Laura Pescatori-“Rriot Not Quiet-365 giorni di rock al femminile”
CHINASKI EDIZIONI
Laura Pescatori ci regala un contenitore musicale
inusuale, di difficile collocazione e incasellamento, che evidenzia la
necessità di mettere in relazione - e rilievo - musica e genere femminile: “Rriot Not Quiet-365 giorni di rock al femminile”.
Chiunque abbia un minimo di
esperienza, legata all’età e al conseguente percorso formativo, ha davanti agli
occhi un mondo dove, nonostante evoluzioni e cambiamenti culturali, esiste
sempre una separazione di genere, e molti spazi appaiono tuttora preclusi per la
donna o, nella migliore delle ipotesi, resta palese la poca fiducia attorno a
lei, e non si riescono a smontare i luoghi comuni e le leggende metropolitane.
Non ho la stessa percezione quando
parlo della Musica e dei suoi protagonisti.
Non ho mai avvertito, in questo
ambito, la sufficienza con cui si accettano spesso e volentieri "signore" che
occupano ruoli di grande visibilità e responsabilità, dalla politica al campo
manageriale.
L’autrice forza la mano,
suggerisce ed evidenzia come la storia dell’arte musicale sia passata, già
dagli albori del rock (la grande famiglia del rock!) attraverso la genialità
femminile, che somma il talento - che tutti possono avere se baciati da Dio o
dalla fortuna - a caratteristiche particolari che hanno a che fare con la
sensibilità, la tenacia, la ricerca dell’empatia, la rigorosità finalizzata al
raggiungimento degli obiettivi.
Il book che Laura Pescatori ha
realizzato, mettendo al centro di ogni episodio "la donna", ha due possibilità di
lettura e l’una non esclude l’altra, anzi, trovo che, per il mondo dei curiosi
positivi, sia necessario seguire entrambe le strade. Mi spiego meglio.
Sono 365 i momenti presi in esame,
i giorni dell’anno, anzi, degli anni, perché si copre uno spazio temporale molto ampio.
Scorrendo il libro nella prima
modalità, quella più rapida, ci si rende conto della varietà delle artiste, e
sono certo che almeno la metà rappresenterà un elemento sconosciuto per l’ascoltatore
medio.
Il breve commento, a cui si
accompagna un’immagine della testimone, può avere come spunto una data di
nascita, un album, un concerto, una morte e così via. Sono interruttori che
accendono luci.
E arriva la seconda modalità, fatta
per quelli a cui non basta la scintilla ma amano la ricerca dell’elemento
sconosciuto; e così si indaga sulla tal cantante, si approfondisce il suo
percorso e la discografia, e si scoprono fatti e sonorità interessanti, a volti
sorprendenti, e viene da chiedersi: “… ma
come ho fatto a perdermela!”.
In questo modo la lettura diventa didattica
e non richiede fruizione continua ma, quando si conosce a grandi linee il
contenuto, si può decidere di dedicare il tempo disponibile all’applicazione,
chissà, magari un punto al giorno, per un anno intero!
Chi si può trovare all’interno del
libro?
Propongo alcuni nomi a me
familiari, come… Janis Joplin, Nico, Aretha Franklin, Sonja
Kristina, Tina Turner, Pat Benatar, Sheryl Crown… e altri - per me - più oscuri: Allison Wolfe, Cassandra
Ford, Melanie Doane, Bif Naked, Rose Kemp, Meg Frampton
o Suzi Gardner.
Per ogni episodio, per gli
assetati di conoscenza musicale, nasce la quasi necessità di andare a fondo, di
appropriarsi di qualcosa che, come sempre succede, si è perso per strada.
Fortunatamente c’è tempo per recuperare e l’autrice ci fornisce un aiuto in
questo senso.
Vivendo la musica da sempre ho
verificato come sia quello il luogo in cui la maggior parte delle barriere
cadono, a partire da quelle anagrafiche, per cui non ho molto interesse nell’evidenziare
la necessità di un femminismo musicale che serva a sottolineare certe grandezze
e a riproporzionare i corretti equilibri: quando la musica mi mette i brividi -
e accade spesso - l’unico motivo per cui chiedo da quale parte arrivi è quello
di riappropriarmene al più presto possibile, e poco importa il genere, l’età,
il paese e altri parametri che giudico di contorno rispetto all’importanza
delle trame lirico-sonore.
Immagino che la compilazione della lista sia il
frutto di una grande ricerca e che, per rispettare il numero “365”, sia stata
fatta qualche rinuncia obbligata.
Immaginando un ipotetico “Volume 2”,
vorrei dare un picco contributo a Laura Pescatori.
Tre nomi, tre motivi diversi.
1)Ho conosciuto personalmente Pamela Des Barres, attualmente scrittrice,
molto più conosciuta come groupie nei seventies, una che ha “vissuto” in prima
persona tutte le star dell’epoca, da Frank Zappa a Keith Moon passando per Mike
Jagger e Jim Morrison.
Credo sia suo il primo caso di
band completamente al femminile, le GTOs (Girl
Together Outrageously): nessuna di loro sapeva realmente suonare, ma con
l’aiuto di Zappa e Jeff Beck pubblicarono un album che credo sia il primo in
assoluto per una band fatta solo di donne.
2)Clare Torry: la voce storica che appare
in The Great Gig in the Sky (“The Dark
Side Of The Moon”) pare abbia subito uno dei torti più evidenti della
storia della musica, “usata” per una creazione sublime senza averne visto
riconosciuta la “proprietà”, se non dopo disputa legale, dopo oltre trent’anni.
3)Esiste in
Italia una band composta da quattro donne e un uomo, la band di Sophya Baccini, napoletana, leader, anche, dei
Presence… vale la pena di approfondire, musicisti di grande valore.
E chissà quante
cose ho dimenticato!
Una lettura
decisamente piacevole e scorrevole, soprattutto
formativa, sia per i marpioni del circuito sia per neofiti.
Laura Pescatori
sente l’esigenza di far opera di perequazione musicale tra i generi e inventa
un format geniale, per semplicità ed efficacia, probabilmente aprendo una via
da perseguire in modo ampio. Al centro sempre LEI, la nostra Musica.
Ma chi è Laura Pescatori?
Vegana e attivista antispecista,
Laura Pescatori ha all'attivo il libro "Animalando" una critica allo
sfruttamento animale (umano e non umano) e conduce per Radio Onda d'Urto due
trasmissioni: Navdanya dallo stampo etico e culturale e Rebel Girl, dedicata al
rock femminile.
Da circa un anno collabora anche
con le testate Terra Nuova e HardSounds.
21 maggio 2006
La rock singer ROBIN BECK arriva
alla
posizione numero 9 della UK
Singles Chart
con “First Time”, singolo della
band svedese
Sunblock con la quale collaborò
per il rifacimento del brano
TITOLO: riot not quiet
AUTORE: Laura Pescatori
COLLANA: Voices
FORMATO: 15X21
PAGINE: 260
ISBN: 978-88-99759-50-6
PREZZO: € 15,00