venerdì 10 maggio 2013

Ivan Mihaljevic & Side Effect -Counterclockwise


A distanza di un paio di anni ritrovo Ivan Mihaljevic e la sua band, i Side Effect, e l’occasione è l’uscita del nuovo album, Counterclockwise.
Per chi non conoscesse Ivan possiamo intanto dire che è un giovane chitarrista e vocalist, che proviene da Zagabria e che la sua band è il classico power trio, completato da basso e batteria.
E’ lo stesso Mihaljevic che, nelle righe a seguire, fornisce la chiave di lettura del nuovo lavoro: una denuncia del disagio sociale che accomuna ormai ogni paese, “accompagnata” da trame musicali che rappresentano la vera evoluzione stilistica del gruppo, e cioè la miscela delle linee melodiche/vocali con un rock possente che si potrebbe definire prog metal.
Ivan è un virtuoso dello strumento, ma chi lo accompagna non è da meno, e i riconoscimenti ricevuti sono una buona testimonianza del valore del gruppo.
Nove i brani che compongono l’album, con una lunghissima Eclipse che è il fiore all’occhiello del concept album e che propongo a fine post.
Counterclockwise non può prescindere dalla contaminazione originale, dal DNA duro e  dall’approccio rock con cui Ivan è cresciuto, che viene arricchito da skills non comuni e dallo sforzo teso alla ricerca di nuove sonorità, e da ritmi adeguati al messaggio che si vuole sottolineare.
Impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla sezione ritmica e dai lick di chitarra, che riportano indietro nel tempo, ma proiettati nel futuro, grazie ad una tecnica non comune.
Un album per tutti, per gli amanti antichi del genere, ma anche per i più giovani, di solito affascinati dall’immediatezza che solo il rock sa dare.
Mi manca un “side” di questa band, quello live, che dovrebbe essere il più spettacolare, ed è una mancanza che spero di colmare al più presto per raccontare da queste pagine… un altro lato di Ivan Mihaljevic & Side Effect.



L’INTERVISTA

Era il maggio 2011 quando dal mio blog raccontavo “Destination Unknow": che cosa ti è accaduto, musicalmente parlando, in questi due anni?
Abbiamo realizzato alcuni concerti e partecipato a festival di una certa rilevanza, e devo assolutamente menzionare il Jamming Festival Heineken del 2012, con i Red Hot Chili Peppers, Noel Gallagher, Evanescence, Prodigy, The Cure. Abbiamo inoltre un nuovo album che si intitola Counterclockwise.

Come si è evoluta la tua musica? Hai cambiato qualcosa di importante durante il percorso?
Beh, nei nostri album precedenti abbiamo usato un sacco di parti strumentali progressive ed alcune canzoni più semplici caratterizzate dalla voce. Nel nuovo album abbiamo cercato di fondere questi due tratti in un unico elemento. C'è solo uno brano strumentale, ma le canzoni con parti vocali sono molto più progressive e spesso segnate da sezioni strumentali estese.

Nell’intervista precedente, ad una domanda legata alla tua tecnica chitarristica, concludevi dicendo che il buon chitarrista deve essere in grado di “raccontare storie con gli assoli”. E’ cambiata la tua visone legata al ruolo della chitarra in una band?
Non posso dire di ricordare con chiarezza quello che ho detto nella precedente intervista, ma credo che la mia visione del ruolo della chitarra solista non sia cambiato molto. Cerco ancora di raccontare storie con mio modo di suonare.

Avete recentemente vinto un premio prestigioso, la XIX edizione di  Ritmi Globali Europei, me ne puoi parlare?
Certo! Un nostro amico ci ha iscritto all’evento e non lo abbiamo saputo sino al momento in cui ci hanno invitato a partecipare alle finali. Siamo andati ​​e la giuria… ci ha premiato con la vittoria. Abbiamo registrato una nuova canzone di nome Recoil nel Magister Recording Area studio a Preganziol, in Italia, con l'ingegnere Andrea Valfrè e il produttore Bob Benozzo. E’ stato davvero un bel momento!

Mi parli del nuovo album, “Couterclockwise”, dell’iter realizzativo e delle differenze rispetto al passato?
Come ho detto prima, la più grande differenza è che in questo album abbiamo fuso insieme due elementi che negli album precedenti erano separati. Penso che tutto questo renda l'album molto più coerente. Counterclockwise è un concept album che denuncia lo stato attuale della nostra società e le diverse situazioni negative in cui le persone si possono venire a trovare. Sono 9 i brani che lo compongono (tra cui Eclipse, un pezzo da 12 minuti e mezzo di cui sono particolarmente orgoglioso), ed è l’album che preferisco tra quelli a cui ho lavorato.
  
Che importanza dai alle liriche nelle tue/vostre composizioni?
Sono molto importanti nella nostra musica, perché contengono il messaggio che vogliamo fare arrivare agli ascoltatori.

Cosa pensi del lavoro di squadra in una band?
Lo amo!

Mi dai un tuo giudizio sullo stato attuale della musica?
Beh, la situazione è molto difficile, ed è molto complicato vivere di sola musica nel mondo attuale. L’industria musicale sta cadendo a pezzi. Ci sono grandi band, ma i CD non si vendono più e le etichette discografiche sono in difficoltà, e per loro non c’è davvero riguardo. Per contro credo che lo stato attuale abbia contribuito a creare una buona relazione tra i musicisti e gli appassionati di musica, avvicinandoli. Tuttavia resta il problema del guadagnare soldi per il lavoro che si svolge. E 'assolutamente ovvio che non si suona per denaro, perché dal punto di vista economico questo è il lavoro più “rischioso” del pianeta. Se volessimo guadagnare faremmo gli agenti di borsa o i banchieri, ma nel mondo attuale gli euro che entrano nelle nostre tasche servono per sopravvivere, ed è molto difficile ottenerli facendo il musicista. Se non si può vivere di musica allora occorre trovare un altro lavoro, e se lo si trova, probabilmente non si avrà il tempo per fare anche della musica di qualità. Quindi, penso che qualcosa dovrà cambiare.

Che tipo di fervore musicale esiste, se esiste, nel tuo paese, la Croazia?
In una sola parola… nessuno! La scena musicale croata è sostanzialmente in uno stato di coma. Ci sono un sacco di grandi band e validi musicisti, ma non ottengono una reale possibilità di avere visibilità. La musica che passa attraverso la grande radio e TV è fatta di cose inascoltabili!

Un’ultima domanda, cosa hai pianificato per i prossimi mesi? 
Stiamo pensando di realizzare un nuovo video relativo alla canzone Recoil, e spero che ci riusciremo. Faremo altri concerti e lavoreremo alla preparazione di nuova musica.