Ad inizio anno è stato rilasciato
“One Of Us”, di Struttura & Forma, album che
Andrea Pintelli ha recensito a febbraio per MAT2020:
Struttura & Forma è una band italiana
di lungo corso, nata del 1972, e dopo la naturale “sosta”, da circa quattro
anni ha ripreso la piena attività.
L’inizio del 2017 ha visto l’uscita del citato "One
Of Us", con la produzione e la partecipazione al mellotron di Beppe Crovella (Elctromantic Music) e
la distribuzione di SELF e Ma.Ra.Cash.
Poco prima dell’uscita del
disco avevo posto qualche domanda alla band realizzando questa intervista…
E’ passato molto tempo da quando ho assistito al
vostro ritorno live, nel novembre 2012: che cosa è accaduto in questo periodo?
Giacomo: Dopo la prima esibizione Live abbiamo composto qualche brano ed abbiamo suonato a Como Live e poi di nuovo a Genova. Abbiamo registrato a Turate (CO) al Dedolor Studio in un giorno soltanto. Poi con Franco abbiamo pensato di inserire la voce e dopo un concerto al Prog to Rock a Torino abbiamo definito meglio il progetto con l'arrivo di Claudio Sisto che avevo conosciuto qualche anno prima e che casualmente rividi a Roma durante un evento con diversi musicisti.
Giacomo: Dopo la prima esibizione Live abbiamo composto qualche brano ed abbiamo suonato a Como Live e poi di nuovo a Genova. Abbiamo registrato a Turate (CO) al Dedolor Studio in un giorno soltanto. Poi con Franco abbiamo pensato di inserire la voce e dopo un concerto al Prog to Rock a Torino abbiamo definito meglio il progetto con l'arrivo di Claudio Sisto che avevo conosciuto qualche anno prima e che casualmente rividi a Roma durante un evento con diversi musicisti.
Come si è evoluta la formazione da allora?
Giacomo: Con Franco abbiamo deciso l'inserimento di una voce perché, pur amando
la musica strumentale, il progetto attuale rispetto alla prima formazione che
all'inizio era orientata anche a canzoni prog era meno comunicativo, non per la
qualità musicale quanto per la complessità espressiva che adesso, con dei testi
adatti e con temi non banali (siamo pur sempre un gruppo rock), può comunicare ad
un maggior numero di persone.
E’ pronto al rilascio il vostro album “One Of Us”: me ne parli?
Franco: E ’ un album un pò sofferto nella sua preparazione perché come verrà
spiegato più avanti, dopo le prime performance del 2012 2014 è stato deciso di
registrare l’album, e considerato che tutti i componenti della band sono impegnati
anche su altri fronti, abbiamo dovuto ottimizzare i tempi registrando i brani
in una sola giornata. Questo ha comportato poi un lungo lavoro di post
produzione. Ora che siamo arrivati al termine vorremmo dare al progetto
Struttura & Forma - il cui nome nasce anche da un primo show avvenuto negli
anni ‘70 ideato da Alex Diambrini, uno dei principali fondatori che ci ha
purtroppo lasciato nell’estate del 2015 – un’immagine anche di taglio
culturale, visto che le tematiche dei testi sono a sfondo sociale, scientifico,
con concetti universali.
Che ruolo ha Beppe Crovella nel
vostro progetto?
Struttura & Forma: Crovella ha mostrato interesse, sin dal
primo ascolto, verso la nostra musica, e dopo un’attenta sua analisi ha pensato
che l’inserimento di uno strumento come il mellotron potesse caratterizzare
ulteriormente la nostra scrittura e il sound generale… così infatti è stato.
Successivamente abbiamo scoperto, piacevolmente, e con onore, la sua
disponibilità nel partecipare come special guest nell’intero album.
All’interno dell’album è presente un tributo a Greg Lake, “Lucky Man”,
scritto in tempi non sospetti, quando Greg era ancora vivo: come vi è venuta
l’idea?
Franco: L’inserimento del brano Lucky Man
lo si deve alla partecipazione di Beppe Crovella come guest, in quanto durante
un nostro primo incontro con lui, avvenuto nel mese di luglio dello scorso
anno, lo stesso Crovella, manifestando un certo interesse per il sound, ci suggerì di inserire una traccia in più, anche
in acustico, al fine di incrementare il minutaggio dell’intero album. A quel
punto ci venne da dirgli che in realtà in precedenza si era pensato di inserire
una cover proveniente dal mondo prog, pertanto da lì a qualche giorno abbiamo
maturato l’idea di lavorare una prima bozza del brano Lucky Man, ritenendolo un’icona della musica prog e che
inevitabilmente ci ricordava nostalgicamente i nostri storici approcci verso la
musica di quegli anni.
Durante la lavorazione Crovella suggerì anche l’inserimento di parti
inedite al fine di caratterizzare in modo più personale la nostra
interpretazione, pur lasciando inalterata la parte melodica originale:
l’intenzione finale sarebbe stata poi quella di far pervenire a Greg la nostra
realizzazione... purtroppo questo non è stato più possibile.
Come si è inserito il vocalist Klaudio Sisto in un progetto che nasceva per
essere strumentale?
Giacomo: Bella domanda! il primo brano è stato Kepler, scritto da Elisa Pilotti, e direi che Claudio è riuscito
subito ad entrare nello spirito del progetto: è comunque un cantante rock!
Certo non è stato semplice per lui scrivere le liriche e farle combaciare con
riff ed armonizzazioni nati per essere strumentali. Questo è stato possibile
anche grazie al certosino lavoro di post produzione di Franco, che ha remixato
tutto sia prima che dopo l'arrivo di Claudio nel suo home studio, il ”Safrin
studio”, e dopo l'inserimento del mellotron di Crovella. Complessivamente
questo disco ha richiesto quasi tre anni! Adesso è pronto per essere ascoltato
e speriamo piaccia a molti.
Franco: Vorrei aggiungere che la difficoltà maggiore è stata appunto quella di
scrivere le parti tematiche vocali su quelle già esistenti strumentali,
prestando attenzione che le stesse potessero diventare parti arrangiative ma
contestualmente intellegibili, soprattutto per un ascoltatore appassionato
attento e allenato all’ascolto. Il tutto è valorizzato dall’eccellente
scrittura dei testi da parte dell’autore e interprete Claudio Sisto, che ha
saputo adattare con esemplare professionalità concettuale la metrica delle
parole con la complessa e caratteristica scrittura melodica che ne caratterizza
il linguaggio stesso.
In che formato uscirà “One Of Us” e con quale etichetta e distribuzione?
Struttura & Forma: Con la Label Electromantic di Beppe
Crovella, distribuzione internazionale Maracash, italiana Self per quanto
riguarda il formato fisico; per quello digitale Pirames International. Il
supporto pubblicato è il CD ma non si esclude anche in tempi successivi il
formato vinile.
Avete pianificato presentazioni e pubblicizzazioni sul palco?
Giacomo: Questo argomento è in fase di definizione, ci si sta preparando
minuziosamente ad eventi live e promozionali, e comunque la nostra dimensione è
assolutamente live come tu già sai avendo assistito dall'inizio alla nascita di
questa reunion.
Mi date una definizione della vostra musica, che possa essere d’aiuto a chi
ancora non vi conosce?
Franco:
Sicuramente definire un genere non è mai
molto semplice, tuttavia, volendo collocare la scrittura di Struttura & Forma
in qualche genere, sicuramente quello prog è il più consono, anche se va
considerato che il nostro sound è sicuramente contaminato da elementi jazz,
rock, fusion e a tratti anche ambient; questa particolarità è dovuta al fatto
che sia il sottoscritto che Giacomo veniamo da una formazione trasversale,
senza specializzazioni di sorta, incrementata nel corso della nostra carriera. Tutto
viene poi permesso da un genere come il prog, che consente di spaziare da una
forma all'altra dando sfogo alla propria fantasia nella scrittura e nella
scelta arrangiativa dei brani.
Franco:
Sicuramente una fitta promozione web
accompagnata da eventi live su tutto il territorio nazionale per poter approdare
successivamente a quello internazionale, soprattutto in quei paesi dove ancora
esiste un po’ d’intellettualismo musicale. Inoltre è già stato scritto e
attualmente in fase di pre-produzione un prossimo singolo, in modo da mantenere
vivo l’interesse anche dopo l’imminente uscita dell’album.
Il progetto Struttura
& Forma è composto da :
Franco Frassinetti (nato a Genova,
chitarrista, oltre che compositore, produttore, arrangiatore, co-fondatore di S&F,) - Giacomo Caliolo (nato a Brindisi, genovese di
adozione, chitarrista, co-fondatore di S&F, parecchie collaborazioni, tra
cui Rondò Veneziano), Marco
Porritiello (nato a Como,
batterista di estrazione jazz, già collaboratore, fra gli altri, di Alberto
Fortis), Stefano Gatti (proveniente
da Frosinone, bassista, ma anche tastierista, arrangiatore e molto altro), Klaudio Sisto (nato a Milano, cantante con lunga
esperienza live in cover ed original band tra Milano e Roma).