Incontrare casualmente
i Jalisse
mi ha riportato indietro nel tempo, a giorni di traguardi inaspettati, a
sterili polemiche, a streotipi e luoghi comuni, a ragionamenti successivi fatti
con cognizione di causa da esperti del settore.
Ma forse è più utile guardare al futuro, e il concorso
documentato a fine post, ideato da Fabio Ricci e Alessandra Drusian - SONG OF THE NIGHT - è una buona opportunità per chi volesse
cimentarsi con la scrittura di un testo, ed è proprio dietro l’angolo.
Lo scambio di battute a seguire permette di ripercorrere un
tratto di storia recente, con qualche sottolineatura legata al panorama
musicale odierno e un approfondimento legato al concorso per autori, la “Journèe
Mondiale des Chevaliers” in Francia.
L’INTERVISTA
Un po’ di storia
sintetizzata: che cosa vi è accaduto, musicalmente parlando, dalla vittoria di
Sanremo sino ad oggi?
Tanti brani provinati e proposti ai Festival di
Sanremo dal 1998 al 2014, tra i quali “Tra Rose e Cielo” (terzo su una radio
francese EFR12 e arrivato fino in Iraq) “Linguaggio Universale” (tratto da un
saggio della Prof.ssa Montalcini) “E se torna la voce” (realizzato durante
laboratori creativi con i detenuti del carcere San Vittore con la
Fondazione Mike Bongiorno ) e mai
nessuno accettato dalla commissione del Festival sanremese in 15 anni!!!!!
Diversi viaggi all'estero e concerti grazie ai nostri amici dell'Eurovision
Song Contest e nelle piazze italiane, tanta musica passata nelle radio locali,
perché in alcuni network i Jalisse non passano. Insomma, con un nome popolare,
gli spazi promozionali li otteniamo come se fossimo esordienti.
In una lunga intervista
che ho realizzato qualche anno fa con Lucio Fabbri, lui vi descriveva molto
positivamente, denunciando nei vostri confronti un accanimento ingiustificato:
che giudizio potete dare di quel periodo e degli strascichi successivi?
Siamo felici che il grande Lucio parli bene di noi
e anche lui denunci la cattiveria che media e addetti ai lavori hanno voluto
scatenare sui Jalisse. Abbiamo vinto un Festival grazie ai voti del pubblico e
questo forse ha creato una rottura del sistema, gettando ombre anche sulla nostra partecipazione all'
Eurovision Song Contest 1997. Noi l'abbiamo sempre intuito, ma poi il libro di
Gigi Vesigna e Antonio Ricci, l'intervista di Ettore Andenna, le confessioni di
tanti produttori, la chiusura a riccio del potere di chi gestisce la
discografia imponendo prodotti o facendo cartello, hanno confermato i nostri
dubbi. Ora la maggior parte delle produzioni sono indipendenti, anche se rimane
una gestione musicale fatta di amicizie e scambi, ma nel 1997 era un
sacrilegio. Un paradosso? All'estero la gente ci ha votato quest'anno dandoci
un web Award come la Best Band 2014 su Eurosong On Top.com sopra gruppi
fantastici come i Lordi ed i Blue che hanno venduto 17 milioni di dischi,
mentre in Italia non siamo in “linea
editoriale”!? Questo potere è assurdo e noi artisti e piccoli produttori
dobbiamo aprire gli occhi e muoverci, scardinando il sistema di chi impone la musica
attraverso decisioni a tavolino, oltre la buona musica.
Quanto vi aiuta, nel
vostro mestiere, essere anche una coppia nella vita?
Noi siamo una famiglia e questo aiuta ad essere
forti e a non mollare. E' una scelta di vita, e sicuramente ci ha protetti da
attacchi e menzogne. Abbiamo sempre risposto con la musica e la difesa delle
nostre mura. Oggi guardiamo in faccia le persone con il sorriso, con la passione per la musica ed il rispetto per chi
ci ascolta, ma con la consapevolezza che qualcuno ci ha tolto qualcosa.
Le vostre iniziative
sono molteplici e abbastanza trasversali: mi raccontate qualcosa, anche nei
dettagli, del concorso per parolieri legato alla “Prima Giornata Mondiale dei
Cavalieri”, che si svolgerà in Francia?
Siamo
artisti, produttori, creativi e ideatori di diversi progetti legati al percorso
dei cantautori, tra gli ultimi nati c'è proprio “Song of the Knight”. Un giorno
vedo su FB un comunicato dell'Organizzazione “Journèe Mondiale des Chevaliers”
e, affascinato, gli scrivo lanciandogli l'idea di realizzare una canzone con un
testo scritto da autori sconosciuti in tutta l'Europa, con la musica scritta e
cantata dai Jalisse. Mi hanno risposto personalmente il Barone Kleiner de
Grasse e la sua gentilissima consorte la Baronessa di Montecrestese lasciandomi
di stucco, per l'umiltà e la disponibilità e offrendoci questa entusiasmante
occasione. Quindi abbiamo lanciato il bando che prevede la scrittura di un
testo musicale sui valori dei Cavalieri (nobiltà d'animo, amicizia, gentilezza)
da scrivere in una delle cinque lingue principali; il testo sarà valutato dai
Jalisse tecnicamente e dalla Organizzazione per il valore etico, sarà musicato,
arrangiato da Valter Vincenti e presentato il 20 settembre alla Journèe
Mondiale des Chevaliers a Fort Rousses in Francia, diventando il prossimo
singolo dei Jalisse e offrendo quindi un contratto editoriale all'autore
vincitore. Il termine per iscriversi ed inviare gratuitamente il testo è il 1
luglio 2014 ed il bando ed il regolamento sono scaricabili su http://songoftheknight.wordpress.com e www.crescerecreativi.net.
Stiamo ricevendo già i primi testi e stiamo lanciando il bando in Europa
attraverso i club OGAE dell'Eurovision Song Contest.
Vorrei un vostro
giudizio sullo stato della Musica, tra arte e businnes.
Con tutta la positività e l'amore possibile, i
segnali della condizione musicale sono pessimi, sotto tutti i profili.
Artisticamente è sempre meno rispettata, a partire da chi scrive, a chi
interpreta, a chi produce fino ai live manager che la distribuiscono; c'è
sempre meno coesione per organizzare e salvaguardare i diritti delle categorie.
Il business ormai è agli sgoccioli, i cd ormai sono biglietti da visita, i
concerti sono quasi gratis e tra poco bisognerà pagare per suonare; gli
investimenti sono ormai nulli da parte di chi produce. Credo che chi sta nella
musica solo per fare soldi, tra poco dovrà cambiare ordine e dedicarsi a giochi
online o cose del genere, lasciando a chi ha la passione vera per la musica, a
chi si accontenta di portare a casa, quel poco che basta, per vivere e
produrre.
Ho visto quanto
accaduto ad Alessandra a “The Voice”. Questo conferma la mia tesi che se
Battisti, Dylan o Young nascessero oggi non avrebbero nessuna chance di
affermarsi, se … dipendesse dai giudici dei Talents: qual è il motivo per cui è
nata questa “sfida”? Non credo che chi ha vinto il Festival di Sanremo abbia
bisogno di dimostrare nulla!
Alessandra è una fuoriclasse, ma è stanca di
sentirsi dire in Italia: ”Ma canti ancora?”, oppure non ti vediamo più,
ma come mai, ecc. Abbiamo ragionato molto, poi Ale ha detto: “Io sono una
cantante italiana, voglio che gli italiani possano giudicarmi ancora come hanno
fatto a Sanremo nel 1997. Voglio che gli addetti ai lavori capiscano che ho
ancora tanto da dire. Mi preparo, mi presento e vada come deve andare”.
Questo carattere di artista forte, sicura, umile e pronta al giudizio, ha
acceso il pubblico e fatto crescere ancora di più Alessandra.
Che cosa c’è
nell’immediato futuro dei Jalisse?
Tanta roba. Il progetto ARTISTI NELLE SCUOLE che
vogliamo lanciare in Italia e oltre sulla scrittura di inediti, le
collaborazioni con artisti stranieri e italiani, la realizzazione di live e di
nuovi brani, progetti creativi sempre. E aspettiamo gli autori a SONG OF THE
NIGHT!
“SONG OF THE KNIGHT”
I Jalisse cercano parolieri europei per l'inno della
“Journèe Mondiale des Chevaliers” in Francia
Un concorso aperto a tutti i maggiori di
anni 18, senza esclusione alcuna di etnia, religione e credo, rivolto ad autori
e poeti, per realizzare un testo che sarà musicato e cantato dai Jalisse. Il
tema dovrà riguardare l’amicizia, la solidarietà, la galanteria, la cavalleria,
il sogno, l'aspirazione, la gentilezza d'animo, il rispetto, la cortesia. Lo
spirito è quello di valorizzare nuovi talenti ed il testo che sarà scelto da Alessandra
e Fabio (Jalisse) e dall'Organizzazione J.M.D.C. otterrà un
contratto editoriale per essere lanciato come singolo del duo all'evento
eccezionale che si svolgerà nella magnifica cornice di Fort Rousses in
Francia, il 20 settembre 2014.
Alcuni numeri della Giornata Mondiale del Cavaliere
1a edizione:
1500 Cavalieri di Ordini
Cavallereschi da tutti i continenti, presenza di diverse case reali,
più di 800 artisti provenienti da tutto il mondo, presenza di numerosi canali televisivi,
40.000 spettatori, più di 30 ettari di superficie per i festeggiamenti, 16 ore di spettacoli e di pure emozioni. Fino al 20 Settembre 2014, più di 350 milioni di persone avranno visto, letto e sentito della prima Giornata Mondiale dei Cavalieri (tratto da sito uff J.M.D.C.: http://www.journee-mondiale-des-chevaliers.ch)
più di 800 artisti provenienti da tutto il mondo, presenza di numerosi canali televisivi,
40.000 spettatori, più di 30 ettari di superficie per i festeggiamenti, 16 ore di spettacoli e di pure emozioni. Fino al 20 Settembre 2014, più di 350 milioni di persone avranno visto, letto e sentito della prima Giornata Mondiale dei Cavalieri (tratto da sito uff J.M.D.C.: http://www.journee-mondiale-des-chevaliers.ch)
I testi (in lingua italiana, inglese,
francese, spagnolo o tedesco) dovranno rientrare nelle specifiche tecniche
riportate sul sito stesso (quartine, ecc.) e dovranno essere inviati entro le ore 24:00 del 01 Luglio 2014
all'indirizzo email info@crescerecreativi.net
“SONG OF THE
KNIGHT” è uno dei progetti che i Jalisse promuovono per evidenziare la
creatività attraverso la musica, come Artisti nelle Scuole ideato per
alunni ed artisti e che ha ottenuto prestigiosi premi e riconoscimenti da
radio, stampa e associazioni musicali di categoria, oltre alla collaborazione
di famosi artisti dello spettacolo e della musica.
Contatti:
Tregatti
Produzioni ed Edizioni Musicali
Facebook: Jalisse
Official – Song of the Knight