Dopo aver pubblicato il mio sentimento post Prog Exhibition,
(http://athosenrile.blogspot.com/search/label/Prog%20Exhibition%202010)
sono andato alla ricerca di altri punti di vista... musicisti e giornalisti, insomma, addetti ai lavori.
Il giornalista/scrittore Augusto Croce riassume così il suo pensiero.
Cosa dire della Prog Exhibition che non sia stato già detto o pensato da altri in questi giorni? Raramente, al termine di un concerto, ho visto tanta soddisfazione, tanta sintonia tra le persone e tanta voglia di fermarsi a scambiare commenti come venerdì e sabato sera a Roma, dunque è molto probabile che le mie impressioni, ed emozioni, siano state le stesse delle tante persone che hanno seguito queste due intensissime giornate.
Prima tra tutte le sensazioni, quella di grande orgoglio per essere stato presente, per aver assistito ad un Evento con la E maiuscola, davvero meritata. Perché, pur avendo già visto dal vivo in passato buona parte dei musicisti che si sono esibiti, la possibilità di vederli tutti insieme in un contesto per una volta coerente, davanti ad un pubblico mai così competente, motivato e partecipe, e con in più la presenza di alcuni grandi nomi del prog internazionale, ha reso queste serate difficili da dimenticare.
Comincio da chi non avevo mai visto prima. I Trip, con una carica emozionante ed una freschezza inaspettata, nonostante qualche problema tecnico hanno ipnotizzato i presenti con un suono potente e preciso. I due nuovi entrati sono ben amalgamati con gli esperti Vescovi e Chirico e c'è solo da sperare che a questo concerto ne seguano altri e che il gruppo possa registrare qualcosa di nuovo.
Luciano Regoli, con la nuova Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, mi aveva già impressionato molto positivamente nel suo ritorno discografico "Il pittore volante", ma dal vivo il gruppo (o meglio il supergruppo, visti i nomi) mi ha veramente impressionato per la compattezza e l'altissima qualità degli arrangiamenti. Thijs van Leer, ospite con loro, è una persona di rara simpatia ed umanità, oltre che di grande professionalità, e si è inserito benissimo nel suono del gruppo romano.
Dagli altri nomi solo conferme, il gradito ritorno insieme di Aldo Tagliapietra e Toni Pagliuca con il bravissimo Tolo Marton (peccato solo che, per le solite deprecabili rivalità, non possano usare il nome delle Orme) fa sperare belle cose per il futuro, anche se la presenza di un batterista più esperto li aiuterebbe.
Una citazione particolare, per me che amo i King Crimson di "Red", per l'esecuzione di "Starless and Bible Black" di John Wetton con alcuni musicisti del Banco. Da brivido.
Concludo sperando che questa Prog Exhibition sia l'inizio di una serie di eventi da ripetere nel tempo. A giudicare dai numeri e dai commenti, il pubblico l'ha decisamente apprezzata!