Mentre ero alla
ricerca di notizie necessarie per il completamento di alcune recensioni mi sono
imbattuto in un nome conosciuto, quello di Beppe Aleo.
Aleo è il patron di Videoradio, un'etichetta discografica da lui creata 25 anni fa...
Non è questo che mi
ha colpito, ma piuttosto il fatto che Beppe è di Savona come me, ed è un ex
musicista (batterista), con cui ho anche improvvisato da adolescente, ma che
soprattutto ho visto in sala prove( eufemismo) per interi pomeriggi.
Immediatamente mi è
scattata la voglia di saperne di più e l'ho contattato. Dopo trentacinque anni
non è così scontata la voglia di tornare ai ricordi antichi, ma Beppe si è
dimostrato quasi entusiasta, e anzi, mi ha sollecitato a ricordare tutto il
possibile.
Ecco cosa è scaturito
dal solito gioco domanda/risposta.
L’ultima volta che ti
ho visto stavi provando a casa tua su una batteria “muta” ... secoli fa. Potrei
sbagliarmi, ma mi dicesti anche il prezzo, 80 mila lire. Preparando una
recensione per “Artemisia” ho scoperto questo tuo nuovo ruolo.
Riesci a raccontare in pillole 35 anni di vita?
Riesci a raccontare in pillole 35 anni di vita?
Bella domanda.
Quanti anni sono passati … certo trovare qualcuno che si ricorda ancora di
quando provavo in casa mia con la batteria da studio è incredibile! Non ci
posso credere. Forse esistono ancora persone come te che hanno una memoria di
ferro! Dunque andiamo per ordine, dopo lo scioglimento del Sigillo di Horus intrapresi una
bella esperienza con i Signori della Galassia e il culmine del
gruppo, per dirlo in due parole, fu una trasmissione televisiva su Rai 1 che si
chiamava ”incontro con i Signori della Galassia e Vasco Rossi”. Infatti
all’epoca avevamo lo stesso promoter, il M.° Franco Zauli, e Vasco muoveva i
primi passi importanti, poi lui … beh … e noi invece pubblicavamo il primo lp
che ancora oggi in rete si trova. Poco dopo questa esperienza ho deciso di
passare dalla parte del discografico fondando l’etichetta Videoradio, creando
anche l’edizione musicale omonima. Essendo un ex batterista mi sono quasi
subito dedicato alla ricerca di grandi drummers da produrre, e quale miglior
inizio se non pubblicare un cd storico? infatti si chiama “Memorie Storiche” e
il batterista in questione è Tullio De Piscopo (va detto che nel cd sono
presenti artisti quali : Billy Cobhan, Walter Calloni, Astor Piazzolla, Gerry
Mulligan ecc. che suonano con lui).
Poi, continuando la serie delle produzioni dedicate alla batteria e alle percussioni, ho pubblicato: Walter Calloni, Maxx Furian, Stefano Bagnoli, Eugenio Mori, La Drummeria (un gruppo formato da soli batteristi quali W. Calloni, M. Furian,C.Meyer., E. Bandini, P. Pellegatti), I Percussionisti della Scala, I Percussionisti dell ‘Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ecc., quindi sono passato a produzioni discografiche internazionali dove sempre i batteristi hanno fatto la parte del leone, e tra questi voglio citare: Horacio “El Negro” Hernandez, Lele Melotti, Roberto Gatto, Gilson Silveira, Sergio Pecara, Giorgio Di Tullio, Alex Acuna e tanti altri; ti consiglio di visitare il sito Videoradio. Org per avere un approfondimento dettagliato dei miei lavori. Oggi per farla breve, anche grazie ad un pizzico di fortuna, ho avuto il privilegio di pubblicare 17 cd con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, e 45 cd con Rai Trade, dove troviamo musicisti di grande fama nazionale ed internazionale (parlo di chitarristi, bassisti, pianisti ecc.)
Poi, continuando la serie delle produzioni dedicate alla batteria e alle percussioni, ho pubblicato: Walter Calloni, Maxx Furian, Stefano Bagnoli, Eugenio Mori, La Drummeria (un gruppo formato da soli batteristi quali W. Calloni, M. Furian,C.Meyer., E. Bandini, P. Pellegatti), I Percussionisti della Scala, I Percussionisti dell ‘Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ecc., quindi sono passato a produzioni discografiche internazionali dove sempre i batteristi hanno fatto la parte del leone, e tra questi voglio citare: Horacio “El Negro” Hernandez, Lele Melotti, Roberto Gatto, Gilson Silveira, Sergio Pecara, Giorgio Di Tullio, Alex Acuna e tanti altri; ti consiglio di visitare il sito Videoradio. Org per avere un approfondimento dettagliato dei miei lavori. Oggi per farla breve, anche grazie ad un pizzico di fortuna, ho avuto il privilegio di pubblicare 17 cd con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, e 45 cd con Rai Trade, dove troviamo musicisti di grande fama nazionale ed internazionale (parlo di chitarristi, bassisti, pianisti ecc.)
Ho in testa numerosi
ricordi, ancora freschi, dei pomeriggi in cui seguivo le vostre prove, alle ex
officine Ferrero. Mitico fu il giorno in cui Joe Vescovi arrivò per ascoltare e
giudicare il vostro lavoro. Mi pare che considerò i brani prog poco “spendibili”
su un mercato saturo (era il 1973 credo) mentre vi consigliò di proseguire
sulla strada di “Tu che sei tra gli Angeli”, brano realizzato seguendo la
miglior tradizione italiana. Come giudichi quel periodo e cosa ti è rimasto di
positivo e negativo di quelle lunghe sezioni musicali?
Periodo splendido,
indimenticabile in quanto godevo di gioie immediate; i tempi all’epoca non
erano saturi come oggi, meno cattiverie dai concorrenti diretti e poi bastava
avere intorno poche persone che ti seguivano e ti coccolavano per essere
felici. Ricordo ancora il grande Joe Vescovi, storico tastierista dei TRIP, che
faceva le giuste riflessioni sulla nostra musica, non proprio di facile
ascolto, e aveva pienamente ragione! Ma averlo davanti fu un’emozione direi
toccante, lui il mito e noi i suoi adulatori! . Grazie di avermelo ricordato.
Caspita che memoria che hai! Certo il brano “ Tu che sei tra gli Angeli” era di
tutt’altro genere ma a me sinceramente non piaceva come stimolo musicale.
Sentivo ed avevo nel sangue la musica prog. e ancora oggi la sento in me.
Sono in difficoltà
nel capire come si sta evolvendo il businnes che accompagna il mondo musicale,
quello rock in particolare. Musica che si vende o si regala online, musicisti
che consegnano alla casa discografica il lavoro preparato in casa, artisti che
creano un’etichetta discografica e si auto producono (vedi Domus Vega).
Hai una visione chiara del presente e del prossimo futuro?
Hai una visione chiara del presente e del prossimo futuro?
Il futuro purtroppo
lo vedo un pochino buio; regalare la musica online è assurdo, ma ancora di più
è venderla a brani in MP3: la qualità, lo sai, è bassa. Ormai non si torna più
indietro, cd non se ne vendono più e tutti vogliono tutto gratis o quasi. Poi
non parliamo della concorrenza e lo dico per tutti, oggi esce un gruppo nuovo,
magari valido e poi non potendo avere spazi dal vivo e spazi in tv alla fine
combina poco. Un peccato ma c’è poco da fare. Ci sono artisti che creano una
loro etichetta, ma io consiglio sempre di trovare una label, magari piccola, ma
che crede in te; l’autoproduzione secondo me è come sentir dire “…ma non ti ha
voluto nessuno?”.
Cosa ti ha spinto a
intraprendere la strada di “Videoradio”, venticinque anni fa?
Cercare di
realizzare un percorso diverso da quello praticato dalle major. Infatti sono
forse l’unica label oggi in Italia che vanta tanti musicisti famosi nella
propria scuderia, tutti promozionati , con recensioni e interviste, su riviste
specializzate di settore, come Guitar Club, Chitarre , Drum Club,
Batteria/Percussioni(ora si chiama RITMI). Parlo di musicisti importanti che
lavorano con grandi Artisti che a volte, se non vengono valorizzati con la
pubblicazione di un cd , con una distribuzione nazionale e con una promozione
adeguata anche cartacea, rischiano di passare inosservati. Considera anche che
la maggior parte dei musicisti che hanno lavorato e che lavorano con me hanno
avuto la possibilità, grazie al sottoscritto, di avere sul proprio cd il
marchio Ra Trade, il che significa che una major, oltre che Videoradio, ha
creduto nel tuo lavoro, e non mi pare poco. Oggi non bisogna dare mai nulla di
scontato, e anche se sei il numero uno è necessario capire che i tempi sono
cambiati per tutti.
Esistono gruppi
storici che non fanno album da anni, ma proseguono ininterrottamente la strada
live, probabilmente più remunerativa. Come si programma, normalmente, i l
lancio di un nuovo lavoro discografico dei “tuoi “ artisti? Quale parte ha
l’esibizione on stage?
Suonare dal vivo è
fondamentale, ecco perché lavoro in prevalenza con musicisti che propongono
l’album nelle clinics o nei concerti a loro dedicati. Naturalmente è tutto più
semplice quando operi con artisti di alta levatura, programmando date, e
iniziando a far conoscere un loro cd vendendolo direttamente nei concerti. Così
hanno fatto e fanno quelli della mia scuderia.
Mi dici, professionalmente
parlando, qual è il tuo sogno nel cassetto? Cosa vorresti realizzare nei
prossimi dieci anni, se avessi una bacchetta magica?
Se potessi mi
piacerebbe organizzare un grande evento live con i più importanti musicisti
nazionali e internazionali, ma temo che rimarrà un sogno.
Nell’ambito della tua professione, riesci a guardare ai giovani, alle nuove proposte, in modo “paterno”, pensando che qualche chance e qualche spinta sia necessaria per lo sviluppo delle nuove generazioni?
Guarda,
sinceramente sia la professionalità che la compattezza sono ingredienti
essenziali. Se un gruppo nuovo è unito e ha voglia di fare, a fatica, ma con un
pizzico di fortuna sicuramente riuscirà ad imporsi alla massa. Non dico che
raggiungerà la vetta ma probabilmente potrà farsi notare e avere grandi
soddisfazioni per proseguire al meglio.
Hai qualche rammarico
per un treno che ti è passato vicino e non hai avuto il coraggio di prendere (
sempre dal punto di vista professionale).
Per fortuna al
momento no, io fin dall’inizio della mia attività mi ero prefissato di dare
spazio ai musicisti e questo è quello che sto facendo, raccogliendo oggi
fortunatamente tanti consensi per il mio impegno.
Esiste una particolare musica che puoi considerare la colonna sonora della tua vita?
Impossibile dirlo,
ne ho diverse di musiche importanti per me … poi sai col tempo trovi a volte un
brano di oggi che ti stimola più di quello di ieri, ma certamente i brani prog
degli anni 70 sono tra i miei ricordi più belli.
Ancora un piccolo passo indietro. Se non sbaglio, ai tempi del Sigillo di Horus esisteva una piccola rivalità con Flavio Scogna, allora batterista de “La Corte dei Miracoli”, e ora con un ruolo importante in ambito musicale. Hai ancora contatti con lui. Che ricordi hai di quel simpatico e giovanile antagonismo?
Caspita ti ricordi
proprio tutto! E’ vero con Flavio Scogna esisteva una piccola rivalità ma ero
io ad averla in quanto indubbiamente lui era più bravo di me, e non volevo
ammetterlo. Tuttavia mi era simpatico e poi c’era la rivalità solita dei gruppi
prog.: da giovani queste cose succedono. Non l’ho più rivisto Flavio e sono a
conoscenza della sua brillante carriera di pianista e direttore d’orchestra:
gli auguro ogni bene.
Ma… hai più sentito Bertone, Godone, Barbarisi e le due ragazze di cui non ricordo più il nome?
Dunque, Bertone
l’ho rivisto circa sette anni fa, mentre non ho più notizie di Godone e di
Barbarisi, anzi tu che sai tutto, dove li posso cercare? Le ragazze no,
assolutamente mai più viste, ma ti riferisci a Ivana Costi e Lina Savonà vero?
Grazie per la
pazienza e per questo tuffo nel passato.
Grazie a te per
avermi fatto rifare questo tuffo nel passato... ricordi vero la bella jam fatta
a suo tempo con te e Pignata?