Il 17 febbraio 1965 apriva il Piper di Roma, il primo locale alternativo in Italia, dove in molti si sono
esibiti, dai gruppi del beat ai
grandi del rock… Genesis, Pink Floyd, Frank Zappa, Banco...
Un po’ di storia tratta dal SITO UFFICIALE...
Il Piper emerse subito come punto focale della bella vita
romana, raccogliendo frequentazioni dal mondo dello spettacolo e dell'arte,
oltre che da personaggi della scena mondana. La linea artistica si ispirava al
mondo del beat inglese, da cui copiò anche l'idea dell'opera beat, ovvero ad un
uso innovativo di luci stroboscopiche colorate accoppiate ai suoni e allo stile
dettato dalla moda della minigonna.
Nel 1968 dal Piper partì un'iniziativa
simile a quelle in voga negli anni sessanta, i cantagiri canori: nella
fattispecie, il CantaPiper.
1970 – 1979 Sono gli anni
dell’austerity, della crisi economica, della lotta politica e del terrorismo.
Sono anni difficili per il nostro paese, ma il Piper Club continuò a sviluppare
il proprio progetto artistico. Nei primi anni settanta una modifica della linea
artistica portò all'esordio di Formula Tre, Lucio Battisti, Ricchi e Poveri, Mia Martini e all'esibizione di Genesis, David Bowie, Sly and the family
Stone, Lionel Hampton e Duke Ellington.
1980 – 1989 Famoso l'episodio alla fine degli anni 80 in cui il cantante dei
Nirvana, Kurt Cobain, durante il concerto al Piper per la promozione del'album
“Bleach”, stanco per il viaggio,
per il cibo non gradito e per il suono degli amplificatori, in pieno concerto
uscì letteralmente fuori di matto. Cominciò a spaccare la chitarra e salì su
una trave minacciando di buttarsi di sotto. Ci volle l'intervento di Jonathan
Poeman e Bruce Pavitt della Sub Pop per far calmare la situazione.
Gli anni '80 sono stati indimenticabili anche per l’ascesa dello
storico direttore del locale, Mr.
Franz, che con le sue mille idee trasformò ogni serata in un evento
speciale e unico. Rivoluzionò la vita del locale spingendolo verso quella che
oggi è definita discoteca. Le
frequentazioni di quei tempi erano quelle più importanti. La cosiddetta "Roma
Bene" ricorda ancora
oggi i mitici venerdì sera del Piper. Le feste erano all’insegna del toro
meccanico, dei pattini, della neve e tante altre ancora. Il Mister, per
avvicinare i giovani ai problemi di quei tempi, portò nel locale personaggi
importantissimi, tra cui l'Onorevole Giulio Andreotti e il Prof. Ferdinando
Aiuti.
1990 – 1999 Sono gli anni della nascita della musica "tecno" e di
quella "elettronica". Il Piper oramai trasformato nella discoteca n.
1 d'Italia porta in consolle i principali dj della scena italiana e
internazionali. Per esempio: Coccoluto, Fargetta, Linus, Albertino ect...
Questi sono anche gli anni dei "pomeriggi" e delle
"mattinee". Il sabato e la domenica pomeriggio centinaia di ragazzi
provenienti da tutti i quartieri di Roma frequentano il locale per ascoltare
buona musica e magari trovare l'anima gemella.
2000 – 2009 Dopo tanto tempo
tornano nel 2006 i concerti al Piper Club. Il primo è stato quello dei "Babyshambles"
di Pete Doherty. E’ stato
un successo strepitoso di cui se ne è parlato in tutto il globo. Il ritorno
alla musica dal vivo è fortemente voluto da uno dei figli di Giancarlo
Bornigia. Nel 2007 si sono esibiti artisti del calibro di Niccolo Fabi, Gianluca Grignani,
Cat Power, Brazilian Girls, Paola & Chiara, Editors, Tiromancino,
Giuliano Palma & Blue Beaters. Inoltre il locale ha ospitato alcuni
degli eventi più importanti della capitale tra cui le "Hilfiger Session"
che hanno avuto come ospiti Mario
Biondi, Corveleno, Lara Martelli e
tanti altri. Concerti di successo si sono esguiti nel 2008 tra cui la canadese Feist, gli inglesi The Fratellis, Mietta e James
Taylor Quartet. Nel 2009 è stata infine prodotta la rassegna musicale
"Piper in Rock", manifestazione con la quale si è dato spazio
a tanti giovani artisti della scena indie-rock romana.