Sabato 3 maggio ho assistito ad una bella serata di musica e cerco di descriverla.
Il luogo
Arenzano e’ un paese della riviera ligure, al confine tra la provincia di Genova e Savona (a pochi km da casa mia).
E’ molto frequentato dai turisti in cerca di mare e sole e anche sabato, grazie al lungo ponte del 1 maggio, le strade risultavano piene di gente, nonostante la stagione migliore debba ancora iniziare.
Lo spazio dedicato al concerto e’ una specie di Teatro all’aperto, che ben si presta a concerti di dimensioni contenute..
I protagonisti
Il nome è “CINEMA ITALIA ARENA ESTIVA “.
I protagonisti
Di scena due cover band.
Led-n-Roll , tributo ai Led Zeppelin.
Beggar’s Farm, tributo ai Jethro Tull
A impreziosire la serata, la presenza di Clive Bunker.
Prima di fornire le mie impressioni vorrei divagare un po’ pensando a Clive.
Io credo che nessuno dei protagonisti visti sul palco potrà offendersi se cerco di evidenziare una figura che, per molteplici ragioni, merita rispetto particolare.
Franco Taulino, leader dei Beggar’s , inizia il concerto ricordando a tutti che Clive era uno dei primi Tull, e a distanza di molti anni rappresenta ancora l’antico marchio di fabbrica... e forse anche un po’ di futuro.
A più riprese arrivano i flashback,uno su tutti il ricordo del tour che Led Zeppelin e Tull fecero insieme, ovvero l’immagine di due “monumenti” che hanno fatto la storia della musica rock,storia che in quel momento era in parte davanti a noi, nei brani riproposti dalle band, ma soprattutto nella figura in carne ed ossa di Bunker.
Quando penso a lui o a Glenn Cornick, artisti visti all'ultima Convention dei Tull, e con cui sono riuscito a farmi fotografare,non posso fare a meno di ripercorrere la mia vita musicale.
Per quelli della mia generazione, amanti della musica rock,ci sono momenti significativi da cui non si può prescindere.
Ci sono dischi cardine, concerti memorabili, svolte incontestabili.
In questo percorso inserisco tre eventi che ho vissuto solo di riflesso, ma che ho rivisto più volte in video, di cui ho letto a più riprese e su cui ho sempre fantasticato.
Parlo dei grandi festival: Monterey ,Woodstock e Wight.
Ecco, vedendo Clive sul palco, sapendo della sua disponibilità e della sua voglia di fare musica( a 61 anni), non posso fare a meno di pensare :”Cavolo, lui era sul palco dell’isola di Wight!!!”
E in questa sera di musica ligure, si esibisce davanti ad un “piccolo” pubblico, forse per il solo piacere di suonare e stare in mezzo alla gente.
Grande esempio di professionalità e di disponibilità.
Sul fatto di “tenere bene il palco”…. diamo un’occhiata al filmato di “Locomotive Breath”, dove propone un lungo e articolato assolo, e troveremo risposta.
Io ero li per i Beggar’s Farm, perché il mio amore musicale della vita si chiama “JethroTull”, perché avevo già visto il gruppo alla Convention, ( ma senza Taulino indisposto), perché conosco Andrea Vercesi, sul palco alla chitarra acustica.
Ma i primi a salire sul palco sono i Led-n-roll.
Molti dei ragazzi presenti erano li per loro.
Rubo dal loro sito ( www.led-n-roll.it) la succinta biografia .
Led-n-Roll nascono per la volontà di quattro musicisti che da sempre amano la musica dei Led Zeppelin. Renato Pastorino - chitarra, Mauro Vigo - batteria e Fabio Cecchini - basso sono un trio collaudato da anni e con esperienze comuni sia nella storica cover-band dei No Name che nella seguitissima tribute-band degli Outside The Wall - entrambe tuttora in attività nel panorama live. A completare i Led-n-Roll è il cantante Roberto Bruccoleri che vanta esperienze importanti nel metal-prog con la band Projecto e collaborazioni con gruppi e maestri di alto livello. Nell'autunno del 2007, all'insaputa dell' imminente reunion dei Led Zeppelin, Renato, Mauro, Fabio e Roberto danno vita al gruppo. Il nome Led-n-Roll è diretto e immediato come i brani che hanno selezionato dai primi 5 album della band inglese, la famosa Atlantic Era.In poco più di due mesi realizzano un live show supportato da scenografie, video e l'utilizzo degli stessi strumenti musicali.
Li seguo con attenzione e filmo qualche spezzone.
Per me non è un tuffo nel passato, perché ascolto regolarmente alcuni pezzi primi quattro album targati Zeppelin.
Ma la cosa che più mi stupisce ,quando mi trovo in simili situazioni , è la freschezza di certi riff ,di cui non ci si stancherebbe mai.
Quella che i miei figli definirebbero “operazione nostalgia”, credo sia soltanto la certezza che certa musica non può morire, e non perché sia un patrimonio da conservare ad ogni costo, ma perché è sempre attuale e sa dare degli input ineguagliabili.
Sul palco le immagini in sottofondo, il gioco di luci, la repentina “nascita” di fumi colorati, riportano ad atmosfere davvero emozionanti.
Loro ripercorrono brani dei primi album , ed il pubblico li segue con partecipazione (con qualche sollecitazione del bravo chitarrista Renato Pastorino).
Dalla mia angolazione di puro appassionato, riesco a captare ciò che di bello questo gruppo e’ in grado di dare on stage, con buona perizia tecnica, e grande capacità di catturare l’attenzione totale.
In tanti chiedono Moby Dik, mentre Roberto Bruccoleri risponde ironicamente “...e quieta!!!!.”
Ma alla fine Moby Dik arriva, mentre i fans più scatenati si dimenano davanti al palco.
Da rivedere.
A seguire i Beggar’s Farm
La scaletta si divide tra i classici, come Boureèe, Aqualung, My Sunday Feeling, Living in the Past, My God (brani sempre presenti nei concerti dei Tull maggiori) e pezzi meno proposti, come Wind Up o Huntin Girl.
Sono bravi, non c’e’ che dire, e per la seconda volta apprezzo le qualità del chitarrista Marcello Chiaraluce, che a volte ripropone passaggi cloni del disco (a me pare una qualità).
Franco Taulino guida il gruppo, alternando la voce al flauto, strumento che ad un certo punto del concerto sembra tradirlo, nell’amplificazione. Questo contrattempo lo costringerà a suonare vicino al microfono, limitandone i movimenti, ma il fastidio ovvio non si ripercuoterà sul risultato finale. E poi Clive su tutti, col suo ritmo frenetico, che probabilmente costringe la band ad accelerare più del dovuto.
Locomotive Breath, nel corso del bis, è confezionata per lui.
Il pubblico è preparato al topic moment, perché è stato annunciato in precedenza dai Led-n-Roll.
Clive parte, rullate, passaggi rapidi e… un po’ di ironia con testate simulate verso i “piatti”.
Grande Clive!
Il concerto è finito e Andrea insiste per portarmi da zio Clivio (è chiamato affettuosamente così dai più intimi). Lui e’ attorniato da fans e sono tentato di non aggiungermi alla fila. Mi decido, gli stringo la mano e gli dico:”Ci siamo conosciuti lo scorso anno e... lui fa finta di ricordare, mentre fuma una sigaretta e chiede una birra. Se questi sono i risultati, qualche vizio glielo possiamo lasciare!!!
E guardiamo i filmati
Led-n-roll
Beggar's Farm
Clive Bunker
Parlando con alcuni musicisti..i Beggar's Farm,non solo Chiaraluce, ripropongono con una fedeltà maniacale la musica di Anderson e soci (per la ferma volontà di Franco Taulino),molto più degli stessi Jethro, tesi molto spesso ad aggiustare gli arrangiamenti e ad improvvisare nei concerti.Ricordo alla convention del 2005 al Magnani di Fidenza i Beggar's Farm proporci una stupenda interpretazione di Minstrel In The Gallery, tale e quale il disco originale.Forse non da tutti condovisa la linea musicale dei Beggar's Farm (impossibile piacere a tutti),ma ad ogni modo rimane l'indiscutibile bravura dei musicisti.
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