È uscito l’EP “Evasion”,
di Antonio Pellegrini, e mi piace sottolineare il suo lavoro che, almeno
in questa occasione, si allontana dalla sua immagine pregressa.
Ho conosciuto Antonio un bel po’ di anni fa, quando in nostri
interessi musicali e letterari si incrociarono e produssero anche una buona
collaborazione.
Di lui quindi conosco la sua propensione verso un deciso
rock, che propone attraverso la sua musica suonata in gruppo (ma che non ho mai
ascoltato) e l’indagine giornalistica, tra The Who, Queen e il mondo del blues.
Ho anche imparato a conoscere una sua certa frenesia nel far
susseguire progetti diversificati, ed è questo uno status che ci accomuna.
Ciò che non conoscevo ancora era la sua esigenza musicale
autorale, quella basica e minimale che nasce quando hai in mano una chitarra e
le dita scorrono mentre i pensieri galleggiano, o quando una tastiera di pianoforte
richiede fortemente di essere accarezzata da parole e percossa da falangi
ansiose di creare e disegnare immagini.
Pellegrini si autoproduce per raccontare i suoi sogni, la sua
necessità di viaggiare sottolineando la bellezza nell’essere cosmopolita (e
anche questo ci unisce fortemente!).
Ma la sua “evasione” ha un doppio significato, e affianco a
quello più ovvio, legato al viaggio verso le mete più disparate, ne esiste un
altro, abbastanza palese per chi lo conosce, e che fa riferimento alla mia
introduzione, ovvero la fuga, almeno per un attimo, da un mondo sonoro fatto di
ritmo e volumi, a vantaggio di una fase intimistica e contenuta dove, all’interno
di atmosfere rarefatte, emerge il lato poetico, riflessivo e romantico,
elementi che in tanti posseggono ma non trovano il modo/coraggio per manifestarli correttamente. Non è facile mettere in piazza i propri sentimenti, ma la
fortuna di un autore - non solo musicista - è quella di poter realizzare un… “qualcosa
per sempre”, e in questa ottica Pellegrini ci regala quattro canzoni (ma sì,
chiamiamole col loro nome!), che svelano gli intenti già dal titolo.
Non c’è bisogno di ridondanza di arrangiamento, né di una
grande fase di manipolazione tecnologica perché, quando ti trovi in una stanza
e sogni, avendo a disposizione il tuo strumento, tutto il resto non conta, e se
pensi che sia importante condividere le tue emozioni del momento, non ci sarà
null’altro da cercare.
Bravo Antonio, e sono certo che, aperta la strada, questo nuovo
progetto potrà seguire spedito in modo parallelo agli interessi di sempre.
Tracklist (cliccare sul titolo per ascoltare)
01 Casablanca
03 Vagabondo
04 Marrakech
Testo e musica, voce, chitarra,
piano, tastiere: Antonio Pellegrini
Biografia
Antonio Pellegrini (Genova, 1976). Musicista e scrittore. Ha
fatto parte di diversi gruppi musicali genovesi. È stato membro fondatore dei
Biosound, con cui ha realizzato due EP, tre singoli, e suonato in giro per
l’Italia e a Londra. L'ultima rock band in cui ha militato sono i Nextera. Come
autore di saggi musicali, ha pubblicato i volumi: The Who e Roger Daltrey in
Italia (2016), Italian Rhapsody. L'avventura dei Queen in Italia
(2019), The Who. Long Live Rock (2022), Blues. La musica del diavolo (2022).
"Évasion" è disponibile su tutte le piattaforme digitali dal
12 novembre 2023