Fra i tanti gruppi
che negli anni '70, sull'onda del riflusso, celebrarono lo sposalizio fra il
blues-rock e le jam dei primi gruppi hard, i Wet Willie si distinsero fin
dall'inizio per un cipiglio più vibrante, per il mordente feroce, la carica
aggressiva, e soprattutto per il viscerale taglio rhythm and blues (mediato dal
più cruento Otis Redding). D'altronde il gruppo (cinque maschi e due femmine da
Mobile, Alabama) poteva contare sul miglior cantante del Sud, Jimmy Hall,
incrocio di razza fra rocker e soul-man, e sul chitarrista quasi heavy Ricky
Hirsch.
Red Hot Chicken, su Wet Willie I (Capricorn, 1972) il
gospel a ritmo reggae Keep On Smilin', su Keep On
Smilin' (1974), l'hard-rock soul Dixie Rock, su Dixie Rock
(1975), Everything That 'Cha Do,
su The Wetter The Better (1976), Street Corner Serenade, su
Manorisms (Epic, 1978), Weekend su Which One's Willie (Epic, 1979),
segnano un progressivo allontanamento dal country-boogie degli Allman Brothers.
La
loro originale sintesi di hard-rock, soul, e gospel, rappresenta un coriaceo
contributo al progresso del rock.
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