giovedì 17 ottobre 2024

David Bowie: il 14 ottobre del 1977 usciva "Heroes"

 


Il 14 ottobre del 1977 usciva "Heroes", il 12º album in studio di David Bowie e il secondo della cosiddetta "trilogia berlinese" assieme a “Low” e “Lodger”.

Sono gli anni della Guerra Fredda, quando USA e Unione Sovietica giocavano a mostrarsi i muscoli a vicenda, anni in cui un muro era in grado di dividere, fisicamente e ideologicamente, un mondo intero.

Registrato a Berlino Ovest, l'album risente quindi fortemente dell'atmosfera della città e della sua dicotomia territoriale e ideologica.

Il co-produttore Tony Visconti dichiarò a proposito di quella esperienza: “Una delle mie ultime grandi avventure nel fare album. Lo studio di registrazione era a circa 500 metri dal muro. Le guardie rosse ci osservavano con un binocolo potente attraverso la finestra della nostra sala di controllo”.

Ma perché Berlino?

Nel 1976 David Bowie attraversava una situazione personale non proprio semplice, complici le dipendenze da sostanze stupefacenti e alcol. Interessato alla cultura tedesca, Bowie decise di trasferirsi a Berlino Ovest, per darsi una ripulita e lavorare a nuova musica. Qui affittò un appartamento economico, situato sopra un’officina di riparazioni auto. In due anni pubblicherà tre dischi, che passeranno alla storia come la già citata trilogia berlinese.

"Heroes" rappresenta un perfetto equilibrio tra sperimentazione sonora e melodia pop. Bowie, insieme a Brian Eno e Tony Visconti, riesce a creare un sound unico, caratterizzato da un mood ambient, ritmiche elettroniche e melodie accattivanti, con l’ausilio delle chitarre e dei sintetizzatori di Robert Fripp (che arrivò dagli Stati Uniti per registrare le sue parti in un giorno soltanto), che riescono a realizzare un tappeto sonoro ricco e avvolgente, perfetto per la voce intensa di Bowie.

L'album è permeato da una profonda malinconia, che riflette l'atmosfera della Berlino divisa di quei giorni e il senso di isolamento di Bowie, espresso totalmente nella title track, un inno all'amore e alla speranza in un mondo diviso. La canzone racconta la storia di due giovani amanti che si scambiano un bacio appassionato sotto il Muro di Berlino, un gesto di sfida e di ribellione.

In generale i testi di Bowie sono ricchi di immagini evocative e metafore, che invitano l'ascoltatore a una profonda riflessione.

"Heroes" è considerato uno dei migliori album di Bowie e uno dei più importanti dischi degli anni '70, capace di influenzare generazioni di musicisti, dalla new wave al post-punk, fino al rock alternativo, diventando un simbolo della riunificazione tedesca, rappresentando la speranza e la voglia di superare le divisioni.

"Heroes" va oltre la semplice musica, è un'esperienza che coinvolge tutti i sensi, trasportando in un'epoca e in un luogo unici, facendo vivere l'atmosfera della città quando ancora era separata dal Muro.

Sicuramente un album fondamentale per capire l'evoluzione artistica di David Bowie e la storia della musica rock.

Ma forse la cosa migliore è… riascoltarlo cliccando sui titoli a seguire.

 

BRANI

Lato 1

Testi e musiche di David Bowie, eccetto dove diversamente indicato. 

Beauty and the Beast – 3:32

Joe the Lion – 3:05

Heroes – 6:07 (Bowie, Eno)

Sons of the Silent Age – 3:15

Blackout – 3:50

Lato 2

Testi e musiche di David Bowie, eccetto dove diversamente indicato. 

V-2 Schneider – 3:10

Sense of Doubt – 3:57

Moss Garden – 5:03 (Bowie, Eno)

Neuköln – 4:34 (Bowie, Eno)

The Secret Life of Arabia – 3:46 (Bowie, Eno, C. Alomar)

 

Formazione

David Bowie – voce, pianoforte, tastiere, chitarre, sassofoni, koto, cori

Carlos Alomar – chitarra

Dennis Davis – batteria

George Murray – basso elettrico

Brian Eno – sintetizzatori, tastiere, trattamenti di chitarra

Robert Fripp – chitarra solista

Tony Visconti, Antonia Maass – cori