Da
circa un anno sto leggendo un libro di Pamela
Des Barres,“Let’s Spend The Night
Togheter”.
Pamela, che ho incontrato la scorsa estate, è un
personaggio che mi affascina, per il fatto che ha vissuto da vicino l’epoca in
cui … tutto è nato. Quando scrivo “da vicino”, mi riferisco al fatto che ha
personalmente vissuto accanto a chi il rock lo ha fatto nascere o almeno
apparire diverso.
Il motivo per cui non ho ancora finito la lettura
a distanza di tempo, è che la descrizione della vita delle differenti “ groupie” è abbastanza ripetitiva, e
dopo un po’ si sente il bisogno di una pausa; la suddivisione in capitoli
separati ( e quindi storie diverse), favorisce la sosta, senza che si possa
perdere lo scontato filo conduttore.
Ondeggiando tra storie che hanno alla base un
forte denominatore comune, “Sesso , Droga
e Rock and Roll”, ci si
imbatte in nomi sconosciuti che, se diventano ripetitivi, fanno pensare:”… ma come mai non so
chi sia? Se è citato così tante volte
sarà uno che mi sono perso?”. E così si parte alla ricerca di uno…
“sconosciuto, ma famoso”.
Giunto ormai a un terzo dalla fine, ho notato
nelle ultime pagine un incremento del nome “Taime Downe”.
“Chi sarà mai?!”
Mi documento (ma decido di fermarmi presto).
Questo Downe era il leader di un gruppo chiamato Faster Pussycat. Faccio un giro
su youtube per vedere che tipo di musica proponessero e trovo un titolo
conosciuto, “You’re so vain”, brano pop, super gradevole, realizzato
secoli fa da Carly Simon,
un classico senza tempo. Qualche nota su Carly:
Comunque decido di osare, e così vengo a
conoscenza di uno stravolgimento vergognoso di una canzone che la Simon aveva
dedicato a qualche suo ex (James Taylor? Mick
Jagger? Warren Beatty, Cat Stevens? Kris Kristofferson?) sussurrandogli: ” Sei così vanitoso!”
A questo punto devo condividere il brano,
pensando che in ogni caso… sarà un insuccesso.
E ora rifacciamoci le orecchie( e la vista) con la
versione originale:
E se a qualcuno interessa sapere di più dei
Faster Pussycat … please, cerchi altrove!