"Close
to the Edge" è il quinto album in studio della band
progressive rock britannica Yes,
pubblicato l’8 settembre del 1972 dall’Atlantic Records. L'album rappresenta
uno dei lavori più importanti e influenti del genere, quindi non solo per gli Yes, ma per l'intera scena progressive rock degli anni '70.
Da segnalare che alla fine delle registrazioni il batterista Bill Bruford abbandonò il gruppo per unirsi ai King Crimson.
"Close to the Edge" è un'opera epica divisa in tre tracce principali: la lunga e complessa title track, che occupa l'intero primo lato dell'LP, seguita da "And You and I" e "Siberian Khatru". Ogni sezione offre un'esperienza musicale unica e coinvolgente, caratterizzata da complessi arrangiamenti strumentali, testi poetici e atmosfere intricate.
Il titolo dell'album è un riferimento alla filosofia dell'unità e alla connessione dell'uomo con la natura e l'universo. Questo concetto è rappresentato dalla musica stessa, che si sviluppa attraverso passaggi elaborati, cambiamenti di tempo e variazioni di tonalità. Gli Yes dimostrano una straordinaria abilità tecnica e un'ampia gamma di influenze musicali, che spaziano dal rock progressivo al jazz fusion.
Il brano di apertura, "Close to the
Edge", è un vero capolavoro della musica progressiva. Lunga oltre i 18
minuti, la canzone è divisa in diverse sezioni che si susseguono senza
soluzione di continuità, creando un flusso musicale continuo e avvincente. La
complessità strumentale è eccezionale, con parti di chitarra elettrica e
acustica, tastiere, basso, batteria e una sezione di fiati che si alternano e
si intrecciano in modo impeccabile.
I testi del frontman Jon Anderson sono altrettanto difficile e ricchi di immagini poetiche, e trattano temi come la natura, la spiritualità e la ricerca interiore.
"And You and I" è
un'altra traccia epica che si divide in quattro movimenti distinti. Le
armonie vocali di Anderson sono stupefacenti e si fondono con le
linee melodiche della chitarra di Steve Howe e le tastiere di Rick Wakeman. La
canzone è caratterizzata da un mix di dolcezza e potenza emotiva, con passaggi
acustici e momenti più intensi.
"Siberian Khatru"
conclude l'album in modo trionfante. È un brano più accessibile rispetto ai precedenti, con un ritmo più incalzante e un sound rock più diretto. Le
variazioni ritmiche e le intricate parti strumentali dimostrano ancora una
volta l'incredibile talento e l'abilità compositiva dei membri della band.
"Close to the Edge" è un'opera avvincente che richiede ascolti ripetuti per essere apprezzata appieno. È un album che ha stabilito nuovi standard nel prog e ha influenzato molte band successive.
La copertina
"Close to the Edge" si avvale, come per il precedente disco “Fragile”, della bellissima veste grafica creata da Roger Dean: sulla cover, di colore verde che sfuma progressivamente in nero, c'è il titolo del disco e (per la prima volta) il logo classico degli Yes; all'interno della confezione, nel libretto (per l'edizione in CD) e nelle due facciate di cartone (per quella originale in vinile), appare il surreale dipinto di un'immensa cascata da cui cade acqua da ogni parte.
Nel giugno del 2015 la rivista
Rolling Stone ha collocato l'album nella quinta posizione tra 50 migliori album
progressive di tutti i tempi.
E noi lo andiamo a riascoltare…
Tracce (cliccare sul titolo per ascoltare)
Lato
A
Close to the Edge – 18:43 (Anderson, Howe):
-The
Solid Time of Change
-Total
Mass Retain
-I
Get Up I Get Down
-Seasons
of Man
Lato
B
And You and I – 10:09 (Anderson, Bruford, Howe, Squire):
-Eclipse
-The
Preacher the Teacher
-Apocalypse
Siberian Khatru – 8:55 (Anderson, Howe, Wakeman)
Durata totale: 19:04
Formazione
Jon Anderson - voce
Chris Squire - basso, seconde voci
Steve Howe - chitarra, sitar, seconde
voci
Bill
Bruford - batteria
Rick Wakeman - tastiere