È da poco uscito GENESIS PIANO PROJECT, tributo ai Genesis dei pianisti Adam Kromelow e Angelo Di Loreto.
Proprio in questi giorni Adam Kromelow si è proposto dal vivo nel
corso di tre date italiane: Di Loreto, purtroppo è scomparso prematuramente lo
scorso anno.
Una storia come tante la loro, una passione che nasce tra i banchi
di scuola, alla Manhattan School of Music di Chicago. Un amore musicale che
sboccia naturale, con la differenza che Adam e Angelo hanno la possibilità di
diventare parte attiva, di contribuire a diffondere il verbo rimodellando e
dando nuova veste a ciò che da cinquant’anni tocca fan di ogni età.
E la loro rivisitazione per due pianoforti ha rivoluzionato ciò
che appariva consolidato.
I fan dei Genesis hanno apprezzato e i concerti americani sono
stati ovunque un successo.
Scoperti dal produttore Giovanni Amighetti, arrivano in Europa per un primo tour a cui ne seguiranno molti altri, Italia compresa, fatto certificato dall’album del 2015 “Live in Italy”.
«Tutto è cominciato per il puro piacere di suonare le canzoni
dei Genesis», afferma Adam, che è poi quello che è accaduto a milioni di
seguaci, mezzo secolo fa.
Vediamo la set list proposta:
1. The Fountain Of Salmacis
2. One For The Vine
3. Seven Stones
4. Stagnation
5. Entangled
6. Firth Of Fifth/Supper’s Ready
7. For Absent Friends/Horizons
8. The
Cinema Show
Ho ascoltato più volte i brani e provo a commentarli (cliccare sul
titolo per l’ascolto)
L’album si apre con “The Fountain Of Salmacis”,
tratto da “Nursery Cryme”, il terzo album in studio dei Genesis
pubblicato nel 1971.
Non si avvertono difficoltà nel catturare trame sonore che da
lustri si è abituati ad ascoltare nella forma "elettrificata” e lo spogliarsi dalla strumentazione
tradizionale permette di far risaltare la melodia, una conduzione
emozionante di un duo geniale.
A seguire “One For The Vine”,
un discreto salto temporale nella discografia dei Genesis, visto che l’album di
appartenenza, “Wind & Wuthering”, è l’ottavo in studio e fu
rilasciato nel 1976, quando la vocalità della band era ormai nelle mani di Phil
Collins.
Trasposizione emozionante, coinvolgente, capace di toccare l’intimo, sollecitando la memoria, con una proposta che permette la coesistenza di antico e novità, e l’amore per la musica dei Genesis trova nuove possibilità e percorsi alternativi.
Il terzo episodio è “Seven Stones”,
anch’esso contenuto in “Nursery Cryme”, canzone che, tranne in una
occasione, i Genesis non hanno mai proposto dal vivo in Italia.
Andamento pacato, come d’altronde accadeva in origine, ma la voce
di Gabriel pare uscire dai tasti del pianoforte mentre la seconda tastiera
realizza il contorno, diventando all’occasione mellotron. Da brividi!
Con “Stagnation” il salto a ritroso è ancora
maggiore, visto che l’album di riferimento è “Trespass”, il secondo in
studio, pubblicato nel 1970, prima dell’entrata di Collins ed Hackett.
Un pezzo di bravura dei due pianisti, forse la traccia che mi ha
dato maggiormente l’idea di “nuovo brano”, un incedere maestoso che disegna
paesaggi e presenta situazioni immaginifiche, una musica che “parla” e arriva a
destinazione.
“Entangled” ci guida verso un altro disco, “A Trick of the Tail”, il settimo in
studio, il primo registrato dopo l'uscita di Peter Gabriel.
Per gli amanti della comparazione evidenzio che è questa la trama
che meno patisce la diversità essendo già in origine pezzo acustico, almeno per
buona parte.
Occhi chiusi e mente libera, le porte si spalancheranno e nuovi
mondi ci verranno incontro.
“Firth Of Fifth/Supper’s Ready” è una miscela esplosiva di oltre quindici minuti e fa riferimento al capolavoro contenuto in “Selling England by the Pound” (quinto album in studio del 1973) abbinato alla suite (in origine di 22 minuti) che conclude “Foxtrot”, il quarto album in studio pubblicato nel 1972.
Buona parte di “Firth Of Fifth” è riproposta tale e quale, essendo
il pianoforte protagonista anche nell’archetipo. Impressionante la resa che arriva
con il solo finale, quello che Steve Hackett impiegò sei mesi per mettere a
punto sulla sua chitarra.
A metà ecco lo shift verso “Supper’s Rady” e qui diventa
complicata la riproduzione di una canzone che da sola potrebbe rappresentare un
minidisco, per lunghezza e varietà.
Da portare nelle scuole, anche quelle di natura tecnica… la
sensibilità di cui abbiamo bisogno si sviluppa, anche, con queste creature!
Altro mix con “For Absent Friends/Horizons”, da “Nursery Cryme” e “Foxtrot”.
Ci si avvicina all’epilogo e si rispolverano due tracce acustiche
e le mani dei due protagonisti disegnano la voce di Gabriel e le dite agili di
Hackett.
Un siparietto breve e di qualità che anticipa l’esplosione finale.
Si termina con “The Cinema Show”,
ancora da “Selling England by the Pound”, oltre dieci minuti di emozione
pura.
Complicato a mio giudizio riproporre la seconda parte dell’originale,
quella caratterizzata da una forte dinamica, capace di fare esplodere il
pubblico in ogni live. Eppure, la forza prorompente rimane intatta e i fraseggi
delle quattro mani mischiano ritmica a melodia, inventando un paradigma che si
avvicina alla perfezione.
Qualche considerazione.
La musica dei Genesis non può prescindere dall’importanza delle
liriche e tanto meno dai vocalist che le hanno proposte, eppure questo tributo
pianistico ai Genesis non perde l’anima di una musica che imperversa da lustri.
Il “prog” ha raggiunto lo status dell’immortalità, proprio come la
“classica”, e questo nuovo volto conferma il mio pensiero.
I Genesis hanno creato una musica che prima non esisteva, difficile da immaginare/creare/proporre, ma resta come eredità, con la possibilità che il “primo esempio” possa trovare diramazioni di piena soddisfazione.
Adam Kromelow e Angelo Di Loreto hanno centrato il bersaglio e non
perché ottimi musicisti, ma perché “ottimi musicisti amanti dei Genesis”,
ovvero la passione che tocca e trasforma in positivo.
Il risultato è fornito in questo caso da otto brani totalmente
nuovi, sia per chi è avvezzo alla musica di Banks, Rutherford, Gabriel… ma potrebbe
soddisfare a pieno anche chi casualmente si avvicinasse ora a certe sonorità, a
patto che sia fornito di sensibilità e privo da preconcetti inopportuni.
“GENESIS PIANO PROJECT” è un contenitore musicale magnifico,
proposto da due grandi pianisti e adatto ad un pubblico variegato.
Emozioni a gogo, stimolazioni di immagini e memoria, musica che entra
nell’intimo più profondo e che, in ogni caso, non lascia indifferenti, tra
classica e rock progressivo.
Il rammarico maggiore riguarda il futuro, soprattutto live, anche
se i concerti italiani di questi giorni danno il senso della continuazione, con
Adam Kromelow che continuerà a tener vivo il progetto come solista, in memoria
dell’amico Angelo.
Estrapolo qualche frase significativa dai pensieri espressi da
Adam:
<<Nell’estate del 2018, circa sette anni dopo il primo
incontro, abbiamo registrato questo nostro primo e unico album. Al posto di
prenotare uno studio, il nostro produttore Giovanni Amighetti ebbe l’idea di
registrare in un posto speciale: il luogo nel quale nacquero i Genesis. Ricordo
con piacere il viaggio da Londra a Haslemere e l’emozione che mi travolse
quando passammo da “The Farm”, lo studio dei Genesis. Non avevo realizzato che
eravamo così vicini alla nostra destinazione! Ma stavamo andando da un’altra
parte… e invece l’auto si fermò davanti ad un bellissimo edificio in stile
gotico, situato in mezzo ad un immenso campo nella campagna inglese.
Charterhouse – il collegio dove studiarono insieme Peter Gabriel, Tony Banks,
Mike Rutherford e Anthony Phillips.
È stato davvero fantastico essere lì. La scuola era chiusa per
l’estate e nel cielo splendeva il sole, in un’atmosfera di quiete e pace,
perfetta per fare musica. Registrammo nell’auditorium e ricordo ancora le
parole di Angelo quando vi entrammo per la prima volta: “Chissà se Peter
Gabriel ha cantato in un coro qua dentro”. Stando in quel posto ci sentivamo
ancora più vicini alla band e devo dire che mi ha davvero colpito quanto
fossero giovani quando realizzarono i loro primi album. È parte del genio
innegabile che contraddistingue i Genesis. Avevano solo vent’anni quando
pubblicarono “Trespass”!>>
LINK UTILI
https://www.facebook.com/GenesisPianoProject/
https://www.youtube.com/user/GenesisPianoProject
https://www.adamkromelow.com/genesis-piano-project