L’antico
Regno è l’album di esordio dei Secret Tales, un progetto realizzato non certo da principianti, ma gli start up nascondono sempre qualche insidia e
vanno quindi valutati con cura.
Conoscevo già il
lavoro di Tiziana Radis e Roby Tav, ma ero curioso di prendere
atto della loro svolta, o quantomeno del percorso parallelo.
Tredici tracce
suddivise su oltre quarantacinque minuti di musica, a cui loro stessi forniscono un’etichetta, quella di DARK
PROG MEDIEVAL FOLK, denominazione che non conoscevo, ma che, a ben vedere, centra l’obiettivo.
In tutto questo vedo la mano di Black
Widow, l’etichetta discografica che ha prodotto l’album e che è
specializzata in generi musicali di nicchia, focalizzati sulla musica
progressiva da cui si diramano le varie branchie.
Il concept si basa su
di una storia fantastica, tra fiabe e leggende, in mondi fanciulleschi carichi
di pathos e figure familiari - giullari, folletti, menestrelli, fate e unicorni
-, un viaggio che ci riporta alle origini attraverso trame affascinanti e mai
banali.
Musica oscura nelle
tinte, progressiva nella realizzazione, medievale nelle atmosfere e folk nella
proposizione, ed ecco che l’identificazione iniziale del “genere” prende forma
e si traduce in quel DPMF che
diventa caratterizzante per la band.
Testi in italiano, con
un’unica concessione all’idioma di Albione, quella “An Ancient History” che
mi è apparsa diversa non solo nella lingua, ma anche nella struttura e melodia,
molto vicina ad una colonna sonora anni ’70.
La band funziona, l’amalgama
c’è, ma occorre evidenziare l’affiatamento di Radis e Tav, con la sottolineatura
degli stupendi arrangiamenti di quest’ultimo e l’evidenziazione dei talenti di Tiziana,
che oltre a dedicarsi ad una strumentazione inusuale, perfettamente calata nel
nuovo contenitore, presenta una voce non comune, capace di esprimersi in un’alta
gamma di situazioni, dalla tradizione rock a quella più “lirica”.
L’antico Regno si ascolta con facilità, perché sui
rigidi binari tracciati dal DNA nasce una grande varietà di umori che
catturano con facilità l’ascoltatore, e credo non sia necessaria una cultura
specialistica per arrivare all’essenza dell’opera, ed è questo un pregio supplementare.
Fantastico l’art work
(Mago Merlino e Pino Pintabona) che completa il tutto, come accade ad ogni album
concettuale degno di questo nome.
Da sottolineare la
partecipazione recitativa del compianto Gianni
Musy, a qui è dedicato il disco.
Il mio rammarico è
quello di non aver potuto assistere al loro concerto genovese di pochi giorni
fa, evento che avrebbe potuto fornirmi ulteriori elementi di giudizio, ma l’ascolto
de L’antico Regno regala
soddisfazioni ed emozioni a sufficienza, e la fase live non può che esserne la
logica conseguenza.
Giudizio globale:
ottimo
L’INTERVISTA
”L’antico Regno” è il
vostro album di debutto, ma non siete certamente musicisti alle prime armi:
come nasce il progetto “Secret Tales”?
Il progetto Secret
Tales nasce dal proseguimento del nostro primo disco autoprodotto, “The Secret
Wood Tales” di Tiziana Radis e Roby Tav. Come suggerito dalla BWR abbiamo
deciso di avvalerci di special guests, Enio Nicolini al basso, Andrea
Cardellino alle chitarre, Gianluca bracciale alla batteria.
E’ stato semplice
trovare un accordo con Black Widow, normalmente impegnata, anche, nella musica
“oscura e vintage”, all’interno della quale collocherei anche i Secret Tales?
Crediamo che sia stato
stimolante per entrambi in quanto il nostro sound abbraccia il loro spirito
musicale, ma con un pizzico di modernità e originalità.
Di cosa parla “L’antico
Regno”? Da dove nasce l’idea della sua creazione?
L’idea si basa su un
racconto surreale di nostra ideazione, che narra di un viaggio immaginario in
un regno fantastico, abitato da figure fiabesche e grottesche.
Soddisfatti
dell’artwork?
Si, moltissimo! Il
nostro grafico è stato abilissimo nel rappresentare ogni elemento della storia.
Avete avuto la
possibilità di proporre l’album dal vivo?
Abbiamo grande volontà
ed energia per proporre il disco dal vivo, ma come ben sai ci sono sempre tante
difficoltà. Comunque in questi mesi ci siamo esibiti a Milano ed abbiamo
affrontato un’ importante data alla Claque di Genova, il 21 febbraio.
Da chi è composta la
vostra “squadra al lavoro”?
La nostra formazione
attuale è composta da: Tiziana “Princess” Radis ( voce e strumenti antichi),
Roby Tav (tastiere), Claudio Confalonieri (basso), Gianfranco Gabbanella (chitarre)
e Franco Martello (batteria).
Possibile tirare
qualche somma dopo l’uscita del disco, avvenuta nell’aprile scorso?
Diciamo che per
un’opera prima siamo soddisfatti sia delle vendite che degli apprezzamenti
della critica. Tutti hanno accolto con crescente entusiasmo l’uscita del nostro
disco.
Come proseguirà nel
tempo il vostro progetto?
Cercheremo di
proseguire Il nostro percorso musicale con lo stesso entusiasmo e
determinazione che ci hanno accompagnato fino ad oggi.
TRACK LIST
Stargate
Il
menestrello
L’antico
regno
Il giullare
In-faut-o
Goblin
Il canto
delle sirene
Rex
Introduxit Puellam (L’incontro sublime)
Princelfa
L’unicorno
lucente
Tornano le
fate
Le tre
(Streghe, Fate, Aliene)
An Ancient History
Saluto del cantore
LINE UP
Tiziana “Princess” Radis: music and lyrics, vocals,
background vocals, guitar, lute, archlute, bodhran, percussion
Roby Tav: music, keyboards and arrangements
Giancarlo
“Zepi” Gabbanella: guitars and bass
Gianni Musy: voice acting of the "King"
Andrea Cardellino
(L’impero delle Ombre): guitars
Kristina Allram: flute
Enio Nicolini (The Black, Akron): bass
Gianluca Bracciale (The Black): drums