La mia frequentazione del mondo “Tulliano” ( inteso come tutto ciò che circonda i fan dei Jethro Tull), mi ha permesso di realizzare “quadretti musicali” un tempo impensabili.
Le Convention in particolare, garantiscono il contatto con gli artisti e, soprattutto, aiutano a realizzare delle collaborazioni sul palco inusuali, a favore di un pubblico estasiato.
Ho scritto in tutte le salse e in differenti spazi di quanto siano stati gradevoli i concerti di Alba e Oviglio, quelli che hanno visto la " base" della Beggar’s Farm miscelata con personaggi come Clive Bunker, Bernardo Lanzetti, Rodolfo Maltese e Aldo Ascolese.
Sottolineo che non si tratta di puri ospiti, ma di persone che integrano il gruppo. Questo è quello che arriva alla gente.
L'altra sera, a Acqui Terme, Piazza della Bollente, si è sconfinato nella zona di ciò che apparentemente sembrerebbe irrealizzabile.
Non mi riferisco al particolare tipo di musica, che può più o meno essere gradita (anche se dal vivo cambia la prospettiva e può risultare piacevole ciò che non si ama su disco), ma ai personaggi sul palco.
Chiunque abbia seguito il rock sa chi sia Clive Bunker, il primo batterista dei Tull, presente all’isola di Wight. E come non ricordarsi di Ian Paice, batterista dei Deep Purple?
Nomi altisonanti, tuttora in giro per i palchi del mondo, con enorme energia nonostante l’età non sia più verde.
Ma mai avrei pensato di poterli vedere assieme on stage, duettare tra rullanti e piatti, divertendosi come giovanotti in carriera.
Per gente come me, con ancora vivo il ricordo degli dagli anni '70 , sono queste immagini molto forti, ma non credo che certe emozioni siano riservate solo al pubblico “maturo”.
Alla fine del concerto mi si sono avvicinati due amici giovani, molto giovani, a cui avevo consigliato la partecipazione, e li ho trovati euforici mentre mi ringraziavano per il suggerimento dato.
Certi spettacoli non hanno età.
Ma partiamo dall’inizio, da quella fantastica piazza chiamata semplicemente “la bollente” per effetto della presenza di un'edicola marmorea da cui sgorga l'acqua bollente: 560 litri al minuto a 75 C° di “liquido curativo”.
Scenario suggestivo e risposta del pubblico incredibile che rimarrà sino alla fine (in piedi) dello spettacolo: almeno 3 ore di musica.
Franco Taulino conduce il gioco e tutta la prima parte dello spettacolo è dedicata ai Jethro Tull.
Negli ultimi concerti Franco mi era sembrato più defilato, più impegnato sugli aspetti organizzativi, ma nell’occasione ritorna a essere la figura musicale conosciuta.
La Beggar’s presenta due ex Tull doc, Clive Bunker e Jonathan Noice, e già questo sarebbe valso il prezzo del biglietto( è solo un modo di dire “calcistico”, perché lo spettacolo in realtà era gratis, altro aspetto incredibile della serata).
Il gruppo è ormai consolidato, ma spenderei una parola in più per Marcello Chiaraluce, il chitarrista, che bazzicherà il palco per tutta la serata, passando con scioltezza dai Jethro ai Deep Purple ai Led Zeppelin.
Lo vidi per la prima volta alla convention di Alessandria nel 2006, per niente in soggezione accanto a Ian Anderson eseguendo Aqualung, e mi sembra di notare miglioramenti continui e una notevole maturità di esecuzione.
Dopo un’ora di repertorio “Jethro”, condito da presenze differenti (Andrea Vercesi alla chitarra acustica, Andrea Garavelli al basso, Kenny Valle alle tastiere, Taulino junior al flauto, Phil Hilborne alla chitarra e Franco Gastaldo alla batteria), si cambia registro.
Sul palco arrivano Roberto Tiranti, famoso cantante della sfera metal, Neil Otupacca alle tastiere e… la stella, Ian Paice.
Si parte con “Child in Time” ovvero repertorio Deep Purple e non poteva essere diversamente.
Nel corso di questa sessione si alterneranno anche Phil Hilborne e il bassista Neil Murray.
Il repertorio è quello superconosciuto, che personalmente non amo molto, ma come evidenziavo prima, l’esibizione live può essere di forte impatto.
Anche la fantastica voce di Tiranti rientra in questo concetto… particolarissima, ma comunque straordinaria.
Che dire di Ian Paice , questi “vecchietti terribili” ci stanno abituando a esibizioni da superman, tenendo conto che la batteria richiede un sforzo puro superiore ad altri strumenti, e Paice dimostra un’energia invidiabile(la classe è rimasta quella di un tempo)
E arriva il momento del gruppo straniero… omogeneo.
Al mio arrivo sulla piazza avevo captato tensioni legate al comportamento un po’… vacanziero di questi musicisti, non troppo inclini a prove e soundcheck.
Ian Paice li presenta come una brancata di amici sul palco, chiedendo al pubblico un po’ di clemenza in caso di piccoli errori, ma il gruppo se la cava egregiamente e riesce a infiammare il pubblico dei più rockettari.
Tanto rock, con i pezzi più conosciuti dei Purple, da “Mistreated“ a “Smoke on the Water”.
Alla voce lo scozzese Doogie White (ex Rainbow).
La mezzanotte è superata ma c’è ancora spazio per tre brani dei Led Zeppelin, con l’apoteosi finale che vede tutti i protagonisti sul palco che segnano l’epilogo di una grande serata di rock.
Alla fine Franco Taulino appare soddisfatto e sottolinea che è stata una grande serata.
Anche Wazza Kanazza ha avuto grande successo al banco del merchandise e il pubblico non nasconde il gradimento per una serata diversa, dei ricordi per alcuni, della curiosità per altri, della soddisfazione per tutti i presenti.
Ancora una volta un grazie a chi ha permesso di mettere in scena uno spettacolo simile… ormai ci siamo abituati bene!!
Ciao,
RispondiEliminac'ero anch'io !
Concerto fantastico, e non solo perchè era gratis...
Un grande Taulino , molto nella parte.
Personalmente ho trovato la voce di Tiranti un po' scarsina in "Child in Time" poi si è un po' scaldato ed è salito di livello. Sempre comunque di bella presenza sul palco.
Anche Chiaraluce mi è sembrato un po' freddo.
Notevole invece la voce di Doogie White e la presenza del chitarrista e dell'organista... fantastici...
Senza bisogno di commenti per i 2 batteristi !
Speriamo ci siano altre occasioni simili nei dintorni.
Ciao
Claudio
Pietosa quanto necessaria agli oganizzatori (Taulino&gang)l'esibizione del viceprefetto alle prese con una batteria che non sa suonare...Chiaraluce tecnicamente freddo ed inespressivo come
RispondiEliminaal solito.