sabato 19 febbraio 2022

Max Casali-“St3rzo”


Poco più di un mese fa è stato rilasciato St3rzo”, di Max Casali.

Non conoscevo il cantautore per cui, come sempre accade in questi casi, mi sono avvicinato con cautela e curiosità.

Trattasi del terzo album, anche se è profondo il gap temporale rispetto alle prime due uscite, “Secondo a…nessuno!” (2016) e “Per certi versi” (2011).

La lunga gestazione appare quindi naturale e necessaria all’autore per mettere a punto una linea di pensiero che andrà poi musicata.

Certo è che il nuovo titolo non lascia dubbi rispetto ad un percorso in evoluzione, come è normale che sia: “St3rzo”, oltre a numerare la discografia, propone l’idea di cambiamento, di virata verso nuovi percorsi che il quotidiano via via ci suggerisce. Ma quasi tutti i titoli sono caratterizzati da giochetti linguistici e a questo proposito anticipo che nella lista a fine articolo, cliccando sulla singola canzone, sarà possibile iniziare l’ascolto.

Un po’ di oggettività fornita dal comunicato ufficiale.

Sono 13 brani proposti, di cui 11 inediti e 2 “ripescaggi” dal precedente album, ossia: “Arsenio Lupin”, inserita come ghost-track e la bonus-track “Popolo di maghi” in versione lunga che, stavolta, chiude anziché aprire l’opera, come era successo in “Secondo a… nessuno!”. 

L’album è stato scritto interamente da Max Casali, sotto la supervisione di Andrea “Zanna” Zannoni, Valerio Carboni (“ContenuDi) e Fabio “Bronski” Ferraboschi (“Arsenio Lupin”).

Il disco annovera due presenze prestigiose: Valerio Carboni (apprezzato music-maker e polistrumentista già al lavoro con Masini, Amoroso, Finardi, Nek, Stadio e tanti altri) che duetta in “ContenuDi” e Andrea “Zanna” Zannoni (qui in veste di produttore artistico e co-arrangiatore) che recita in “Bulli e rupe”. Completa il team lavorativo Daniele Andinetti al banco-mixer.  

Non sono in grado di comparare al momento “St3rzo” con la produzione pregressa ma, basandomi su ciò che ho ascoltato in questa occasione, rilevo grande ricerca e cura degli aspetti lirici, senza tralasciare la necessità di fornire una veste sonora adeguata, ed è questa una rappresentazione dell’evoluzione del modello cantautorale, dove tutti gli elementi fondanti della forma canzone devono trovare assoluto equilibrio. Sembrerebbe scontato ma non sempre lo è!

Chi è in grado di giocare con le parole - e unirle alle note - ha anche il privilegio di poter raccontare e raccontarsi, spingendo l’ascoltatore verso la riflessione, e alla fine si palesano similarità di comportamento di cui forse non si aveva coscienza, e magari è sufficiente che siano altri a ricordarci situazioni ovvie a cui ci si fa il callo, perché quando un cambiamento avviene in maniera sufficientemente lenta e graduale sfugge alla coscienza e non suscita nessuna reazione, nessuna opposizione. E qui la storiella della “rana bollita” potrebbe darci indicazioni supplementari.

Casali, acuto osservatore, tratta quindi - con ironia - i “suoi” temi, che sono poi quelli che riguardano tutti noi, partendo da un corretto utilizzo del pericoloso - spesso - web, dalla precarietà giovanile, dall’inettitudine dei gestori dello stato, dall’impossibilità di far corrispondere alle parole “Arte e Cultura” - di per sé altisonanti e cariche di valori - un mondo reale fatto di concretezza.

Ma oltre alla fotografia obiettiva della realtà Max Casali fornisce la sua chiusa positiva, quella luce che arriva quando meno te lo aspetti e cancella, almeno per un attimo, il buio della notte, quello che accomuna ogni essere vivente.

Ascoltando e aiutandomi con la lettura dei testi (ma il modus espressivo di Casali è molto chiaro) mi è venuta alla menta un’immagine che ho fatto mia da tempo e che potrebbe essere una sintesi di questo progetto, o almeno lo è per me, ricordando che una volta condivisa, la musica, affettivamente, diventa di tutti e può quindi essere reinterpretata in una sorta di interazione positiva.

L’immagine, dicevo, è quella che utilizza la metafora della nebbia come negatività della vita, quella che l’autore, seppur alternando momenti ludici, ci regala: non sempre esiste una soluzione alle avversità che arrivano copiose e inaspettate, e spesso non esistono contromisure, occorre solo fermarsi e aspettare, perché prima o poi la nebbia si dirada e tutto apparirà sotto una nuova luce.

Ma più che le mie parole penso sarà utile ascoltare, cliccando, come già segnalato, sui titoli azzurri di ogni canzone.

Una divagazione da antico rocker: l’approccio di “CONTENUDI” mi ha riportato agli amati WHO, ma i più giovani avranno certamente pensato a “CSI”!

Non sempre è facile metabolizzare una nuova musica, soprattutto quando l’autore è un’assoluta novità, e anche in questo caso è servito un triplice giro di giostra per entrare in sintonia con “St3rzo”: piacevolezza di ascolto e grande apprezzamento per i contenuti, è questo il mio succinto giudizio!

 

Artista: Max Casali

Titolo: “St3rzo”

Autore: Massimo Casali

Editore: Music Force

Etichetta: Music Force

Catalogo: MF 108

 

Tracklist (cliccare sul brano per ascoltare)

1. SEGNALI DI NOI(A)

2. CONTENUDI

3. ARSENIO LUPIN

4. BULLI E RUPE

5. FAR-WEB

6. DI-STRAFORO

7. IL DE(RE)LITTO PERFETTO

8. NON SO PERCHE’

9. TANTO PUBBLICO

10. MANIPO(PO)LAZIONE

11. IL RESTO MANC(I)A

12. ALLA RESA DEI PONTI

13. POPOLO DI MAGHI