giovedì 13 maggio 2010

Gargamel-Descending


"Descending “, dei Gargamel è distribuito in Italia dalla Black Widow.
Vediamo qualche nota sul gruppo, recuperata dal loro sito ( http://www.gargamel.no/ )

Il gruppo norvegese Gargamel fu formato nella primavera del 2001 da Tom Uglebakken, Bjorn Viggo Andersen e Morten Tornes. Jon Edmund Hansen e Geir Tornes si unirono nell’estate .
Il gruppo tenne il suo primo concerto nel novembre 2001.
Registrarono 2 brani che uscirono sotto forma di cd-r , “Water”, nell’autunno 2002, periodo in cui fu reclutato Leif Erlend Hjelmen al cello e con questa nuova line-up registrarono altre 3 canzoni che formarono l’album “Watch for the Umbles
La musica è influenzata dalla sperimentazione e dal prog rock del periodo 68-75, e i suoni ne sono un riflesso, che sanno condurre a una forte ambientazione prog, con atmosfere melanconiche e psichedeliche.
Grande aiuto arriva dalla strumentazione: organo hammond, mellotron e piano elettrico miscelati a strumentazione classica, come cello, flauto e saxofono.

L’album di debutto, “Watch for the Umbles”, realizzato nel febbraio 2006, ha ricevuto grandi recensioni dalla stampa internazionale prog.
Gargamel , dal 2002 ha cambiato alcuni membri. Jon Edund lascia nell’autunno del 2002 e Bjorn Viggo nell’inverno 2003. Geir lascia nell’estate 2003 e Leif Erlend nell’estate 2004.

Geir ritornerà alla fine del 2004 unitamente a Arne Ton, tastierista. Successivamente Geir lascerà ancora la band, primavera 2006, rimpiazzato da Stig Joran Rygg.

Gargamel ha partecipato a due edizione del festival prog di Oslo, 2002 e 2005

Formazione attuale:

Tom Uglebakken: Guitar, vocals, flute and saxophone.
Morten Tornes: Drums, vocals, glockenspiel, theremin and synth.
Arne Tøn: Keyboards.
Stig Jøran Rygg: Bass guitar and bass pedals.
Bjørn Viggo Andersen: Keyboards.


Ho ascoltato più volte il promo, 47 minuti suddivisi su 4 brani lunghi, tipici delle composizioni prog.
1) Descending :9.59
2) Prevail the Sea :12.20
3) Trap :6.31
4) Labyrint :18.20

Essendo Gargamel un gruppo da scoprire, è necessario parlare della loro musica procedendo per similitudini e confronti, nel tentativo di collocarli in un’area nota e facilitare chi decide di tentare l’ascolto.
Dalle prime battute viene automatico l’accostamento ai Van der Graaf Generator:
atmosfere rarefatte, tensioni, angoscia, dramma.
La voce riporta alle “dilatazioni vocali” caratteristiche di Peter Hammil, ma in momenti diversi ho ritrovato il noto timbro di Greg Lake, e ciò conduce alla seconda influenza che percepisco nel disco.
Se dovessi sintetizzare la musica dei Gargamel parlerei di miscela tra V.D.G.G. e King Crimson, immaginando che tale sintesi non sia il frutto di una copiatura, ma il tentativo, secondo me riuscito, di fare buona musica progressive, pescando laddove cuore e cervello conducono.
Le varianti?
Il “Descending” iniziale , a metà brano presenta una insolita chitarra alla “Shadows” , con la tastiera alla Ray Manzarek in sottofondo.
In “Prevali the Sea”, la comparsa del flauto “alla Didier Malerbe”, sfocia in qualcosa che ricorda Ian Anderson.
In “Trap” si possono ritrovare influenze “tubularbelliane” e compare Mike Oldfield.
Nella parte iniziale di “Labyrint” è riconoscibile il tocco dei Genesis di “Watcher of the skies”.
Sono piccole annotazione che, sottolineo ancora, non vogliono evidenziare scopiazzature, ma tendono ad inquadrare un gruppo e la sua proposta, fatta di idee nuove influenzate da ascolti antichi, e il risultato è apprezzabile.

Il mio primo concerto, negli anni 70, si aprì con Peter Hammill alla chitarra, intento ad arpeggiare “Lemmings”… ascoltare i Gargamel significa per me trovare la continuità , il legame , forse l’evoluzione di una situazione musicale molto lontana, temporalmente parlando, ma ancora emozionante e capace di suscitare emozioni.
(http://www.myspace.com/gargamelprog)




Gargamel in studio

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