Girovagando per la
rete a caccia di storie musicali emergono spesso riferimenti a quanto accaduto
al Festival di
Altamont nel lontano 1969.
Sto parlando di
avvenimenti tragici in cui la musica, elemento principe negli intenti, passò in
sottofondo, diventando la colonna sonora di un momento oscuro, una giornata di
morte, la prima e unica morte in diretta nel mondo del rock.
Ho trovato questo
esauriente racconto.
Il Festival rock di Altamont si tenne in California, il 6
dicembre 1969.
Quattro mesi dopo il festival di Woodstock, i Rolling Stones
decisero di organizzare un festival gratuito sulla costa ovest degli U.S.A.,
che avrebbe concluso il loro tour americano. Questo fu il loro modo di
rispondere alle critiche che li avevano investiti durante la tournée a causa
dell'elevato costo dei biglietti.
Al concerto
presero parte Santana, i Jefferson Airplane, The Flying Burrito Brothers e
Crosby, Stills, Nash and Young.
La manifestazione degenerò però violentemente a causa
soprattutto della dabbenaggine degli organizzatori che affidarono incautamente
agli Hells Angels locali, impreparati, l'incombenza della sicurezza, in cambio
di alcune centinaia di dollari in cartoni di birra.
Il
risultato di questa scelta furono quattro morti e risse continue che spesso
finirono per colpire gli stessi artisti! Il nome di Altamont rimarrà sempre
associato a quello di Meredith Hunter, un diciottenne di
colore accoltellato a morte dalla sicurezza a pochi metri dal
palco dopo aver estratto una pistola in mezzo al pubblico (questo è quanto
sembrerebbero documentare le immagini del concerto).
Se
Woodstock è universalmente riconosciuto come l'apice del periodo di
controcultura giovanile, Altamont segnò "la fine delle
illusioni".
Meredith
Hunter, nato il 24 ottobre del 1951, fu accoltellato a morte di fronte al palco
al festival rock tenuto all'Altamont Speedway durante l'esibizione dei Rolling
Stones.
Morì
durante il trasporto in ospedale.
L'omicidio
stesso fu ripreso nel documentario Gimme Shelter.
Alan Passaro, un ragazzo di 21 anni membro degli Hells
Angels, fu accusato del crimine, ma Passaro si appellò al fatto che aveva agito
per autodifesa nei confronti di Hunter, (probabilmente provocato e sotto
effetto di anfetamine) il quale estrasse una pistola (come si vede nel film).
Passaro ottenne l'assoluzione per autodifesa.
Una leggenda urbana narra che la canzone cantata dagli Stones
nel momento che Hunter fu ucciso fosse "Simpathy for the Devil". Ciò è falso.
Anche se quel brano faceva parte della scaletta del concerto, i Rolling Stones
stavano suonando "Under my Thumb" quando Hunter fu accoltellato.Altamont è il nome di un circuito situato nella California del Nord, a Tracy, vicino Livermore.
La presenza nel cast di band come Grateful Dead e Jefferson
Airplane aveva portato all’autodromo circa 300 mila persone, fiduciose di poter
assistere a quella che da più parti si annunciava già come la “Woodstock
dell’ovest”.
La scelta di Altamont come luogo dell’evento, comunque, venne
fatta molto in ritardo rispetto alla data del concerto, con la risultante che
ci si trovò di fronte a uno dei concerti peggio organizzati della storia: pochi
bagni, poche tende di pronto soccorso, un sound system non sufficiente a farsi
sentire da tutti i presenti, un palco disorganizzato nella struttura e nella
gestione e – ultima ma non ultima – la presenza della famigerata crew
motociclistica degli Hells Angels in veste di servizio d’ordine dell’evento.
L’idea di assoldare gli Hell’s Angels come tutori dell’ordine
pare fosse stata dei Grateful Dead, che avevano già avuto a che fare con loro
in passato e ne avevano proposto il nome.
Gli Angels furono pagati con 500 dollari da spendere in
birra, ma sembra che non fosse da escludere un loro coinvolgimento nella
distribuzione di droga al pubblico del Festival.
La gestione molto violenta del pubblico provocò però le ire
di alcuni dei musicisti facenti parte del cast: già nel pomeriggio i Grateful
Dead avevano comunicato che non avrebbero suonato, in disaccordo con la linea
dura tenuta da chi gestiva il servizio d’ordine, ossia gli Hell’s Angels.
Con il trascorrere delle ore l’atmosfera si fece sempre più
tesa e i Rolling Stones, che non avrebbero voluto suonare, salirono sul palco
in uno dei momenti peggiori della serata.
La tensione era palpabile, ma nessuno poteva immaginare cosa
stava per succedere: le telecamere di Albert, David Maysles e Charlotte Zwerin,
che filmano il tour per conto degli Stones e puntano su quell’evento come apice
del loro film documentario, si trovavano a riprendere in diretta l’omicidio di
Meredith Hunter, un 18enne di colore trovato dagli Hell’s Angels in possesso di
una pistola e per questo motivo ammazzato letteralmente di botte durante il
concerto degli Stones, proprio di fronte al palco.
Nelle immagini si vede il panico e il nervosismo impotente
della band che in quel momento sta suonando “Under my Thumb”, e non può fare
altro, dopo, che sospendere la propria esibizione. Seguono veri e propri
momenti di panico, finché i Rolling Stones, ancora ignari della orribile sorte
toccata a Hunter, tornano sul palco a suonare per evitare disordini ancora più
gravi. “Gimme Shelter” – titolo che proviene dalla canzone che scorre alla fine
lungo i titoli di coda - diventa così il film documentario dell’unica morte in
diretta nella storia del rock’n’roll: le Loro Maestà Sataniche ne sono gli
officianti, in un macabro accostamento che durerà per molto tempo (gli Stones,
devastati dall’esperienza, toglieranno “Sympathy for the devil” dalla scaletta
dei loro concerti e resteranno lontani dalle scene per un bel po’) e che ha
naturalmente la forza per snaturare quello che in origine avrebbe dovuto essere
un documentario sul tour di maggior successo di una grande rock’n’roll band e
diventa invece un momento “maledetto” della loro carriera.
Ecco quanto riportato dal Corriere
della Sera un pò di tempo fa.
Mick Jagger nel mirino degli Hells
Angels
La gang di motociclisti voleva uccidere il leader degli
Stones, salvato da una tempesta agli Hamptons.
I motociclisti contro i Rolling Stones. Gli Hells Angels, una
delle prime e più violente gang motocilistiche americane, odiavano a tal punto
la band inglese da pianificare l'assassinio di Mick Jagger, leader dei Rolling
Stones. Per farlo fuori era stato persino definito il piano, che prevedeva un
avventuroso sbarco dal mare nella villa del cantante sugli Hamptons.
A rivelarlo è stato un ex agente dell'Fbi, intervistato da
Radio Four della Bbc.
Mick Jagger era finito nel mirino degli «angeli dell'inferno»
dopo che questi aveva deciso di non aver più nulla a che fare con loro. Il
piano non fu portato a termine solo perché la barca dei sicari fu bloccata da
una tempesta.
La decisione di uccidere Jagger fu presa da un gruppo di
Hells Angels dopo il concerto al festival di Altamont nel 1969, in cui membri
del gruppo furono usati dai Rolling Stones come servizio di sicurezza. Fu una
scelta tragica: gli Hells Angels uccisero Meredith Hunter, uno spettatore nero
di 18 anni, il tutto davanti alle macchine da presa. A quel punto, Mick annunciò
di non voler avere più nulla a che fare con quei violenti. Secondo Mark Young,
ex agente speciale dell'Fbi, una barca con a bordo diversi Hells Angels avrebbe
dovuto partire alla volta della villa del cantante agli Hamptons (a Long
Island, poco fuori New York) per ucciderlo. «Erano così furiosi del trattamento
che aveva loro riservato Jagger, che decisero di assassinarlo. Un gruppo prese
la barca, armato, pensando di attaccarlo dal mare», a spiegato il presentatore
della Bbc, Tom Mangold.
Per fortuna di Jagger, ha raccontato l'uomo del Bureau, «la
barca fu colpita da una tempesta, e gli uomini finirono in mare. Nessuno morì,
ma il piano di uccidere Jagger non ebbe seguito».
Mick non seppe mai, almeno pare, del complotto, e per tutta
la carriera ha sempre minimizzato i rapporti tra gli Stones e la gang.
L'omicidio di Altamont è passato alla storia come la fine
dell'era di pace, amore e musica degli hippy.
Nel film documentario Gimme Shelter, si vede Hunter, che aveva appena avuto una lite con gli Angels, che si avvicina al palco armato di pistola mentre gli Stones suonano Under my thumb. Alan Passaro, membro della gang, lo blocca e lo accoltella. Poi gli altri Angels infieriscono su Hunter a calci. Gli Stones, che non sapevano che il ragazzo era morente, continuarono a suonare dopo un'interruzione. Arrestato per omicidio, Passaro verrà poi assolto per legittima difesa.
Nel film documentario Gimme Shelter, si vede Hunter, che aveva appena avuto una lite con gli Angels, che si avvicina al palco armato di pistola mentre gli Stones suonano Under my thumb. Alan Passaro, membro della gang, lo blocca e lo accoltella. Poi gli altri Angels infieriscono su Hunter a calci. Gli Stones, che non sapevano che il ragazzo era morente, continuarono a suonare dopo un'interruzione. Arrestato per omicidio, Passaro verrà poi assolto per legittima difesa.
Ciao Athos,
RispondiEliminaoggi ho cercato notizie, immagini e filmati relativi a questa vicenda, dopo aver letto il capitolo "Quando suona la musica del diavolo" dell'ultimo libro di Lucarelli. Sono così giunto a questa pagina descrittiva dell'episodio in questione che reputo molto ben redatta. Ho trovato alcuni filmati ed immagini dove effettivamente sembrerebbe comparire la pistola in mano al ragazzo ucciso dagli Hells Angels.
Certo anch'io non approvo come si è conclusa la vicenda e sono consapevole delle tecniche di fotomontaggio e fotoritocco eventualmente a disposizione di chi volesse falsificare immagini relative la testimonianza di uno o più eventi, ma credo anche che se la versione degli Angels fosse vera Meredith quel giorno forse abbia cercato volontariamente il tragico epilogo. Ringrazio davvero molto per la realizzazione di questo importante documento in riferimento agli eventi di Altamont.
Mario