Ho incontrato la musica dei The Aaron Clift Experiment nel 2015, quando commentai "Outer Light, Inner Darkness". Nel 2018 MAT2020 (Luca Nappo) presentò l’album successivo, “If all goes wrong”, questo per dire come non sia casuale proporre oggi il nuovo progetto post pandemico, “The Age of Misinformation”.
Ricordiamo qualcosa sulla band
utilizzando le note ufficiali.
The Aaron Clift Experiment è un gruppo di rock progressivo nato ad Austin, in Texas. Il suono sfaccettato della band fonde influenze dal rock classico (Rush, Pink Floyd, King Crimson), rock moderno (Porcupine Tree, Opeth), jazz e musica classica, il tutto legato da una dedizione al songwriting e alla musicalità di alta qualità.
Formatasi nel 2012, la band è un
power group arricchito dall'ampio background dei suoi membri.
La voce caratterizzante del cantante
di formazione classica e tastierista Aaron Clift è supportato dalla potente
chitarra di Anthony Basini e dalla sezione ritmica formata da Clif Warren
(basso) e Pablo Ranlett-López (batteria, percussioni).
Negli ultimi anni, la band si è
ritagliata un seguito significativo in tutto il mondo.
L'ultimo album dell'Aaron Clift Experiment, "If All Goes Wrong" del 2018, è stato un successo in ambito rock progressive, acclamato dalla critica e dai followers.
L’intervista a seguire realizzata con Aaron permette di entrare nei particolari del progetto che, a dire il vero, faccio fatica ad inquadrare nel genere prog tradizionale. Ma se prog è l’equivalente di libertà espressiva, beh, allora siamo certamente al cospetto di un album di genere, e credo che i miei dubbi e il mio pensiero siano resi chiari dal video che propongo a seguire.
Il periodo di arresto forzato dell’attività
ha cambiato il modo di affrontare il quotidiano, in qualsiasi campo, e la
musica non ha fatto eccezione.
Gli stati d’animo poco sereni e l’impossibilità
di vedere la luce in fondo al tunnel hanno permesso riflessioni diffuse e, nel
caso di figure creative, di cercare nuovi percorsi, consolidando quelli già
conosciuti.
Il concept “The Age of Misinformation” propone le tematiche suggerite dal momento contingente, inserite in un fine contenitore musicale che fonde generi diversi tra loro, proponendosi alla fine come album molto trasversale, adatto a differenti palati, anche quelli solitamente lontani dalle sonorità rock.
Oltre a “Bet on zero” - che è
testimoniata sul canale youtube della band - e che è un po' il simbolo del
nuovo corso, segnalo la conclusiva e riflessiva “Weight of the World”, e la
title track:
L'era della disinformazione incombe
Si sta avvicinando rapidamente
Impossibile nascondersi
Presto si impadronirà di te
Per fuggire dalla marea che cambia
Dove tutti i tuoi amici negano la
verità
E ogni estraneo mente
Non c'è nessun posto dove puoi
andare,
Quindi saluta la nuova malattia…
Un disco maturo, molto ben
congeniato, che sottolinea il nuovo corso di The Aaron Clift Experiment…
1.
The Age of Misinformation
2.
L.I.A.R.
3.
Bet on Zero – ft. Big Wy’s Brass Band
4.
Dark Secrets
5.
Rise
6.
The Color of Flight
7.
Málaga
8.
Weight of the World
Intervista
ad Aaron
L'ultima volta che MAT2020 si è occupato di The Aaron Clift Experiment è stato nel 2018, quando uscì il tuo terzo album, "If All Goes Wrong". Cosa ti è successo da allora, musicalmente parlando?
Dal punto di vista musicale la cosa più importante che mi è successa negli ultimi anni è che ho iniziato ad avvertire una migliore propensione al pensare non solo come musicista e cantautore, ma anche come produttore e arrangiatore. Quando guardo indietro agli altri precedenti album degli Aaron Clift Experiment, penso che siano stati tutti sforzi pesanti, ma ricordo che già all’epoca sentivo che c'era qualcosa di più che avrei potuto fare, con e per il nostro suono. Ad esempio, ho sempre creduto che la qualità del songwriting e la diversità della musica del nostro terzo album, "If All Goes Wrong", fosse eccezionale, ma c'erano alcune scelte di produzione che abbiamo fatto all'epoca che avrebbero potuto essere migliori. Abbiamo registrato quell'album molto velocemente (in due settimane), e mentre abbiamo provato molto le canzoni, non abbiamo mai registrato alcun demo di esse, il che ha portato a molte scelte di arrangiamento e produzione fatte al volo. Molte di quelle scelte sono state buone, ma riascoltando l'album mi rendo conto che qualcosa avrebbe potuto essere fatto diversamente. Ciò che ho imparato da quell'esperienza è che registrare demo in anticipo e pianificare di più la produzione può essere un aiuto nella realizzazione della mia visione artistica.
In che modo la pandemia ha influenzato la creazione della tua musica?
La pandemia mi ha costretto a ripensare molti dei modi in cui avrei scritto musica con la band. Prima del periodo di lockdown, dall'inizio del 2020 alla fine del 2021, avevamo fatto la maggior parte del nostro songwriting nella stessa stanza, insieme. Ma come si può fare quando si è tutti in posti diversi? Per fortuna, la tecnologia è venuta in soccorso. Ho imparato molto sull'arrangiamento, la produzione e la registrazione della musica in Ableton Live, e ho usato quella conoscenza per creare demo di nuove canzoni di Aaron Clift Experiment usando strumenti virtuali. Mandavo questi demo ai miei compagni di band e chiedevo loro di sostituire le parti virtuali con le loro parti registrate a casa e poi mettevamo insieme i pezzi in Ableton o in una workstation audio digitale simile e poi ascoltavamo i risultati come band tramite una conferenza web. Durante quegli incontri virtuali commentavamo le parti che portavamo alla riunione e poi tornavamo indietro per modificarle. Una volta che siamo stati tutti vaccinati e la pandemia ha iniziato ad attenuarsi alla fine del 2021, ci siamo finalmente riuniti per provare la musica che avevamo scritto. All'inizio ero preoccupato che la musica non suonasse molto bene, dal momento che era stata scritta "virtualmente", ma come si è scoperto, tutto il duro lavoro che avevamo fatto nel preparare i demo ci ha aiutato molto a capire gli arrangiamenti delle canzoni, e in realtà il suono che ne è uscito molto coeso, come se avessimo creato nella stessa stanza.
Parliamo del nuovo progetto: cosa contiene "The Age of Misinformation", dal punto di vista del messaggio?
"The Age of Misinformation" è un'opera concettuale sul potere distruttivo delle bugie e sulla ricerca della verità di fronte a verità schiaccianti. Durante il COVID, i miei amici, colleghi e concittadini, hanno attraversato un momento incredibilmente difficile e sapevo che dovevo dire qualcosa al riguardo. Il nuovo album è la testimonianza di quel momento realizzata dell'Aaron Clift Experiment.
Con l'uscita del nuovo album, come si è evoluta la musica degli Aaron Clift Experiment?
Credo che "The Age of Misinformation" si focalizzi maggiormente sui suoni, rispetto al passato: la musica è più intricata, più melodica e più diversificata di qualsiasi cosa avessimo fatto prima. Penso che gli arrangiamenti e la produzione delle canzoni siano molto più pensati rispetto agli album precedenti, e il messaggio di questo album è molto forte.
C'è continuità
rispetto ai lavori precedenti?
Vedo ogni nuovo album che facciamo come una reazione a quello che è uscito prima. Ripenso alle cose che mi sono piaciute dell'ultimo album e faccio il punto sulle cose che voglio migliorare. Quindi, si potrebbe dire che dal punto di vista della voce artistica, il nuovo album rappresenta un'evoluzione rispetto all'ultimo album, ma non ho mai deciso di legare direttamente album diversi insieme.
Possiamo fare il punto, secondo te, sullo stato della musica prog e della musica in generale?
Oggi siamo nell'era migliore della storia per essere artisti indipendenti, perché tutti gli intermediari che prima erano necessari per far conoscere la propria arte oggi non ci sono più. Ora è possibile interagire con i fan senza passare attraverso filtri dispendiosi e creare così la propria industria artigianale senza le pressioni di etichette discografiche, editori, ecc. Allo stesso tempo siamo in un momento davvero impegnativo: non è più sufficiente essere bravo nel tuo mestiere, ma devi anche essere abile nel marketing, nella videografia, negli affari e in tanti altri aspetti. Gli artisti che sono di mentalità aperta e disposti ad apprendere nuove abilità e indossare molti cappelli hanno le migliori possibilità di successo. Naturalmente, anche questa non è garanzia di successo.
Cosa puoi dire ai fan del prog italiano?
L'Aaron
Clift Experiment ha avuto molti fan in Italia nel corso degli anni, e non potremo
ringraziarli mai abbastanza per il supporto!
The Aaron
Clift Experiment:
Aaron Clift:
voce, tastiere
Anthony Basini: chitarra, cori
Clif Warren - basso
Pablo Ranlett-López: batteria,
percussioni
Con:
Zach
Matteson: violino I in "The Color of Flight" e "Málaga",
solista in "Málaga"
Charles
Anderson: violino II in "The Color of Flight" e "Málaga"
Jason
Elinoff: viola in "The Color of Flight" e "Málaga"
Ellie Prager:
violoncello in "The Color of Flight" e "Málaga"
Big Wy's
Brass Band: ottoni in "Bet On Zero":
Ethan Brown:
tromba
Austin
Johanning: tromba
Justin Dunlap
- trombone
William
Wright: trombone, solista
Marcus Cardwell - sassofono contralto
Colin Houlihan: sassofono baritono,
solista
Testo, arrangiamenti archi e ottoni:
Clift
Musica: Clift, eccetto
"Rise", "The Color of Flight": musica di Clift/Basini,
"L.I.A.R.": musica di Clift/Basini/Warren
Registrato in aprile – maggio 2022
agli Antimatter Studios – Austin, Texas
Produzione: Aaron Clift
Registrazione e missaggio: Russell
Tanner
Mastering: Jerry Tubb presso Terra
Nova Digital Audio, Inc. – Austin, Texas
Design artistico: Fumihito Sugawara
Fotografia: Tobe Mokolo
Videografia: Charles Bradbury e
Skyler Frost – Content Pump Productions
LINK UTILI:
www.facebook.com/aaroncliftmusic
www.youtube.com/aaroncliftmusic
www.instagram.com/aaroncliftmusic