tra il folk inglese e il country americano, ben fatte e cantate con la voce aggraziata e il bel faccino dei vent'anni, ma la cosa che colpisce e lo distingue è quel che riesce a fare con dieci dita e sei corde su una chitarra acustica. Simon Nicols, chitarrista di lungo corso, ha capito il suo talento e lo sponsorizza portandolo in tour.
Entrano i Fairport, gli spettatori non sono tantissimi ma manifestano un notevole entusiasmo (pochi ma buoni, come al solito), facendo salire un po' la temperatura della serata. La scaletta comprende pezzi classici eseguiti in ogni loro concerto, qualche brano dal disco del 2011 "Festival Bell" e qualcuno da Babbacombe Lee. Sentirli suonare è sempre un piacere: i duetti di violino di Ric Sanders e Chris Leslie (anche mandolinista e liutaio), il basso di Pegg, la voce fonda e pastosa di Simon Nicols che si intreccia con quelle più acute di Pegg e Leslie, la maestria di Gerry Conway che fa volare le sue bacchette sulla batteria sono una garanzia.  Concedono un bis e poi alle 23.30 salutano; sono stanchi, devono smontare tutto e poi hanno ancora un'ora di pullmino prima di arrivare in albergo, ma come è nel loro stile si concedono volentieri a saluti, foto, autografi e a due chiacchiere con chi li va a cercare nei camerini o sul palco mentre smontano l'impianto. Siamo fuori a parlare con Dave Pegg e la sua compagna Hellen quando assistiamo ad uno scambio di cortesie tra bassisti: si avvicina un ragazzo che si fa autografare una copertina e regala un CD a Pegg spiegandogli in un inglese un po' incerto che anche lui suona il basso e che gli farebbe piacere se ascoltasse il disco del suo gruppo; Pegg sparisce in camerino e torna con un CD dei Fairport da regalargli e finisce a grandi abbracci e pacche sulle spalle (scoprirò poi che si tratta niente di meno che del bassista dei Malaavia, che erano in zona per un festival).
Il giorno dopo li aspetta Torino, dove troveranno ad accoglierli altri fan (che brutto termine, io mi sento grata per la musica, non fanatica), altre facce conosciute che fanno parte di questa comunità fluida che si muove e si sposta per seguire la musica che gli appartiene (o a cui appartiene?) e spero davvero che ci sia un pubblico un po' più numeroso ad ascoltarli.

Appendice

I Fairport hanno deciso di festeggiare il 45° anniversario, oltre che col tour, con due CD: Babbacombe Lee - Live Again, concept album del 1971 che è stato ripubblicato utilizzando registrazioni dei loro concerti del tour invernale e del Cropredy Festival 2011 e la raccolta By Popular Request i cui pezzi sono stati selezionati dal pubblico e votati sul loro sito.
In più si sono inventati il "Freebie Friday": ogni venerdì sarà disponibile sul loro sito un brano da scaricare gratuitamente:


Si può chiedere di più? Buon 45° anniversario!


Immagini di repertorio.
Fairport Convention ad Alba, novembre 2009