David Cross & David Jackson
“Another Day" (marzo 2018)
“Another Day" (marzo 2018)
Cherry Red Records
I King Crimson incontrano i Van der Graaf Generator
Da un pò di tempo
osservavo da lontano l’attività di David Jackson e David Cross nella speranza di
vedere un loro prodotto concreto, al di là della spettacolarità che è propria
dei live che li ha visti assieme on stage. Jackson ama particolarmente
l’Italia, la sua musica e gli artisti di riferimento per il prog, e sono molte le
occasioni in cui si è… messo a disposizione, dagli Osanna agli OAK passando per
i Garybaldi. Ma per chi come me lo ha visto da adolescente - con lui avvenne il
mio battesimo live - il marchio VdGG è qualcosa di incancellabile.
Della mia tenera età
fa parte pure David Cross, che vidi nel pieno dello splendore assieme ai King
Crimson.
E poi mi capitò di
trovare entrambi in un momento di relax, a Roma, nell’occasione delle prima
Prog Exhibition, nel 2010, un tempo in cui probabilmente vennero gettate le
basi per questo “Another Day”, un disco non certo
facile da assimilare ma, ascolto dopo ascolto, capace di diventare penetrante,
anche se è possibile che la mia oggettività venga minata dalla storia, dal mio
vissuto, da sonorità che riescono ad attivare una contaminazione dei sensi
stimolando la mia memoria.
Roma, novembre 2010-Prog Exhibition
E poi la denominazione
ufficiale, “I King Crimson
incontrano i Van der Graaf Generator”, è allettante per chi ama certa musica!
Sono oltre 52 minuti
di musica (divisi su 12 i brani), raccontati nei dettagli da Jackson nell’intervista a seguire, chiacchierata in cui si può capire tutto della
genesi, della costruzione e degli aspetti tecnici che caratterizzano il disco.
L’album è strumentale
e non poteva essere diversamente, ma esiste una certa concettualità a cui si farebbe
fatica ad arrivare se non ci fosse il racconto di uno dei due “creatori”.
Dice l'ex VdGG: “Quando suoniamo da soli e liberamente, ci sono due solisti
che lavorano l'uno attorno all'altro e la sezione ritmica che lascia molto
spazio e dà il giusto supporto”.
Ecco la
strana sensazione che deriva dall’ascolto… il bilanciamento tra la necessità
dell’assoluta libertà esecutiva - basata sull’improvvisazione iniziale - e la
compattezza di una band solida che nulla lascia al caso. Siamo al cospetto di due
enormi solisti che ci ricordano, allo scoccare della prima nota di sax e al
primo tocco di violino, chi loro siano, chi siano stati e quale sia l'eredità lasciata alle generazioni a venire.
La base
potente che li accompagna - la sezione ritmica - è quella della David Cross
Band, ovvero il bassista Mick Paul e
il drummer Craig Blundell, preparati e
collaudati, capaci di regalare ai due David la possibilità di spaziare a
piacimento.
Ci sono attimi da
brivido, come nella toccante “Breaking Bad”,
supportata da un ritmo vorticoso e coinvolgente, o nella più intimistica “Mr. Morose”, dove il mood cupo avvolge e
coinvolge guidando gli stati d’animo e promuovendo immagini e sentimenti
contrastanti.
Ecco… ogni singolo brano appare capace di condizionare lo stato d’animo, una azione che forse solo il connubio tra violino e sax è
in grado di promuovere con tale efficacia.
I due David mi appaiono mostruosi in questa
nuova avventura artistica che, tenuto conto dei tempi, mi sembra sostenuta
adeguatamente dal punto di vista promozionale, il che dimostra che i signori
fanno sul serio! E poi il “Duo” può
funzionare in tanti modi differenti, Cross e Jackson non hanno bisogno di molto
per dare sfogo alla loro arte… qualche metro di palco e i loro strumenti, ciò è quanto basta
per unire cuori e cervelli di chi ama pensare che il tanto tempo che è ormai alle spalle
non sia passato invano.
L’INTERVISTA
Cosa puoi dire degli altri due elementi che compongono la squadra, Mick Paul e Craig Blundell?
È possibile definire la tua musica per alcuni giovani che difficilmente conoscono il prog degli anni '70?
Avete pianificato un tour per promuovere l’album? Verrete in Italia?
L'incontro
tra te e David Cross risale a molti anni fa: perché è nato solo ora un progetto
comune?
Il "progetto" è nato poco dopo
il nostro primo incontro nel 2010. Eravamo entrambi ospiti al Club il Giardino
nel contesto del Verona Prog Festival. Dovevo suonare con i N.y.X., ma per
qualche motivo dovettero rinunciare. Anche l'altro ospite di N.y.X, Trey Gunn
(ex King Crimson,) non riuscì ad essere presente e quindi entrarono in gioco
gli Arti & Mestieri, con cui collaborava l’ex King Crimson David Cross.
Io e Cross, provenienti dalla stessa terra, ci siamo incontrati al desk della
Ryanair e siamo diventati amici molto rapidamente. C'era un “buco” nello
spettacolo di quella sera, così decidemmo di improvvisare, diventando così...
una coppia spontanea. Il tutto è stato molto divertente e anche estremamente
soddisfacente, soprattutto per l’evidente gradimento del pubblico.
Dopo poco ci siamo ritrovati a Londra e
abbiamo iniziato a lavorare registrando improvvisazioni e cercando di scrivere
nuova musica insieme. Quando ci siamo rivisti, nel novembre dello stesso anno
alla Prog Exhibition di Roma - e tu eri presente! - avevamo nel cassetto già
diversi pezzi importanti e improvvisazioni stupefacenti.
Tuttavia David Cross era anche nel bel
mezzo della realizzazione di "Sign of the Crow", un grande
album rilasciato con la sua band, oltre ad essere preso da diversi altri progetti. Era
estremamente impegnato, così come lo ero io, quindi abbiamo deciso di prenderci
il nostro tempo e lasciare che i nostri scritti e la creatività prendessero il
loro tempo per maturare.
"King
Crimson Meets Van der Graaf Generator" appare come un richiamo molto forte
per tutti gli appassionati di musica progressiva: quali sono le caratteristiche
principali di "Another Day"?
Penso che la caratteristica principale sia
quella che l'album non suona come nessun altro! C'è un grande ensemble su cui
risalta un modo di suonare individuale e la presenza di grandi melodie. Penso che sia un nuovo
tipo di sound-set che nessuno ha mai visto prima e un nuovo modello di
creatività collaborativa. Quando suoniamo da soli e liberamente, ci sono due
solisti che lavorano l'uno attorno all'altro e la sezione ritmica che lascia
molto spazio e dà il giusto supporto. Da aggiungere che il violino può fare
doppi stop, il che significa armonia costruttiva; i due Sax suonati all’unisono
(Double Horns) danno lo stesso risultato. Entrambi i “solisti” possono quindi
suonare potenti e duri riff. Sia io che Cross siamo tastieristi, scrittori e
arrangiatori, quindi ci sono alcuni brani divertenti e corali. Abbiamo poi
deciso di chiudere il cerchio inserendo una sezione ritmica straordinaria che
ha lavorato insieme per diversi anni.
Qual è il tema di fondo
dell'album? Riesci a considerarlo concettuale nonostante sia un lavoro
strumentale?
Durante il nostro primo incontro del 2010
al Club il Giardino abbiamo scherzato sui personaggi di “Vladimir ed
Estragon” protagonisti del dramma “Aspettando Godot”, di Samuel
Beckett. Ci sono voluti otto anni per finire l’album perché, come ti dicevo, eravamo molto
impegnati in molteplici progetti. Ciononostante abbiamo continuato a tornare
verso questo tema disincantato dei vecchi uomini e probabilmente abbiamo
inserito riferimenti religiosi, filosofici, classici, biografici e persino
legati alla guerra, tutte cose che emergono nella scelta del materiale, nei
titoli dei brani e persino negli arrangiamenti. Un esempio potrebbe essere
l'inclusione del Big Ben da The Houses of Parliament in "Millennium
Toll". Altri potrebbero essere "Going Nowhere" e "Mr.
Morose”. Lo considererei quindi un concept album e non solo una raccolta di
brani musicali.
Ulteriori indizi si possono trovare nella
brillante copertina dell'album di Michael Inns. Prossimamente Cross e io
riveleremo un'altra sorpresa e una dimensione pubblica di "Another Day",
ma per il momento è un segreto. Ma renderà l'idea di concept molto più chiara.
Quanto è importante la
tecnologia in un album come "Another Day"?
STRUMENTAZIONE: David Cross ha una meravigliosa serie di pedali FX e
Loopers di cui ha il dominio totale e che hanno fatto parte del suo set up per
molti anni. E’ materiale progettato per chitarristi ma si adatta
perfettamente al suo violino elettrico. In questo modo ha creato una vasta
serie di toni e colori che si abbinano alla sua gamma di espressioni basate
sulla flessibilità. Anche io ho molte unità FX e Loopers, ma su questo album e
in questa particolare situazione ho sentito che era giusto suonare usando tutti
i suoni naturali, unendo solo grandi riverberi ed echi occasionali. Nel disco suono fischietti, flauti, sax (sopranino, soprano, sassofono e tenore), e
uso ottimi microfoni per ottenere un'espressione molto più ampia dalle mie
trombe.
REGISTRAZIONE:
la tecnica di registrazione ha sempre modellato il processo creativo in
studio. Per fortuna sono passati i giorni delle macchine a nastro e della
strana alchimia legata al “suono su suono”! Sia io che Cross usiamo al
momento Logic X, sebbene avessimo avviato il processo di questo album su
Logic 9. La potenza di questo sistema è legata alla facile registrazione, di
alto livello, e da potenti tecniche di editing. Aggiungiamo a tutto ciò
l'accesso immediato a grandi FX, e meravigliosi strumenti armonici e sezioni
ritmiche attraverso il MIDI. Quando abbiamo iniziato, siamo stati in grado da
subito di improvvisare e sperimentare: scrivere, organizzare e spedire idee
avanti e indietro via Internet, così da poter lavorare insieme e separatamente.
Quando improvvisavamo con la band,
registrare con una separazione totale permetteva a Cross e a me di modificare
brani come "Trane to Kiev", "Breaking Bad",
"Mr. Morose” e “Time Gentlemen, Please”, fornendo alla
tracce nuove forme eccitanti.
PRODUZIONE:
L'altro ruolo vitale che la tecnologia ora gioca è nel mixaggio e nella
produzione. Siamo stati fortunati nella realizzazione di "Another
Day" anche per la presenza di mio figlio Jake, ovviamente felice di
lavorare con noi. Ha vinto due premi (Breakthrough Engineer 2010 e miglior Live
Recording 2012) e si adopera in tutte le aree della musica registrata. Lavorare
in due studi diversi ci ha causato problemi nel creare suoni di batteria
coerenti. Mick Paul e Jake sono arrivati alla fine per una grande e risolutiva
giornata agli Air Studios! Jake lavora molto per Nick Cave, il che significa
anche suonare con il violinista Warren Ellis. Naturalmente anche il sax e i
flauti sono stati prodotti magnificamente. Il master del processo finale
ottenuto da Jake e il misterioso mondo dei plug-in ha fatto sì che la
tecnologia ci abbia aiutato a produrre il miglior suono che avessimo mai
registrato finora!
MASTERING:
Jake ha scelto Jon Webber per completare il suono masterizzato in "Another
Day". Questa modalità ci ha portato verso piccoli viaggi a ritroso per
rimuovere i dettagli sonori errati che nessuno aveva notato prima, ma il
risultato finale è meraviglioso.
Cosa puoi dire degli altri due elementi che compongono la squadra, Mick Paul e Craig Blundell?
La nostra sezione ritmica, Mick Paul e
Craig Blundell, proviene dalla David Cross Band. Lavorano insieme da molti anni
e hanno una comprensione reciproca unica e grande. Sono una squadra
meravigliosa pronta a imparare e registrare rapidamente arrangiamenti complessi
- o improvvisare senza una parola! Mick Paul è famoso per la sua potenza e
delicatezza del basso a 6 corde Fretless e per la sua sensibilità armonica
individuale. Craig Blundell ha la padronanza di complessi drum kit e ha un
suono e un approccio caratteristico. È un batterista famoso in tutto il mondo
in ambito Prog Rock, molto richiesto e considerato un top tra i drummers.
Molti dei pezzi di questo album provengono
da improvvisazioni "cieche" in un piccolo studio. Il 'Blind' sta a
significare che eravamo tutti in stanze diverse - essenziali per la separazione
- e solo uniti da cuffie - con una traccia casuale per segnare il tempo. I soli
pezzi dell'album che provengono da improvvisazioni di gruppo sono "Trane
to Kiev", "Breaking Bad", "Mr. Morose” e “Time Gentlemen,
Please”. Un credito equo va a Mick e Craig nell'identità di queste tracce!
È possibile definire la tua musica per alcuni giovani che difficilmente conoscono il prog degli anni '70?
Probabilmente no! Ecco perché abbiamo
bisogno di giornalisti e analisti musicali.
Il disco è ben eseguito e ha un suono
eccezionale, e fa riferimento alla musica che ci ha preceduto e ci ha
influenzato tutti, ma realizza un suono - e forse una nuova voce - tutto suo.
Può essere feroce e può essere sublime; può essere edificante e può essere
inquietante. Riflette il tempo in cui ci troviamo ora, proprio come il Prog
degli anni '70 rifletteva quel tempo e quel sentimento.
Avete pianificato un tour per promuovere l’album? Verrete in Italia?
David Cross e io ci godiamo la libertà e
la spontaneità di suonare come un Duo e abbiamo già suonato così in UK, Olanda
e Italia. Questo è quanto è stato pensato per "Another Day".
Dal vivo usiamo copiose quantità di tecnologia, sia in FX che in Loop, e
creiamo versioni di diverse tracce dell'album. Includiamo anche alcuni brani
dei “nostri” King Crimson e Van der Graaf Generator. Ci piace coinvolgere il
pubblico!
Quindi siamo pronti e disposti a
promuovere l'album comunque e ovunque ci sia un pubblico. Potremmo anche creare
una band per riprodurre l'album così com'è, ma richiede molto investimento a
tutto tondo, ma non vogliamo escludere questa idea!
O come Cross e Jackson Duo, o Cross &
Jackson Band, ovviamente vogliamo venire a suonare l'Italia! Per favore aiutaci
a trovare la strada!
Track
list:
1. PREDATOR
2. BUSHIDO
3. LAST RIDE
4. GOING
NOWHERE
5. TRANE TO
KIEV
6. MILLENNIUM
TOLL
7. ARRIVAL
8. COME AGAIN
9. BREAKING
BAD
10. MR. MOROSE
11. ANTHEM FOR
ANOTHER DAY
12. TIME
GENTLEMEN, PLEASE
INFO:
David Cross:
Twitter: @DavidCrossMusic
David
Jackson:
Twitter: @jaxontonewall
Per acquistare "Another Day" di David Cross
e David Jackson: