martedì 18 ottobre 2022

Ricordando "Per voi giovani"



Prendo in prestito questo articolo apparso su "Ciao 2001", n. 41 del 13 ottobre 1971, per ricordare una delle poche trasmissioni che informavano noi adolescenti, affamati di musica, ad inizio anni '70, "Per voi giovani".
Nel filmato a seguire, del 1973, la voce di Carlo Massarini è coadiuvata da un sottofondo di qualità, Gentle Giant e Yes.

Aria di ringiovanimento alla trasmissione radiofonica "Per voi giovani": la popolare rubrica di musica leggera e dibattiti dedicata ai giovani ascoltatori ha cambiato volto e si presenta al loro giudizio piena di importanti innovazioni destinate a renderla più interessante e più rispondente alle loro esigenze sempre più numerose. Molta strada è stata fatta e molte cose sono cambiate da quando Renzo Arbore ricevette l'incarico di tenere a battesimo la trasmissione. Soprattutto, quello che è andato maggiormente evolvendosi è il desiderio dei giovani, il loro bisogno di essere resi più partecipi di tutto ciò che li circonda. Parlare della musica leggera e di alcuni problemi di tutti i giorni può esser fatto diversamente e con toni meno cattedratici di quelli usati negli altri programmi: questo, in sintesi, il ragionamento da cui si è partiti a viale Mazzini ed attraverso il quale si sono, via via, dipanate le successive edizioni della rubrica. Ma rivolgersi ad un pubblico come quello di "Per voi giovani" richiede anche e soprattutto una semplicità di linguaggio che solo i giovani possiedono in misura spontanea; da qui la decisione di affidare ad alcuni di essi il compito di rivolgersi ai loro coetanei dai microfoni di via Asiago. La decisione, probabilmente non mancò di sollecitare polemiche alla Rai, polemiche che divennero addirittura furiose allorché questi neo-presentatori "sgarrarono". Come ricorderete, nel novembre scorso, l'intera redazione di "Per voi giovani" fu posta sotto accusa poiché, dissero, i microfoni compilavano un vero e proprio "bollettino di guerra" con la scusa di informare sulla situazione delle scuole italiane occupate dagli studenti. Dopo numerose censure ed imposizioni "dall'alto", i collaboratori della trasmissione si dimisero in blocco con l'intento di far cessare il clima di terrore che si era venuto ad instaurare, ma non poterono evitare che Paolo Giaccio, con la scusa ufficiale dei "motivi di servizio", fosse mandato in castigo in Inghilterra per un certo periodo di tempo. Questi sono comunque episodi appartenenti al passato e che viale Mazzini cerca probabilmente di farsi perdonare donando alla trasmissione una nuova e più organica struttura che, siamo certi, non dovrebbe dispiacere egli affezionati del programma.
Ma vediamo insieme in cosa consistono, in pratica, le innovazioni di cui stiamo parlando: innanzi tutto le "voci"; allo scopo di eliminare quei toni "professionali" che per forza maggiore anche un dilettante viene ad assumere inconsapevolmente dopo un certo periodo di tempo, si è pensato di inserire nuovi personaggi, nuove "voci" nella trasmissione. Ai due vecchi presentatori Paolo Giaccio e Mario Fegiz sarà lasciato l'incarico di curare una rubrica il primo, e di dirigere una redazione a Milano il secondo. Il programma risulterà suddiviso in rubriche, ciascuna affidata ad una persona, riguardanti gli argomenti più interessanti legati all'attualità ed al mondo musicale. Queste rubriche saranno chiamate "spazi" - ed anzi Spazio-Giovani doveva esser il nuovo titolo della trasmissione, ma poi non se ne è più fatto nulla - e saranno in numero di sette. Eccole di seguito:
POP-CLUB: è senza dubbio destinato a ricoprire l'angolo più interessante per gli appassionati della pop music; curato da Carlo Massarini, lo "spazio" si ripromette di guadagnare il tempo perduto dalla radio in fatto di pop negli ultimi cinque anni. In sostanza, poiché la trasmittente italiana ha cominciato con sensibile ritardo ad interessarsi di questo importantissimo filone musicale, si cercherò di sopperire a questa carenza portando a conoscenza del pubblico i long playing di questo periodo scelti fra quelli dei Cream, dei Traffic, dei Procol Harum prima maniera, di Joe Cocker, ecc.
LA POSTA: va da sé che non poteva essere soppresso questo angolino di dialogo diretto con gli ascoltatori. Questa volta vi provvederà la giovane Mariù Safier che provvederà anche a presentare alcuni brevi brani ritmati dalla melodia particolarmente facile e distensiva.
SPAZIO-ROCCHI: prende il nome dal suo curatore, Claudio Rocchi. Claudio è un cantautore milanese di vent'anni ottimo conoscitore della produzione internazionale del folk e del pop. Suo compito sarà quello di scegliere e proporre agli ascoltatori brani dal repertorio folk e country americano ed inglese.
SERVIZIO PARLATO: riguarderà argomenti tra i più diversi ma tutti di grande interesse ed attualità. Si occuperà di tempo libero, delle nuove esperienze didattiche di alcune scuole del Nord commentate dagli stessi studenti, delle comunicazioni di massa, del mondo del lavoro e delle difficoltà di inserimento in esso da parte dei giovani, di consumi e merceologia, di incontri e ritratti di ascoltatori. Allo "spazio" collaborerà da Milano Mario Luzzatto Fegiz.
CANZONI ITALIANE: la rubrica è curata da Paolo Giaccio ed ha l'intento di rivalutare, nel piano della trattazione, questo settore precedentemente un po' trascurato. Proporrà brani che godono di una certa validità autonoma (Battisti, Mina, De André, Formula 3 e altri) non senza precludersi però la possibilità di polemizzare con questo o quel cantante o complesso.
SEGNALAZIONE LIBRO O SPETTACOLO: curato ancora da Mariù Safier, questo "spazio" si propone di tornare in chiave di recensione su alcuni fatti di attualità legati a qualche libro o spettacolo.
NOVITA' 33 GIRI: se ne occupa un giovane beat inglese Richard Benson, che presenterà di volta in volta un nuovo 33 giri legato all'immediata attualità del pop.
Queste, dunque, le novità che trovano la loro ragion d'essere in una più impegnata ricerca del contatto con l'ascoltatore. Ad esso, quindi, il giudizio definitivo.

Rolando Gimero




4 commenti:

  1. Vi siete completamente dimenticati di una figura di primo piano per la trasmissione: Raffaele Cascone

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  2. Ricordo ancora quel pomeriggio del 1972 in cui uno sconosciuto Claudio Baglioni ospite di Giaccio presento' il suo primo vero disco

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  3. In foto si vede anche un giovanissimo Richard Benson

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