È ONLINE IL VIDEOCLIP DEL NUOVO
SINGOLO
attualmente in rotazione radiofonica
“FUTURO”
realizzato dal producer e musicista
Giovanni “Giuvazza” Maggiore
Il brano è estratto dal nuovo album
di inediti
“TUTTO”
disponibile in digitale e dal 16 maggio in cd e in vinile
Al via il 16 maggio il tour
“TUTTO ‘75-‘25”
Parte di questo articolo è frutto della lettura e successiva sintesi di un'intervista rilasciata da Eugenio Finardi a RollingStone Italia, dalla quale sono state tratte le principali riflessioni presentate a seguire.
Eugenio Finardi
Cinquant'anni di musica, riflessioni
e la dura bellezza del presente
Eugenio Finardi, una delle voci più autentiche e profonde della musica italiana, si racconta con la lucidità di chi ha attraversato mezzo secolo di cambiamenti culturali e sonori. In un periodo che celebra i suoi cinquant'anni di carriera, con la pubblicazione del nuovo album Tutto, Finardi offre una prospettiva intima sul processo creativo, il rapporto con il tempo e la sua inequivocabile visione del futuro.
Tutto non è un semplice disco, ma un vero e proprio "parto", come lo
definisce Finardi stesso, un lavoro che ha richiesto un'immersione quasi
ossessiva. L'artista rivela di aver perso dieci chili durante la lavorazione,
testimonianza dell'intensità e della disciplina mutuata, sorprendentemente,
dall'etica lavorativa dei Beatles, così come mostrata nel documentario
"Get Back". A settant'anni, la creatività non sgorga più con la
spontaneità giovanile, ma richiede uno scavo profondo nella propria verità
interiore, spesso celata nei frammenti del passato.
Questo percorso introspettivo si manifesta nell'uso sapiente di sonorità provenienti dai suoi diciannove album precedenti, una vasta "libreria sonora" che gli permette di campionare e reinterpretare momenti chiave della sua vita. È un modo per dare nuova vita a suoni che, in un'epoca di budget limitati, e di una certa "morte" della musica suonata, diventano preziosi.
Finardi descrive la sua intera carriera come un lungo diario,
una confessione aperta delle sue fragilità, delle utopie vissute e degli
innamoramenti, anche in campo musicale. Il suo approccio, che privilegia
l'espressione musicale rispetto alle parole, si fonde con le nuove possibilità
sonore offerte dall'era digitale. Le basse frequenze e le attuali capacità di
elaborazione permettono di realizzare suoni un tempo inimmaginabili,
concretizzando "cose giuste" che aveva solo sognato.
Tuttavia, questo viaggio interiore non è privo di autocritica. Finardi ammette di aver commesso "grandi cazzate" e di aver vissuto esperienze al limite, riconducibili a un'epoca in cui "tutti" facevano cose che persino un Keith Richards avrebbe "condiviso". Ha attraversato gli anni di piombo, assistito a eventi storici come il penultimo concerto di Jimi Hendrix a Wight, la nascita dei Led Zeppelin, i discorsi di Martin Luther King e i tragici omicidi che hanno segnato la storia italiana. Tutti questi ricordi non sono esplicitati, ma si insinuano in "piccole pieghe" delle sue canzoni, attraverso "parole dure di violenza" che non necessitano di ulteriori spiegazioni.La fragilità del futuro e l'ombra dei social media
In "Futuro", Finardi riprende il suo brano "Extraterrestre" per affermare che la vera speranza non risiede in salvatori alieni, ma nell'intelligenza artificiale. Una visione disillusa dell'oggi, che definisce un'epoca di "stupidismo incredibile", evidente nel modo in cui stiamo trattando il pianeta. Nonostante appartenga a una generazione che ha "consumato molto" (ricordando persino la nascita della plastica), Finardi si impegna attivamente nel riciclo, nel consumo consapevole di carne e nell'uso di tecnologie più sostenibili.
La canzone "Non sentirsi mai più strani" è per lui uno dei momenti più significativi del disco, un grido contro la "tragedia generazionale" della fragilità dei giovani, esposti a violenze psicologiche sui social. Finardi, un futurista da sempre, è critico verso l'influenza dei social media, definendoli un "veleno pazzesco per l'anima". Nonostante la sua propensione al digitale, confessa di non essere in grado di reggere l'aggressività e la violenza verbale online, subendo l'odio degli "hater" con una sensibilità che appartiene a una generazione più "civile".
Nel brano "Pentitevi", Finardi affronta apertamente
il tema del rimpianto. Tra le tante cose, ammette di aver "mancato la
parola", lasciandosi influenzare da logiche di business che lo hanno
portato a compiere scelte eticamente discutibili, come preferire un programma
televisivo con più ascolti a discapito di un impegno già preso.
Il rapporto con i figli è un altro aspetto trattato con
grande onestà. Descrive la relazione genitore-figlio come una "lunghissima
battaglia" e ammette di non essere stato un padre "ottimo",
commettendo "sbagli stupidi" anche a causa del suo mestiere. Con la
primogenita Elettra, affetta dalla sindrome di Down, l'approccio è stato
diverso e in un certo senso "più facile" per la buona indole. Con
Emanuele, invece, il divorzio dalla madre ha impedito una presenza costante, un
rammarico che lo porta a riflettere sulla difficoltà di crescere i maschi oggi,
data l'ondata di violenza maschile che definisce "allucinante".
Infine, Finardi rivela una delle sue più grandi delusioni:
non essere diventato ricco. Nonostante una carriera eclettica che lo ha portato
a esplorare generi diversi, a cantare alla Scala e a conoscere figure iconiche,
si sente "fuori sync, fuori tempo, fuori moda". Questa sensazione di
essere un "outsider" lo ferisce ancora a settant'anni, desiderando un
riconoscimento che in America si traduce nella Hall of Fame. Ma, come lui
stesso sottolinea, "nessuno ha tutto", e riconosce di aver avuto
tantissimo, nonostante gli "sbagli enormi" e le esperienze che lo
hanno fatto crescere, come diventare padre di una persona con la sindrome di
Down in pieno periodo rock'n'roll.
Finardi, "quello che ha fatto tutto", si congeda
con l'ironia e la saggezza di chi, pur con qualche ferita, ha navigato con
autenticità le acque tumultuose della vita e della musica, lasciando un'eredità
di pensieri e melodie che continuano a ispirare.Note dal Comunicato Stampa: "Tutto" e il Tour
"Tutto '75-'25"
Il 16 maggio segna un momento importante per Eugenio Finardi
con l'uscita del suo nuovo album di inediti, "Tutto", già
disponibile in digitale e da oggi anche in formato CD e vinile. Il disco è
accompagnato dal videoclip del singolo "Futuro", brano
attualmente in rotazione radiofonica.
Il videoclip di "Futuro", ideato e
realizzato dal producer e musicista Giovanni "Giuvazza" Maggiore,
è un'opera visivamente suggestiva che utilizza l'intelligenza artificiale per
creare un dialogo tra il passato e il presente dell'artista. Un giovane Eugenio
Finardi canta il nuovo brano, con il suo volto sovrapposto a quello di
ballerini, introducendo un elemento di sperimentazione che aggiunge leggerezza
e freschezza al progetto. La clip si conclude con un'immagine simbolica di
speranza: un bambino che prende dagli scaffali il nuovo disco di Finardi, un
gesto che rappresenta il passaggio di testimone alle nuove generazioni.
Giuvazza Maggiore ha spiegato come l'idea fosse quella di
"mettere insieme tutti i Finardi della sua carriera, in modo che potessero
finalmente relazionarsi tra loro, in una rilettura nuova", affascinato dai
molteplici volti e dalle ricche influenze musicali dell'artista. Il brano
"Futuro" stesso è una risposta al celebre "Extraterrestre",
dove l'intelligenza artificiale prende il posto degli alieni come deus ex
machina per la salvezza dell'umanità.
Distribuito da ADA Music Italy, "Tutto" è il
ventesimo album di brani originali di Finardi, un'opera che giunge a 50 anni
dal suo primo disco ("Non gettate alcun oggetto dai finestrini"), a
11 anni da "Fibrillante" (2014) e a 3 dalla raccolta "Euphonia
Suite" (2022). Questo lavoro si presenta come un possibile testamento
musicale e spirituale, frutto di una profonda consapevolezza, libertà
espressiva e ricerca interiore.
Composto da undici brani, l'album fonde il linguaggio cantautorale con una nuova sperimentazione lirica e sonora, affrontando con lucidità e sensibilità temi attuali come la crisi sociale e politica, i misteri dell'esistenza, l'amore, il destino, la fisica quantistica e la spiritualità. La produzione è stata curata dal suo storico collaboratore Giovanni "Giuvazza" Maggiore, e l'album vanta il featuring con la figlia Francesca (in arte Pixel) nel brano "Francesca Sogna", oltre alle collaborazioni con Fiamma Cardani alla batteria ("La Facoltà dello Stupore") e Paolo Costa al basso in diversi brani, tra cui "Futuro", "Tanto Tempo Fa" e "Francesca Sogna".
La tracklist di "Tutto" include: 01 -
Futuro 02 - Bernoulli 03 - Tanto Tempo Fa 04 - La Battaglia 05 - Francesca
Sogna ft. Pixel 06 - La Mano Di Uno Che Sa 07 - Onde Di Probabilità 08 - I
Venti Della Luna 09 - Massiccio Attacco Di Panico 10 - Pentitevi 11 - La
Facoltà Dello Stupore
In concomitanza con l'uscita fisica del disco, prende il via
il tour "Tutto '75-'25", che racconterà cinquant'anni di
carriera di Finardi attraverso i suoi brani storici e le nuove canzoni, creando
un dialogo dinamico tra passato e presente. La data zero del tour, a Fiorano
Modenese il 16 maggio, ha già registrato il tutto esaurito. L'artista
incontrerà i fan anche il 17 maggio alle ore 17.00 al Disco Shop di Lecco per
presentare il suo nuovo lavoro.
Numerose le tappe previste in tutta Italia per il tour "Tutto '75-'25", prodotto da Imarts International Music and Arts, molte delle quali a ingresso gratuito. Tra le date estive confermate:
- 6
giugno – Tissi (Sassari), Via Roma (Ingresso gratuito)
- 8
giugno – Gimigliano (Catanzaro), Piazza Aldo Moro (Ingresso gratuito)
- 13
giugno – Bisaccia (Avellino), Piazza Duomo (Ingresso gratuito)
- 22
giugno – Pantani di Accumoli (Rieti), Festival dell’Appennino (Ingresso gratuito)
- 4
luglio – Fezzano (La Spezia), Artigliè Festival (Ingresso gratuito)
- 5
luglio – Loano (Savona), Piazza Italia (Ingresso gratuito)
- 25
luglio – Segesta (Trapani), Segesta Teatro Festival
- 27
luglio – Ledro (Trento), Festival delle Palafitte (Ingresso gratuito)
- 28
luglio – Bormio (Sondrio), Piazza del Kuerk, La Milanesiana (Ingresso gratuito)
- 30
luglio – Canale d’Alba (Cuneo), Piazza Italia (Ingresso gratuito)
- 31
luglio – Livorno, Effetto Venezia Festival (Ingresso gratuito)
- 2
agosto – Jesi (Ancona), Festival Pergolesi Spontini
- 4
agosto – Scarlino (Grosseto) – Acoustic duo
- 11
agosto 2025 – Binari (Sassari), Piazza Umberto I (Ingresso gratuito)
- 19
agosto 2025 – Castellana Grotte (Bari), Piazza Garibaldi (Ingresso gratuito)
- 27
agosto 2025 – Arcidosso (Grosseto), Piazza della Riconciliazione (Ingresso gratuito)
- 28
agosto 2025 – Gubbio (Perugia), Gubbio Doc Fest
- 7
settembre 2025 – Monopoli (Bari), Piazza XX Settembre, Festival Ritratti (Ingresso gratuito)
- 8
settembre 2025 – Soleto (Lecce), XXV Festival Concerti del Chiostro –
Acoustic duo
(Per dettagli e aggiornamenti su date e biglietti, consultare www.internationalmusic.it/artisti/eugenio-finardi).
Inoltre, Eugenio Finardi ha firmato la prefazione del
catalogo "Si giocava a fare Woodstock – Parco Lambro" (Re Nudo
Edizioni), collegato alla mostra fotografica omonima in corso fino all’8 giugno
a Milano presso l’Atelier Ex-Cisterne della Fabbrica del Vapore. La mostra
anticipa la seconda edizione del festival Le Notti dell’Underground, in
programma dal 5 all’8 giugno nello stesso luogo.
Per maggiori informazioni e aggiornamenti, è possibile
seguire Eugenio Finardi sui suoi canali social ufficiali:
- Facebook:
- www.facebook.com/EUGENIOFINARDIOFFICIAL
- Instagram:
- www.instagram.com/eugeniofinardi/
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