Nuova puntata dedicata al Rock Progressivo, il 20 novembre, alla UniSavona.
Tra i vari argomenti, l’aggiunta di un paio di linee guida
del prog - dopo essersi soffermati nelle lezioni precedenti sulla lunghezza dei
brani e sulla contaminazione classica - ovvero, l’uso massiccio del concept
album e una spiegazione basica dell'utilizzo dei tempi dispari.
Dopo una toccante presentazione personale di Marco, che si è commosso nel corso dell’esposizione, ricordando la musica e le relazioni di un tempo…
… si è passati alla conclusione, al meno per il momento, del
capitolo “YES”.
Impossibile entrare nei dettagli di una band che ha oltre
mezzo secolo di storia alle spalle, cosa comune a tutti i gruppi di cui si
parlerà, per cui ciò che ci è concesso dal tempo disponibile è incrociare
storie, aneddoti e musica.
Per quanto riguarda la narrazione, Renata si è preparata con cura sulla copertina di “Fragile” e sulle opere dell’Art Design Roger Dean, entrando nei dettagli della sua opera e illustrando la copertina, sia dal punto di vista tecnico che da quello dei significati intrinsechi.
A seguire una serie di ascolti mirati, tratti da differenti
momenti di vita degli YES.
Dopo qualche scambio di idee dedicato al peso che musica e
liriche producono sul risultato finale si è passati ad una esercitazione atta
ad introdurre i Pink Floyd.
Franca ha letto l’incipit basato sulla storia romanzata di Clare Torry, e, dopo aver svelato cosa si celava dietro il racconto (la performance di Torry in occasione della creazione di “The Great Gig In The Sky”), è partito l’ascolto, influenzato, anche, dalla proiezione del prisma impresso nella copertina di “The Dark Side Of The Moon”, e dal ruotare del vinile.
A seguire, alcuni discenti, dopo aver raccolto le idee ed elaborato l’esperienza appena vissuta, hanno espresso il loro sentimento immediato post fruizione del brano.
Che dire, un’altra bella giornata di musica, intensa e
partecipata, mentre il tempo vola, senza che… il docente se ne accorga!