mercoledì 26 luglio 2017

Big One a Savona-21 luglio 2017, reportage fotografico di Angelo Lucardi


Questo articolo è stato scritto con un po’ di amarezza, un giorno prima di conoscere la buona notizia che chiude il post

Scrivo sistematicamente il resoconto dei concerti a cui partecipo, senza distinzione tra “maggiori e minori”, ma in questo caso ho davvero pensato di abbandonare la regola, almeno per una volta.
Dopo qualche giorno di riflessione ci provo, visto che la delusione si è affievolita.
L’evento in questione è quello dei Big One, il tributo ai Pink Floyd più importante a livello europeo, band che conosco molto bene per averla vista in azione più volte.
I Big One erano già passati da queste parti, stesso periodo, stessa location… tre anni fa.
Anche in questo caso, il 21 luglio, il pubblico è numerosissimo, ma rispetto all’occasione precedente ci sono alcune differenze pratiche: i posti a sedere - la struttura precedente era più affascinante - e il palco è un po’ ridotto, e soprattutto senza copertura, elemento necessario in caso di pioggia.
Sembrano dettagli... il colpo d’occhio è fantastico!
L’aspetto più importante, quello per cui tante anime si raccolgono davanti ad un palco, è la musica, un set focalizzato, in questo caso, sull’album “Animals” che compie quarant’anni e va celebrato nel modo corretto… con un tour!
Concept album dalla cover indimenticabile disegnata da Roger Waters - le ciminiere  della Battersea Power Station, centrale elettrica londinese - risulta essere una riflessione spietata sulla società inglese anni  ‘70 e sulla natura dell’uomo.

Dopo una giornata di buon sole, l’ultima cosa a cui pensavo era la “cattiveria” meteorologica, eppure qualche segnale inquietante si poteva captare: arrivo alla Fortezza del Priamar e chiedo subito di Gian Paolo Ferrari, l’uomo in più dei Big One, il tecnico, l’amico, il tuttofare, ma lui non c’è, è rimasto a Verona per un grave lutto familiare.
Passa un amico e la butta lì: “Alle dieci e mezza piove forte”, ma sembra una delle sue solite forzature provocatorie.
Inizia il concerto dopo qualche parola introduttiva e si parte con la scaletta prefissata relativa al primo tempo:


Sintentizzo: circa un’ora di musica perfetta e...  arrivano le prime gocce.
Il pubblico cerca riparo, ritorna in posizione speranzoso ma alla fine dovrà desistere, tutti dovranno desistere, mentre si cerca di salvare gli strumenti e l’audience capisce che è davvero finita.


Non parlerò della musica, per una volta, anche se a seguire propongo un filmato che fornisce la dimensione dei Big One, capaci di dare soddisfazione piena a chi sarebbe rimasto aggrappato alla sedia, se avesse potuto, sfidando ogni tipo di intemperie.

Ma alla fine che c’è di strano? Chi bazzica i concerti estivi sa che può accadere, e gli stessi musicisti sono preparati a queste situazioni.


Vorrei invece raccontare qualcosa di Massimiliano Rossi, che conosco da un po’ di tempo nella veste di organizzatore di manifestazioni rock.
Lo ricordo giusto tre anni fa, quando i Big One si esibirono a Savona e lui rischiò di non entrare per il sovraffollamento di anime. E ricordo anche la sua delusione dipinta sul volto.
IL 21 luglio 2017 era, quindi, anche il suo giorno, quello in cui si realizzava un sogno, organizzare in prima persona l’evento più desiderato.
Credo che la fase preparatoria sia andata bene, almeno a giudicare dalla mia posizione di osservatore esterno, e il suo dialogo dal palco con i presenti, il suo allontanare le avversità atmosferiche a parole, hanno dato la misura della sua passione, che è poi quello che conta, visto che non si organizzano queste serate pensando agli aspetti economici.


Guardiamo il bicchiere mezzo pieno… pubblico tanto e comprensivo, musica fantastica e aspetti organizzativi centrati.
Certo, in queste occasioni servirebbe anche un pizzico di fortuna, perché se non piove da tanto tempo, e all’improvviso arriva il temporale mentre un sogno musicale si sta avverando, beh, qualche imprecazione potrebbe anche scappare!

Ci saranno altre occasioni… la tenacia mi pare una delle qualità di Massimiliano e i successi sono dietro all’angolo.
Non resta che consolarci con la musica, pensando a quanto ci siamo persi il 21 luglio 2017!




Il lieto fine…
Scrive oggi Massimiliano Rossi sulla sua pagina facebook:

 DOVE ERAVAMO RIMASTI?
Venerdì 21 Luglio, nella Fortezza del Priamar, ci siamo lasciati a metà concerto dei Big One.
Non è stata colpa di nessuno, dannata pioggia !
Sarebbe stato impossibile andare avanti anche se il palco fosse stato coperto.
Vi ho salutato con il magone, perché era tutto veramente magnifico.
Nel farlo ho promesso che avrei riportato i Big One a Savona molto presto.
In questi cinque giorni ho vissuto per questo.
Ho avuto l'appoggio da parte di tutti, musicisti, tecnici, enti preposti, amici.
Lo meritavamo TUTTI, ed in primis VOI.
Ecco la notizia!
VENERDÌ 6 OTTOBRE Ore 21.00
ANIMALS BIS
TEATRO CHIABRERA
SAVONA
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