Arianna Antinori è una giovane cantante che mi è stata segnalata come
grande interprete del mondo di Janis
Joplin.
Non è l’unica nel mettere cuore e
anima per “disegnare “ nella maniera corretta un grande e controverso
personaggio musicale come Janis, ma come Arianna sottolinea più volte nel corso
dello scambio di idee, c’è spazio per tutti, perché non siamo al cospetto di
una gara canora, ma di una libera
espressione che, purché sia ”onesta”, permette di evidenziare caratteristiche
personali che sono uniche per ogni artista.
L’intervista, oltre a raccontare il
modo di intendere la musica di Arianna Antinori, permette anche di ripercorrere
le tappe fondamentali della sua giovane vita.
L’INTERVISTA
Innanzitutto…
quale percorso artistico ti ha condotto sino alle performance con la band di
Janis Joplin?
La mia fortuna principale è di
essere nata in una famiglia di artisti, in quanto mio padre è musicista e compositore,
noto nella scena musicale romana degli anni ’60, mentre mia madre è una grande
appassionata di musica da sempre.
Ho sempre avuto un rapporto
naturale con la musica, che ho sempre vissuto come una cosa quotidiana e
indispensabile della vita. Da bambina suonavo il pianoforte e a tredici anni ho
iniziato a suonare la chitarra, perché cantavo già da quando ero bambina. Tutto
cambiò nel 1996, a Livorno, quando “conobbi” Janis, in un momento molto
particolare della mia vita, e fu un mio caro amico a farmela conoscere, Tommaso
Scalsi. Rimasi folgorata dalla sua voce, e riuscii a trovare una perfetta
collocazione per la mia, di per se già molto “invadente”.
Il ‘96 è stato un momento
particolare per me perché da Velletri, paese nella provincia di Roma, mi sono
trasferita a Vicenza, e da li è nato il mio Blues, perché per cantarlo bisogna
viverlo. Ho cominciato a mettere in piedi le prime band con cui sfogare la mia
passione per la musica e la rabbia del mio presente. Grazie a Janis la mia vita
in quel travagliato periodo è stata più semplice, perché in lei ho trovato
un’amica, una donna vera e una persona che con il canto mi avrebbe aiutato a
tirare fuori quello che avevo dentro. Il mio sogno di cantare le sue
canzoni divenne profondamente vivo e
sempre più forte, al punto di avere tre importantissimi desideri da realizzare:
conoscere la Band di Janis; far sentire alla famiglia Joplin la mia
interpretazione e l’amore che provavo per Janis; cantare almeno una volta con i
Big Brothers & The Holding Company.
La cosa fondamentale nella mia riuscita
artistica è stato entrare a far parte dei Turtle Blues con Giovanni De Roit,
che mi ha fatto conoscere molta musica, Danilo Guarti batterista dei Nema
Problema, gruppo punk anni 80/90, Alessandro Rigibello al basso grande
appassionato di musica, e Davide Marangoni, giovane e talentuoso chitarrista,
nei “Turtle Blues”, esiste un rapporto d’amicizia e fratellanza da diversi
anni; con i “Turtle” canto e mi diverto riproponendo le canzoni di Janis Joplin
e non solo, essendo una cover band di Blues e Rock Blues psichedelico anni
60/70. Con noi da qualche mese collaborano con Alessandro Lupatin batterista
dei Mistonocivo, Andrea Bevilacqua grande bassista che collabora con tantissimi
artisti e Davide Repele giovane chitarrista dal grandissimo talento.. Oltre le
cover interpreto i brani inediti di mio padre,
che sono di altro stile, ma di grande intensità, e che mi hanno permesso
di conoscere un altro lato della mia
voce.
Nel tempo ho avuto l’onore e la
fortuna di essere ospite su grandi palchi con grandi artisti di fama
internazionale, come Bob Margolin-chitarrista storico di Muddy Waters, Steve
Arvey-bassista di Bo Diddley, Damon Fowler, Marco Pandolfi, Richard Ray
Farrell, Ruben Minuto, Michael Tarbox e
altri, il tutto sempre conquistato solo ed esclusivamente dalla mia simpatica
invadenza. Ma ciò che mi ha portato sul palco con i BBHC è stato l’aver vinto
il concorso "Cheap Thrills: You -
inspired by Janis Joplin", nel febbraio del 2010, dove sono stata
“l'italiana” vincitrice del 1° premio a
livello mondiale indetto via web dalla famiglia di Janis, Michael e Laura
Joplin, come miglior interprete della celeberrima canzone “Mercedes Benz”,
vincendo così, oltre a questa importantissima nomina, una maglietta originale
dagli archivi della famiglia Joplin, più una copia del libro "Love Janis",
praticamente introvabile, scritto e autografato da Laura Joplin e con dedica
personale e autografata da Michael Joplin.
“Janis Jam -Cheap Thrills: You - inspired by Janis Joplin- We would like
to announce our congratulations to @Arianna Antinori, the winner of the
"Mercedes Benz" cover contest! Through a combination of
"like" votes, and judging by the Joplin family, Arianna has been
determined to have best brought forth the spirit of Janis on this song. Make
sure to check out her video on the... videos page. Thank you to everyone who
participated and submitted your phenomenal covers of this song. Stay tuned, and congratulations again, Arianna!”.
Io, grande fan di Janis e dei BBHC,
ho sempre seguito i loro concerti europei nei primi anni del 2000 ,conoscendoli
e instaurando con loro un bel rapporto d’amicizia, ma non avendo mai la faccia
tosta di esibirmi davanti a loro. L’aver vinto questo concorso indetto dalla
famiglia Joplin è stato ai loro occhi una grande sorpresa, perché i suoi
familiari sono sempre stati riservati nei confronti di Janis, non avendo mai
organizzato concorsi del genere, perchè delusi nel veder scimmiottare Janis da
molte ragazze, in ogni parte del mondo, senza amore e rispetto, ma rendendo alle generazione odierne una brutta
caricatura di Pearl, invece che rispettare questa donna che ha sofferto e che ha fatto della
sua vita un monito per tante donne e salvezza per loro anime . Dopo questo ho avuto la
possibilità, sia dalla band che dal suo manager, di poter organizzare con la
mia grande amica Antea Salmaso, il tour invernale italiano del 2010, organizzando il concerto nella mia
città, Vicenza, e nell’occasione ho potuto cantare con loro tre brani, tra i
quali appunto la famosissima “Mercedes Benz”, realizzando cosi il mio terzo ed
ultimo desiderio. Da li sono stata ingaggiata per essere promoter e cantante
ufficiale della band per l’Italia e l’Europa.
Ho osservato con attenzione il tuo modo di approcciarti ad una cover
di Janis e mi pare che alla base ci sia molto di più di una bella voce e della
tecnica. Per entrare in un personaggio del genere occorre assorbire un po’
della sua anima, un po’ come un attore di qualità che al momento opportuno
entra nella parte, cedendo del suo e assorbendo “ il nuovo”. Nel tuo caso, c’è
uno studio tenace o è… un dono di natura? E… quanto c’è di lei in te?
Premettendo
che non ho mai studiato canto, a parte qualche parentesi durata qualche mese
con il maestro Fattambrini, e un seminario a Farasabina a Roma, direi che è
tutto farina del mio sacco e Janis è stata la mia unica vera insegnante.
Per me è difficile esprimere cosa
provo quando canto Janis, ma sento che
non è un rifacimento studiato dei suoi
brani, ma un vero e proprio essere e vivere le sue canzoni. Janis non si può
studiare, perché lei era vera e unica e aiuta tutti a tirar fuori solo se
stessi. Siamo molto simili nel modo di affrontare la vita, perché prendiamo di
petto ogni situazione. Le cose che sento in comune con lei sono l’amore per la
vita, l’odio verso le ingiustizie, l’allegria e la frustrazione nel non
riuscire a eliminare i pregiudizi delle persone e una forte ed incolmabile
energia. Cose che vanno oltre la musica.
Ancora una domanda sulla Joplin. Io l’ho sempre “osservata” con un po’
di riserve, perché anche per chi come me ha vissuto gli anni ’70, annegato in
un mondo impossibile da spiegare, certi comportamenti autodistruttivi sono
sempre sembrati ingiustificati. Tu, che idea ti sei fatta di Janis Joplin
donna?
In un mondo come quello degli anni
’70 dove tutto era in evoluzione, nel bene e nel male, dove ogni cosa si poteva fare ma nulla era consentito,
quest’istinto autodistruttivo nasceva
dalla sconfitta di vedere un mondo nuovo, ma allo stesso tempo molto
vecchio e restrittivo, che stentava a fiorire; situazione per lei difficile da
gestire, donna di forte personalità, ma fuori dai canoni classici femminili.
È stata una donna che ha
profondamente sofferto sin da bambina, ha dovuto sempre lottare contro le ingiustizie che le venivano gratuitamente inferte per il
suo aspetto e per il suo modo di essere.
Purtroppo gli effetti della droga
non erano ancora cosi ben conosciuti come oggi, e le sue debolezze l’hanno
scaraventata nella parabola del mito. A differenza di oggi, che si
conoscono tutti i danni provocati dalla
droga è insensato vedere un’artista o una qualsiasi persona che ignora i suoi effetti devastanti come la
grande Amy Winehouse, purtoppo.
Per me Janis rimane senza ombra di
dubbio una grande donna di bellezza ammaliante.
Il mondo dei vocalist, soprattutto il lato femminile, è pieno di
bellissime voci, che brillano per estensione, tonalità ed espressività.
Difficile invece trovare chi si distingue tra i tanti e alla fine, da qualche
talent show, viene a galla chi, magari ha meno qualità, ma ha qualche aspetto
“originale” che può interessare il pubblico. Dando per scontato che non esiste
l’equazione “bravura = successo”, che cosa significa per te essere una grande
cantante?
Essere onesti con se stessi, essere
un tramite degno della musica, l’umiltà, una passione vera per quello che si fa e il credere in se stessi
sono, secondo me, le leggi fondamentali in cui un cantante deve credere. Il
cantante ha un grandissimo dovere nei confronti della musica e della vita,
perché se non si è veri, umili e semplici non si trasmette il vero senso della
musica. Anche se una performance non è tecnicamente perfetta, l’importante è il
trasmettere se stessi agli altri in modo che anche gli altri trovino in loro se
stessi. Tutti siamo unici ed inimitabili.
Ho accennato ai “Talent Show?” Che giudizio ne dai?
Purtroppo mi sembra che fare il
cantante al giorno d’oggi non derivi più da un bisogno dell’anima, ma dalla
voglia di apparire per predicare il vangelo del dio denaro.
Quale è stato il musicista, la cantante, il gruppo, che ti ha fatto
capire quale fosse la tua strada? E qual è la tua cantante di riferimento?
Da bambina ballavo e cantavo tutte
le canzoni di Michael Jackson, Tina Turner e Cat Stevens, ma quando mio padre
mi portò al mio primo concerto live dei Pink Floyd a Roma, rimasi rapita dai
suoni forti di quella musica e in particolare dalla luce che si rifletteva su
ogni singolo strumento. Sentii una forte sensazione di mio.
Molti sono i cantanti che stimo
Etta James, Mahalia Jackson e molti, molti altri, specialmente quelli poco
conosciuti dalla massa, come Jimmy Yancey e Sister Rosetta Tharpe ...ecc
Ma quando sentii Janis nel 1996 per
la prima volta, ricordo un vero e proprio stato di trance che mi paralizzò
completamente, derivante dalla sua voce e dall’immagine di un’entità tangibile
di pura e accecante energia. Mio zio è
americano, del Texas, e lui andò a scuola con lei. Non avevo mai visto Janis ma
poi scoprii che era come mi si presentò la prima volta che la sentii, e da lì
tutto cambiò, e io non mi sentii più sola a piangere nella notte.
Esiste l’amicizia nel tuo mondo (mi riferisco alla parte di
vita”musicale”).
L’amicizia
è, anche in questo campo, fondamentale per la buona riuscita della musica e per il rispetto di essa. La
competitività non mi è mai piaciuta e non è sana, perché nella musica non
stiamo facendo una gara, ognuno ha il suo talento e la sua personalità. Bisogna
rispettarsi a vicenda, tutti aspetti che nella mia vita coltivo e che
fortunatamente riscontro negli altri; ho tantissimi amici fuoriclasse che stimo
e che mi stimano perché abbiamo la consapevolezza dell'unicità dell'essere; chi
compete sa già dentro di se di non avere nulla, solo invidia e questa porta a
sterili percorsi artistici.
Qual è il genere musicale in cui più ti riconosci?
Il genere nel quale più mi
identifico è il Blues e il Rock, la
psichedelia anni 60 /70, ma provo un forte amore anche verso il Jazz la musica
Gipsy e il Reggae, insomma tutto quello che comprende la bella musica!
Ho un paio di “amiche ravvicinate” che, oltre ad essere musiciste e
cantanti fantastiche, hanno un ruolo come “vocal coach”. Che idea hai di questa
figura a cui tutti, anche i più affermati, chiedono cure miracolose?
Io credo che queste figure siano
molto importanti per la realizzazione completa di un artista, anche se, come ho
detto prima ,ci vogliono i giusti ingredienti di talento, tecnica e umiltà,
perché un artista sia completo.
Prova ad usare una bacchetta magica e pianifica la realizzazione di
tre desideri per i prossimi tre anni.
Posso solo dire una cosa, di solito
quello che mi prefiggo nella vita cerco sempre di ottenerlo in modo onesto e
pulito… è questa la mia ”bacchetta magica”; sono molto determinata e amo la
vita, mi piace giocare ma non sempre vincere, perché l'importante sempre, è essere
se stessi e di solito chi mi ostacola non trova terreno fertile dove piantare i
suoi semi velenosi.
Vorrei pianificare un bel viaggio
in America per viverla on the road, e visitare tutti i posti che sogno da
sempre, come San Francisco, New Orleans Texas ecc...
Vorrei sempre migliorarmi come persona e poi come artista;
infatti oltre alla mia band, i Turtle Blues, ho anche un altro gruppo acustico,
voce, chitarra e basso con un grande bassista, Davide Pezzin, sessionman con un
curriculum che include partecipazioni con artisti di fama internazionale,
attualmente con Cristiano De Andrè. Dal marzo 2012 sto incidendo il mio primo
disco di inediti con Marco Fasolo dei
Jennifer Gentle, unica band europea messa sotto contrato dalla casa
discografica Sub Pop, che vede nella sua scuderia band come Nirvana e i
Soundgarden. La produzione artistica è
di Jean Charles Carbone, che ha lavorato per la Sugar Music e Manuele De Pretto
giovane di grande talento.
Sono stata scelta come rappresentante in
Italia di Janis Joplin per un nuovissimo progetto, il Rock Legend, dove ci
saranno molto cantanti che interpretano i grandi della musica, ed io
interpreterò Janis Joplin.
A giugno del 2012 sarò in tour europeo
con i BBHC, faremo Serbia Germania e Italia.
Il resto è vita e noi viviamo!!!
Info utili…
Arianna Antinori
Turtle blues
Arianna Antinori & The
Davids
BBHC tour dal 2010 al 2012
Info utili…
Arianna Antinori
Turtle blues
Arianna Antinori & The Davids
BBHC tour dal 2010 al 2012