Il mio amico Nazario, già intervistato sul blog, mi ha inviato il resoconto del concerto di Steve Wynn, il 15 marzo .
Lo propongo integralmente , allegando qualche nota su Winn ed il solito filmato.
STEVE WYNN , SABATO 15 marzo 2008
Dopo aver perso il concerto di quest'estate, per motivi di salute,non pensavo che il mio idolo ,Steve Wynn, tornasse in Italia cosi' presto.
Invece ,leggendo il “Buscadero” di gennaio, ho scoperto con piacere che si sarebbe esibito in due date, a Roma e a Reggio Emilia.
Una telefonata di Fulvio mi rassicurava sul fatto che non sarei andato da solo e....... sabato quindici marzo appuntamento in deposito alle quattordici e trenta.
Si parte per il “Fuori Orario”, circolo arci di Taneto di Gattatico, luogo mai sentito nominare ,anche perchè dista da Savona 250 Km.
Sbagliamo clamorosamente la percorrenza ,e alle diciassette e un quarto siamo davanti al locale, molto bello ,costruito a mo di stazione ferroviaria ,con tanto di biglietteria , ufficio del capostazione e diverse sale (una per il ristorante, una adibita a mostra fotografica ed una con il palco rialzato per i concerti bar sparsi un pò dappertutto).
Questo anticipo è stato provvidenziale.
Infatti dopo poco arriva Steve, lo chiamiamo e lui si dimostra subito disponibile.
Gli chiediamo di firmare un suo CD e immortaliamo questo momento con la foto di rito.
Alle ventidue sale sul palco un gruppo locale , i “Bipolar Mind: sono bravini, fanno delle cover molto personali di canzoni famose,sia italiane che inglesi.
La cantante, carina e con una bella voce, introduce l'arrivo di Steve Wynn in duo con Robert Lloid .
Cominciano con “Tears Won’t Help" e per me è subito rapimento.
Steve non è un virtuoso della chitarra, ma è un piacere ascoltare le note della sua acustica accompagnate dal mandolino , dalle tastiere o dalla chitarra Telecaster di Robert, che a seconda dei brani si alterna ai vari strumenti.
Non facevo in tempo a pensare a cosa avrei voluto ascoltare che puntualmente arrivava la canzone …”Tell Me When Is Over” ,” Burn” , “Medicine Show “,“Boston”.
Dopo una mezzoretta di spettacolo è salito sul palco Eric Van Loo, bassista dei Miracle 3, per accompagnare Wynn con il contrabbasso.
Il concerto è durato piu' di due ore, soddisfacendo pienamente i circa trecento devoti che lo hanno seguito, cantando tutti i pezzi, anche piu' di me.
Alla fine ho incontrato Steve e ho cercato di farmi dare il plettro con cui suonava, ma… ho finito per regalargli il mio che avevo in tasca!Verso l'una e mezza lasciavamo a malincuore il “Fuori Orario” ( che intanto si era riempito di belle figliuole),ripromettendoci di tornare con piu' calma ,al prossimo concerto di culto.
Lo propongo integralmente , allegando qualche nota su Winn ed il solito filmato.
STEVE WYNN , SABATO 15 marzo 2008
Dopo aver perso il concerto di quest'estate, per motivi di salute,non pensavo che il mio idolo ,Steve Wynn, tornasse in Italia cosi' presto.
Invece ,leggendo il “Buscadero” di gennaio, ho scoperto con piacere che si sarebbe esibito in due date, a Roma e a Reggio Emilia.
Una telefonata di Fulvio mi rassicurava sul fatto che non sarei andato da solo e....... sabato quindici marzo appuntamento in deposito alle quattordici e trenta.
Si parte per il “Fuori Orario”, circolo arci di Taneto di Gattatico, luogo mai sentito nominare ,anche perchè dista da Savona 250 Km.
Sbagliamo clamorosamente la percorrenza ,e alle diciassette e un quarto siamo davanti al locale, molto bello ,costruito a mo di stazione ferroviaria ,con tanto di biglietteria , ufficio del capostazione e diverse sale (una per il ristorante, una adibita a mostra fotografica ed una con il palco rialzato per i concerti bar sparsi un pò dappertutto).
Questo anticipo è stato provvidenziale.
Infatti dopo poco arriva Steve, lo chiamiamo e lui si dimostra subito disponibile.
Gli chiediamo di firmare un suo CD e immortaliamo questo momento con la foto di rito.
Alle ventidue sale sul palco un gruppo locale , i “Bipolar Mind: sono bravini, fanno delle cover molto personali di canzoni famose,sia italiane che inglesi.
La cantante, carina e con una bella voce, introduce l'arrivo di Steve Wynn in duo con Robert Lloid .
Cominciano con “Tears Won’t Help" e per me è subito rapimento.
Steve non è un virtuoso della chitarra, ma è un piacere ascoltare le note della sua acustica accompagnate dal mandolino , dalle tastiere o dalla chitarra Telecaster di Robert, che a seconda dei brani si alterna ai vari strumenti.
Non facevo in tempo a pensare a cosa avrei voluto ascoltare che puntualmente arrivava la canzone …”Tell Me When Is Over” ,” Burn” , “Medicine Show “,“Boston”.
Dopo una mezzoretta di spettacolo è salito sul palco Eric Van Loo, bassista dei Miracle 3, per accompagnare Wynn con il contrabbasso.
Il concerto è durato piu' di due ore, soddisfacendo pienamente i circa trecento devoti che lo hanno seguito, cantando tutti i pezzi, anche piu' di me.
Alla fine ho incontrato Steve e ho cercato di farmi dare il plettro con cui suonava, ma… ho finito per regalargli il mio che avevo in tasca!Verso l'una e mezza lasciavamo a malincuore il “Fuori Orario” ( che intanto si era riempito di belle figliuole),ripromettendoci di tornare con piu' calma ,al prossimo concerto di culto.
Scopriamo qualcosa di Steve Wynn .
Non è semplice introdurre un artista come Steve Wynn, un personaggio diventato leggenda ed entrato a far parte della vità di molte persone, puntualizzando, con la sua musica, gioie e ansie della vita quotidiana.
I Dream Syndicate sono stati, durante la loro vita, l'icona di un certo modo di fare rock. Sfuggenti e viscerali, non allineati, in perenne bilico tra aggressività e introspezione, ma soprattutto grandi creatori di atmosfere.
Tutto il loro "The Day Of Wine And Roses" è una tavolozza di stati d'animo, di sensazioni percepite a tratti, di canzoni in grado di completarsi nella pienezza dell'album. E questi aspetti hanno creato il precedente per il "culto" attorno a questo "oggetto misterioso" degli anni 80, un album capace di fare sentire la sua mancanza, da colmare con un ascolto, quando si creano le "condizioni giuste".
Ascoltiamo un brano tratto dalla performance del 15 marzo.
I Dream Syndicate sono stati, durante la loro vita, l'icona di un certo modo di fare rock. Sfuggenti e viscerali, non allineati, in perenne bilico tra aggressività e introspezione, ma soprattutto grandi creatori di atmosfere.
Tutto il loro "The Day Of Wine And Roses" è una tavolozza di stati d'animo, di sensazioni percepite a tratti, di canzoni in grado di completarsi nella pienezza dell'album. E questi aspetti hanno creato il precedente per il "culto" attorno a questo "oggetto misterioso" degli anni 80, un album capace di fare sentire la sua mancanza, da colmare con un ascolto, quando si creano le "condizioni giuste".
Ascoltiamo un brano tratto dalla performance del 15 marzo.
Citazione del giorno:
"La vita è come uno specchio:ti sorride se la guardi sorridendo" (Jim Morrison)
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