Prendo in prestito questo articolo apparso su "Ciao 2001", n. 41 del 13 ottobre 1971, per ricordare una delle poche trasmissioni che informavano noi adolescenti, affamati di musica, ad inizio anni '70, "Per voi giovani".
Nel filmato a seguire, del 1973, la
voce di Carlo Massarini è coadiuvata da un sottofondo di qualità, Gentle Giant e Yes.
Aria
di ringiovanimento alla trasmissione radiofonica "Per
voi giovani": la popolare rubrica di musica leggera e
dibattiti dedicata ai giovani ascoltatori ha cambiato volto e si presenta al
loro giudizio piena di importanti innovazioni destinate a renderla più
interessante e più rispondente alle loro esigenze sempre più numerose. Molta
strada è stata fatta e molte cose sono cambiate da quando Renzo Arbore ricevette
l'incarico di tenere a battesimo la trasmissione. Soprattutto, quello che è
andato maggiormente evolvendosi è il desiderio dei giovani, il loro bisogno di
essere resi più partecipi di tutto ciò che li circonda. Parlare della musica
leggera e di alcuni problemi di tutti i giorni può esser fatto diversamente e
con toni meno cattedratici di quelli usati negli altri programmi: questo, in
sintesi, il ragionamento da cui si è partiti a viale Mazzini ed attraverso il
quale si sono, via via, dipanate le successive edizioni della rubrica. Ma
rivolgersi ad un pubblico come quello di "Per voi giovani" richiede
anche e soprattutto una semplicità di linguaggio che solo i giovani possiedono
in misura spontanea; da qui la decisione di affidare ad alcuni di essi il
compito di rivolgersi ai loro coetanei dai microfoni di via Asiago. La
decisione, probabilmente non mancò di sollecitare polemiche alla Rai, polemiche
che divennero addirittura furiose allorché questi neo-presentatori
"sgarrarono". Come ricorderete, nel novembre scorso, l'intera
redazione di "Per voi giovani" fu posta sotto accusa poiché, dissero,
i microfoni compilavano un vero e proprio "bollettino di guerra" con
la scusa di informare sulla situazione delle scuole italiane occupate dagli
studenti. Dopo numerose censure ed imposizioni "dall'alto", i
collaboratori della trasmissione si dimisero in blocco con l'intento di far
cessare il clima di terrore che si era venuto ad instaurare, ma non poterono
evitare che Paolo Giaccio, con la scusa ufficiale dei "motivi di
servizio", fosse mandato in castigo in Inghilterra per un certo periodo di
tempo. Questi sono comunque episodi appartenenti al passato e che viale Mazzini
cerca probabilmente di farsi perdonare donando alla trasmissione una nuova e
più organica struttura che, siamo certi, non dovrebbe dispiacere egli
affezionati del programma.
Ma
vediamo insieme in cosa consistono, in pratica, le innovazioni di cui stiamo
parlando: innanzi tutto le "voci"; allo scopo di eliminare quei toni
"professionali" che per forza maggiore anche un dilettante viene ad
assumere inconsapevolmente dopo un certo periodo di tempo, si è pensato di
inserire nuovi personaggi, nuove "voci" nella trasmissione. Ai due
vecchi presentatori Paolo Giaccio e Mario Fegiz sarà
lasciato l'incarico di curare una rubrica il primo, e di dirigere una redazione
a Milano il secondo. Il programma risulterà suddiviso in rubriche, ciascuna
affidata ad una persona, riguardanti gli argomenti più interessanti legati
all'attualità ed al mondo musicale. Queste rubriche saranno chiamate
"spazi" - ed anzi Spazio-Giovani doveva esser il nuovo titolo della
trasmissione, ma poi non se ne è più fatto nulla - e saranno in numero di
sette. Eccole di seguito:
POP-CLUB:
è senza dubbio destinato a ricoprire l'angolo più interessante per gli
appassionati della pop music; curato da Carlo Massarini, lo
"spazio" si ripromette di guadagnare il tempo perduto dalla radio in
fatto di pop negli ultimi cinque anni. In sostanza, poiché la trasmittente
italiana ha cominciato con sensibile ritardo ad interessarsi di questo
importantissimo filone musicale, si cercherò di sopperire a questa carenza
portando a conoscenza del pubblico i long playing di questo periodo scelti fra
quelli dei Cream, dei Traffic, dei Procol Harum prima maniera, di Joe Cocker,
ecc.
LA
POSTA: va da sé che non poteva essere soppresso questo
angolino di dialogo diretto con gli ascoltatori. Questa volta vi provvederà la
giovane Mariù Safier che provvederà anche a presentare
alcuni brevi brani ritmati dalla melodia particolarmente facile e distensiva.
SPAZIO-ROCCHI:
prende il nome dal suo curatore, Claudio Rocchi. Claudio è un
cantautore milanese di vent'anni ottimo conoscitore della produzione
internazionale del folk e del pop. Suo compito sarà quello di scegliere e
proporre agli ascoltatori brani dal repertorio folk e country americano ed
inglese.
SERVIZIO
PARLATO: riguarderà argomenti tra i più diversi ma tutti di
grande interesse ed attualità. Si occuperà di tempo libero, delle nuove
esperienze didattiche di alcune scuole del Nord commentate dagli stessi
studenti, delle comunicazioni di massa, del mondo del lavoro e delle difficoltà
di inserimento in esso da parte dei giovani, di consumi e merceologia, di
incontri e ritratti di ascoltatori. Allo "spazio" collaborerà da
Milano Mario Luzzatto Fegiz.
CANZONI
ITALIANE: la rubrica è curata da Paolo Giaccio ed ha l'intento
di rivalutare, nel piano della trattazione, questo settore precedentemente un
po' trascurato. Proporrà brani che godono di una certa validità autonoma
(Battisti, Mina, De André, Formula 3 e altri) non senza precludersi però la
possibilità di polemizzare con questo o quel cantante o complesso.
SEGNALAZIONE
LIBRO O SPETTACOLO: curato ancora da Mariù Safier, questo
"spazio" si propone di tornare in chiave di recensione su alcuni
fatti di attualità legati a qualche libro o spettacolo.
NOVITA'
33 GIRI: se ne occupa un giovane beat inglese Richard Benson,
che presenterà di volta in volta un nuovo 33 giri legato all'immediata
attualità del pop.
Queste,
dunque, le novità che trovano la loro ragion d'essere in una più impegnata
ricerca del contatto con l'ascoltatore. Ad esso, quindi, il giudizio
definitivo.
Rolando
Gimero
I remember!
RispondiEliminaVi siete completamente dimenticati di una figura di primo piano per la trasmissione: Raffaele Cascone
RispondiEliminaRicordo ancora quel pomeriggio del 1972 in cui uno sconosciuto Claudio Baglioni ospite di Giaccio presento' il suo primo vero disco
RispondiEliminaIn foto si vede anche un giovanissimo Richard Benson
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