lunedì 10 dicembre 2007

Gino Terribile


Oggi è il turno di uno dei gemelli”Terribile”, Gino, fondatore del Cerchio d’Oro, assieme al fratello Giuseppe e a Franco Piccolini, musicista di cui ho parlato giorni fa.
Gino rispondera' alle mie solite domande standard, che spesso mi diverto a porre in questo periodo.
In attesa di commentare il loro lavoro, “Il viaggio di Colombo”, rispolvero l’introduzione scritta tempo fa per una delle fanzine del CSPI (dedicato alla musica Prog).


Non credo sia facile avere una passione che dura una vita, senza momenti di cedimento.

Nella mia adolescenza, ad inizio anni 70, c’era il campetto dell’oratorio, su cui passare tutto il pomeriggio. E c’erano i gruppi rock.
A quei tempi Gino e Giuseppe Terribile, passavano a salutarci, amici di amici, ma non avevano tempo di fermarsi .
Gia’ allora pensavano costantemente alla musica, ma a differenza di noi, superficiali “calciatormusicofili”, loro suonavano, Gino la batteria e Giuseppe il basso.
Questo fatto, a quei tempi , era elemento di grande distinzione.
Poi li ho persi, anche se di riflesso ne ho sentito parlare, soprattutto come cover band dei Beatles, i Cavern appunto.
Non hanno mai smesso di suonare e, immagino, quella forte passione a cui accennavo, ha permesso loro di superare tutti gli alibi che normalmente tentano di giustificare l’abbandono, magari momentaneo, dei nostri interessi primitivi.
E cosi’, nonostante la famiglia, il lavoro, i figli e tutti gli avvenimenti che normalmente “tarpano le ali”, proseguono senza sosta.
Li ritrovo dopo una vita al concerto di Emerson, a luglio(2006), e alla convention dei Tull, dove mi mostrano entusiasti un libro dedicato al Progressive italiano, appena acquistato alla fiera del disco di Genova (23 settembre).
Mi raccontano della loro nuova attività che prevede, oltre al mantenimento dei Cavern, la riattivazione del vecchio “Cerchio d’Oro…”.

Gino e Giuseppe sono un’enciclopedia Rock vivente e sono tuttora alla continua ricerca di vinili particolari, di libri e di musica, vecchia e nuova.


Un mio ricordo… l’11 giugno di quest’anno ci siamo incontrati all’Arena di Verona, dove gli Who si sono esibiti.
Quando il nubifragio si e’ abbattuto sull’Arena, e chi è riuscito ha trovato riparo nei vari cunicoli pieni di storia, ci siamo trovati.
Io avevo al mio fianco il mio bambino di 10 anni, e loro famiglie complete al seguito … questo si che è seminare!

E leggiamo il "Gino pensiero "

Come e quando nasce la tua passione per la musica?
Praticamente da quando sono stato in grado di intendere e volere.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali più importanti?
La scena beat e psichedelica inglese e il progressivo inglese e italiano.

Qual’e l’artista/gruppo a cui sei più legato?
Solo uno è troppo poco, anche se tutto è nato coi Beatles.

Come riesci a far convivere la tua passione per la musica con gli impegni quotidiani?
Volere è potere...

Strumento preferito?
La batteria, of corse

Come è cambiato nel tempo il tuo rapporto con la musica ?
Il mio rapporto con la musica è simbiotico e in questo ambito periodicamente può prevalere la componente attiva (quando eseguo o creo musica) o quella passiva (quando ascolto o colleziono), dipende dall'umore e dalle circostanze.

Cosa giudichi importante… il testo, la musica, entrambi?
AL primo impatto la musica e poi anche il testo.

E’ importante essere costantemente presenti per restare a galla (riferito agli artisti)?
Possono esserci anche delle "pause di riflessione"

Meglio il Vinile, il CD o l’MP3?
Come oggetto senz’altro il vinile

La musica deve necessariamente essere divisa in categorie?
Può servire per indirizzare l' ascoltatore

Esiste musica per differenti eta’?
L'età è solo una componente che influisce nei gusti musicali

Cosa cercheresti di cambiare (sempre riferito alla musica) se potessi riscrivere la tua storia?
Sarei andato a cercare qualche opportunità in città più importanti.

Immagina una tua diversa collocazione: palco?Produzione? Solo ascolto?Organizzatore?Scrittore?
Il mio istinto non può prevedere una solo collocazione

Cosa salveresti della tradizione musicale italiana?
Battisti e il progressivo italiano

Perché ci siamo innamorati, da bambini, di canzoni di cui non capivamo una parola?
“Sicuramente per la melodia del brano o melodie particolari.

Blues, Progressive o Jazz?
Progressivo

Classica, Hard Rock o Punk?Hard rock

Provi a gettare il seme con la nuova generazione?
Si, consigliando il pubblico giovane ai miei concerti, i miei allievi e soprattutto mia figlia

Musica scaricabile da internet o… a costo contenuto, per vie tradizionali?
L'uno e l'altro ma per due tipi di pubblico diversi: da passatempo per il primo caso , da appassionati per il secondo.

Il filmato di un gruppo che vorresti sentire adesso?
I Supertramp al Queen Mary College del 1977 o i Led Zeppelin a Knewbworth del 1979

Fatti una domanda a cui non ho pensato?
Una la cui risposta è ovvia : avresti potuto immaginare o accettare una vita senza musica?

Grazie Gino, la tua è passione inossidabile.


E ascoltiamo i Led Zeppelin











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