Nemo
propheta in patria.
Facile ricorrere ai
luoghi comuni, ne esiste uno per ogni situazione, eppure… contengono solide
verità.
Sono nato a Savona, ho
vissuto in questa comoda città ligure per tutta la vita, alternandola al resto
del mondo.
Sono sempre stato
accompagnato dalla musica, senza la quale avrei avuto una vita monca.
Ho incontrato tante
persone di peso, musicalmente parlando, avendo molto rispetto del genio, della
creatività, dell’applicazione, dello spirito di sacrificio, del perseguimento - e raggiungimento - di un obiettivo ben preciso, che quasi sempre era la ricerca di qualcosa che prima non esisteva… che fortuna esserne capaci!.
Tra le centinaia di
storie che ho toccato con mano, ce n’è una che mi riguarda abbastanza da
vicino, e che mi pare del tutto aperta, in evoluzione, ma ancora da settare. L’affermazione
“abbastanza da vicino” la posso
motivare col fatto che l’uomo in questione è nato nella mia città, che è mio
coetaneo e che l’ho visto nascere come musicista, perché quando lui
iniziava ad incrociare le bacchette della sua batteria, a me sembrava un
marziano… aveva dodici anni.
L’ho ritrovato dopo
pochi anni, in una band prog, una delle più conosciute a Savona, La Corte
dei Miracoli, di cui ho scritto qualcosa in questo spazio:
E poi chissà dove è finito Flavio Scogna, quel batterista
virtuoso e all’avanguardia!
I casi della vita e la mia curiosità musicale mi riportano
sulla sua strada… sono io che cerco lui, ormai in pianta stabile a Roma. Non
più batterista, ma… compositore e direttore d’orchestra di fama internazionale.
Accidenti che cambio di percorso!
Poco interessanti i dettagli, poco importa sapere quanto il
nostro legame, apparentemente labile sia al contrario saldo, ma restando su
elementi oggettivi ho subito avvertito la necessità che Savona si
riappropriasse di uno dei suoi uomini migliori, che solitamente danno lustro, e che normalmente si fa a gare per averli accanto.
I miei tentativi di vederlo al lavoro nella sua città non
hanno avuto buon esito, e francamente resta fatto incomprensibile.
Pochi giorni fa ho appreso una bella notizia che lo riguarda,
che sicuramente lo inorgoglisce, ma che dovrebbe inorgoglire l’intera comunità savonese, e
interessare chi opera in campo musicale e culturale in genere.
Espongo per intero ciò che ho trovato:
Scogna, Flavio Emilio
Scogna, Flavio Emilio. - Compositore e
direttore d’orchestra italiano (n. Savona 1956). Dopo aver studiato
composizione e direzione d’orchestra ed essersi laureato in Discipline della
musica (Università di Bologna), è stato allievo di F. Ferrara (1982-83) e ha
collaborato a lungo con L. Berio (1984-88). Le sue opere (tra le qualiAnton e La memoria
perduta) sono state
rappresentate in tutta Europa e hanno sempre ottenuto il favore della platea.
S. poi ha diretto alcune tra le più importanti orchestre sinfoniche del mondo,
affiancando il repertorio tradizionale e operistico a quello contemporaneo e
del Novecento.
Essere parte dell’Enciclopedia Universale
Treccani non è fatto comune, avere dei “vicini di casa” di nome Verdi e Rossini
è altrettanto inusuale.
Ed ora la domanda nasce spontanea… basterà
tutto ciò per ottenere un po’ di luce in casa propria? Sono certo che “ il
Maestro Scogna ” non farà niente per accenderla… qualcuno dovrebbe
pigiare il giusto interruttore ed illuminare a giorno!
Attendiamo fiduciosi!