sabato 6 novembre 2021

Giacomo Caliolo & The Blues Groovers: “Undefined Dialogs”


Giacomo Caliolo - chitarrista - e Marco Biglieri - batterista - propongono un nuovo progetto denominato Undefined Dialogs”, album strumentale a cui ne farà seguito uno di canzoni, in fase di costruzione.


Seguo da molto tempo il lavoro di Giacomo Caliolo, chitarrista genovese che non conosce paletti che possano mettere nell’angolo la sua vena artistica, ed è pertanto facile trovarlo impegnato in ambito prog, così come appare a suo completo agio quando il blues, il funky e, perché no, la classica, diventano il pane quotidiano.

L’accoppiata con Marco Biglieri mi appare vincente, anche se sarebbe interessante una valutazione live, soprattutto per verificare la resa della loro musica quando è necessario trovare l’amalgama con differenti strumentisti.

Ma concentriamoci su questo “Undefined Dialogs”, come accennavo in precedenza un contenitore musicale privo di liriche, e quindi occorre aiutarsi con i titoli per provare ad afferrare lo spirito creativo, un’idea di base che, sommata alle sensazioni da ascolto, potrà dare qualche indicazione a chi si avvicinasse, curioso, al lavoro discografico.

In tutto questo si intravede la funzione interattiva e coinvolgente, perché il tentativo di decodifica del pensiero di chi ha creato, porta sempre verso strade e memorie personali, non obbligatoriamente in linea con le idee autorali, ma questo è il bello della musica!

Il mio pensiero potrà quindi non essere in piena linea con quello dei due autori - senza dimenticare la produzione esecutiva di Marco Biggi - e prende spunto dalla traduzione del titolo, quel “dialoghi indefiniti” che porta a pensare ad una connessione tra differenti generi, una matassa che si dipana col susseguirsi dei brani, senza la necessità di mantenere un mood univoco.

Proverò a snocciolare una traccia alla volta, ricordando al lettore che basta un clic sul titolo per poter arrivare alla canzone corrispondente.


Il viaggio di circa 34 minuti inizia con “Hard Solitude”, permeato da spleen musicale, un modus malinconico toccante e realizzato attraverso una conduzione chitarristica “pulita”, senza fronzoli, priva di distorsioni, perché la “solitudine è dura da sopportare”, e quando la si vuole far emergere il messaggio deve essere chiaro e arrivare all’obiettivo senza giri di parole… o di suoni.

Un po’ blues, un po’ funky… e se è vero che in un disco impostato in tal modo la chitarra parla e conduce il gioco, senza l’adeguata parte ritmica l’obiettivo non potrebbe essere raggiunto.

Segue “Lonely heart”, un cuore solitario che batte alla ricerca della serenità, che riporta ad alcune sonorità degli anni Ottanta e che diventerà la base di un cantato inserito nel prossimo progetto.

Sono tante le influenze che si possono ritrovare nel pezzo, alcune indicate dagli autori stessi, ma preferisco annusare il profumo di The Style Council prima maniera.

Pioggia e sole” richiede la spiegazione di Caliolo che, è bene ricordarlo, militò per nove anni nei Rondò Veneziano: “È questo un brano che parte da lontano, scritto di getto dopo un concerto nel 2005 col gruppo Rondò Anthology e precursore come sound di un album che Jeff Beck incise nel 2010… nei miei intenti fu ispirato dai Procol Harum”.

Brano emozionante, promotore di immagini e di cambiamenti di stati d’animo, con una melodia accattivante e una convivenza tra elettrica e archi, tra rock e classica, una perfetta colonna sonora delle nostre variazioni umorali.

E arriviamo al blues dichiarato con “Summer Night Blues”.

Un po’ di slide per inventare una pigra notte estiva, un incedere ritmico che accompagna l’idea di riposo mentre la fatica della giornata di lavoro trova pace in un momento di comunione, con le persone che davvero contano.

Il blues si può suonare e apprezzare ovunque, ma questo episodio appare perfetto per viaggiare con la mente oltreaoceano e immaginare le dinamiche di chi il blues lo ha vissuto sulla propria pelle… non solo musica, ma sistema di vita.

Arriviamo a “ElectricBlood”. Il sangue elettrico che scorre nelle vene di Caliolo ha trovato forza nei suoi amori adolescenziali, e quale poteva essere l’eroe chitarristico dei seventies in ambito rock se non Hendrix?

Il pezzo è dedicato proprio a lui, senza imitazione alcuna ma con una visione personale, avendo nella testa una chitarra che brucia su di un palco importante e una classe inimitabile, quella che ha fatto da via maestra ad una pletora di futuri chitarristi.

Il sesto capitoli si intitola “Istanti distanti”, tecnica e passione per il duo genovese, che spazia all’interno di un rock moderno dove si evidenziano le influenze di una vita e quei momenti lontani nel tempo si materializzano e danno forma ad un suono contemporaneo ed evoluto.

Arriviamo quindi alla title track, “Undefined Dialogs”, una trama funkeggiante che innesta un guitar hero su di una base che pare creata da Steve Wonder.

Impossibile frenare la dinamicità!

Blues Karma” rallenta il ritmo ma non spegne l’atmosfera sognante. Una dodici corde regala l’elemento acustico mentre la solista, a tratti lancinante, conduce in porto una navigazione tranquilla, aiutata dall’incedere percussivo di stampo orientaleggiante. Caliolo si ispira a George Harrison per questa perla che colpisce all’impatto e non ti lascia più.

A chiudere “Introversions”, traccia ambient, creatrice di forti immagini e perfetta conclusione del viaggio che Giacomo Caliolo e Marco Biglieri ci regalano, fornendoci al contempo la possibilità di unirci a loro o, a seconda del momento, creare il nostro personale itinerario.

Sottolineo le importanti skills dei protagonisti dell’album, tra tecnica personale e gusto creativo, ma per realizzare un buon disco occorre mettere - anche - amore, passione, avendo come obiettivo la condivisione con chi ti gira intorno, e in questo senso credo che “Undefined Dialogs” sia totalmente riuscito.

E ora sono curioso di ascoltare il proseguimento…

L’album è stato registrato nell’autunno del 2020 presso Jamestudio-Genova e FBM’s Drumrecording-Vignole B. (Al), editing, mixaggio e mastering presso MB’Studio di Marco Biggi, a Genova.

 

TRACKLIST 

1.Hard solitude 4:17

 2. Lonely Heart 3:40

 3. Pioggia e Sole 4:23

 4. Summer Night Blues 3:45

 5. Electric Blood 4:06

 6. Istanti Distanti 4:00

          7. Undefined Dialogs 3:52

8. Blues Karma 4:16

 9. Introversions 3:11


Giacomo Caliolo & The Blues Groovers

“Undefined Dialogs”


Giacomo Caliolo: chitarre, basso, piano synth

Marco Biglieri: batteria, percussioni 


Produzione Esecutiva

 Marco Biggi


COMPOSIZIONI e ARRANGIAMENTI

 Giacomo Caliolo - Marco Biglieri - Marco Biggi


PRODUZIONE

 Marco Biglieri


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