Era luglio, poco più
di tre mesi fa, quando da queste pagine scrivevo di Maelstrom, la “One Man Band” che si identifica in Ferdinando Valsecchi, giovane musicista fiorentino,
che realizzava The Passage:
Abbastanza anomalo
presentare un nuovo lavoro a distanza così ravvicinata, ma nell’intervista a
seguire appaiono chiare le motivazioni di questa scelta, e Valsecchi fornisce
un nuovo episodio del suo mondo, il cui nome, nell’occasione, è Change of Season.
L’album è in free download al seguente link:
… spazio in cui è
possibile prendere visione delle liriche… non certo trascurabili.
Quasi un’ora di
musica suddivisa su cinque tracce, con una lunga Change of season iniziale, della durata di oltre 27
minuti, servono per affrontare l’argomento “cambiamento”, utilizzando il
susseguirsi delle stagioni come simbolo dei micro cambiamenti - quelli
quotidiani - e di quelli più radicali che riguardano le modifiche di vita.
Il mood cambia
solitamente con una certa velocità, e il trovarsi dinanzi alle porte
dell’autunno, ad esempio, ha un significato ben diverso dal cogliere un tiepido
sole di fine febbraio e accoppiarlo all’idea della speranza.
La musica di
Ferdinando Valsecchi tende a nascondere questo cambio di stato, o almeno il
passaggio tra cielo cupo e orizzonte sereno.
I testi sono
sufficientemente criptici da indurre allo sforzo di riflessione; il cantato è
narrato, e laddove Ferdinando sfocia nella vocalizzazione, non ci sono esigenze
estetiche, ma emerge sempre la funzionalità al progetto e la voce resta uno dei
tanti strumenti disponibili; le immagini propongono tinte scure e anche se in
questa occasione non ho avuto booklet da consultare, la pagina - e quindi le
fotografie - di facebook è stata rivelatrice: https://www.facebook.com/Maelstrompost.
Talentuoso
Ferdinando Valsecchi… da seguire e incoraggiare…
L’INTERVISTA
"Change of
Season" esce a pochissima distanza da “The Passage”. Come mai questa
scelta? Quali differenze sostanziali esistono tra i due album?
“Change of Season”
esce a così poca distanza per una semplice ragione: in origine li avevo pensati
per una singola release, cosa mi è stata impossibile per vari impegni con altri
progetti e con gli studi che mi toglievano il tempo necessario per poter
preparare a fondo “Change of Season”, pensando a come renderlo migliore. Il
progetto di farli uscire in un'unica release non è tuttavia sfumato in quanto
la versione "fisica" di entrambi sarà disponibile su un unico disco
in un vicino futuro, ed il nome dell'opera complessiva sarà "split".
Split come nome è stato scelto per le due sonorità simili e diverse allo steso
tempo e per le tematiche opposte che affrontano, da una parte un "inno
alla vita" e dell'altra una "solitudine sempre più accentuata".
Le differenze ci sono anche dal punto di vista musicale: mentre The Passage
segna la transitazione da uno stato "claustrofobico" e dissonante (In
a Painted Black World) verso uno spazio più "aperto" (... Until the
Rest of my Life), Change of Season transita all'opposto da uno scenario
movimentato (Summer Breeze) ad uno più pacato e freddo (Waiting for the
Spring). Inoltre mentre l'ascoltatore in The Passage assiste "impotente"
a questa transitazione, in Change of Season è più "libero" di
scegliere il "destino" di colui che parla, in quanto può decidere se
secondo lui "la primavera arriva" (benché coincida con la
solitudine), oppure no... Change of Season è un disco molto più immaginifico di
The Passage, dove se l'ascoltatore vuole può identificarsi meglio con il
personaggio decidendone lui stesso la fine.
Hai già testato il
tuo nuovo lavoro in fase live?
La fase live è un
"work in progress", spero presto saranno disponibili ulteriori
notizie. Ho trovato molta gente interessata sia ad assistere che a partecipare
come musicista per una eventuale trasposizione live del progetto, ora va solo
studiato a fondo.
Il passaggio… le
stagioni che cambiano… spazi temporali che evolvono… è da qui che trai
maggiormente la tua ispirazione?
Questo lavoro è
venuto così mentre veniva creato: già una volta finiti di scrivere gli spartiti
avevo bene in mente lo sviluppo per stagioni, benché la 4° "mancasse"
e si riflettesse in una attesa. Lo sviluppo ulteriore delle sonorità
"stagionali" è invece stato fatto tutto in post-produzione, come
l'idea di introdurre le stagioni con i suoni caratteristici (a parte Waiting
for the Spring ovviamente).
Nella precedente
intervista concludevo chiedendoti che cosa speravi per l’imminente futuro e la
tua risposta era focalizzata sul maggior ascolto possibile della tua musica.
Hai il metro di come sta… cambiando la tua visibilità, intesa come conoscenza
del tuo lavoro?
La visibilità del
progetto Maelstrom è enormemente aumentata, tant'è che a soli due giorni di
distanza ho trovato molti siti internet di download che proponevano il cd
(benché sia messo in free-download anche dal sito ufficiale). Una persona di
nazionalità tedesca si è anche addirittura preso la briga di mettere l'intero
album, compresa la traccia 00 (che comprende tutto il lavoro) su Youtube...
Insomma una grossa sorpresa. Oggi (24-10-2012) a 10 giorni di distanza posso contare
oltre 800 ascolti fra Youtube e Bandcamp, la qual cosa mi rende estremamente
felice e soddisfatto anche perché benché l'opera sia in Italiano venga
apprezzata e pubblicizzata molto all'estero dai fan!