Gli Gnidrolog sono un gruppo inglese di progressive rock con un suono unico e particolare, che è spesso paragonato ai gruppi più conosciuti della scena progressiva, come i Van Der Graaf Generator, i Jethro Tull e i Gentle Giant.
La band fu fondata nel 1969 dai fratelli Colin e Stewart Goldring, accompagnati dal batterista Nigel Pegrum, che veniva dagli Spice (la band che più tardi sarebbe diventata gli Uriah Heep), Peter “Mars” Cowling al basso, John Earle alla voce & ai fiati e Charlotte Fendrich al piano. Ottennero lo strano nome dal gruppo anagrammando il cognome dei fratelli Goldring.
Nel 1972 rilasciarono il loro primo e secondo album, “In Spite of Harry’s Toe-Nail” & “Lady Lake”, prima dello scioglimento del gruppo causato dalla mancanza di riscontri commerciali. Rimasero dunque sempre un po’ più oscuri, nonostante la loro grande originalità sonora e il fatto che abbiano suonato con giganti del prog quali Colosseum , King Crimson e altri , fino al ‘71, prima di variare verso una sorta di progressive jazz.
Dopo lo scioglimento del gruppo i fratelli Goldring formarono un gruppo punk rock, i Pork Dukes, nel 1976.
Dopo 27 anni dalla rottura, i vecchi membri del gruppo si riunirono nel 1999 e incisero il terzo album in studio, “Gnosis”, del 2000.
Formazione
Stewart Goldring - Chitarra solista
Colin Goldring - Voce solista, chitarra ritmica, sax tenore, corno & armonica
Nigel Pegrum - percussioni, flauto, oboe, piano
John Earle - soprano, tenore, baritono sax, flauto, seconda voce
Peter “Mars” Cowling - basso, chitarra, violoncello
Charlotte Fendrich - piano
Discografia
In Spite of Harry’s Toe-Nail (1972)
Lady Lake (1972)
Live ‘72 (1999)
Gnosis (2000)
Citazione d'autore:
"Non la forza, ma la bellezza, quella vera, salverà il mondo"( Fedor Dostoevskij)
Complimenti per aver ricordato un gruppo misconosciuto ma che a mio modestissimo avviso aveva poco da invidiare ai grandi nomi del progressive inglese degli anni '70. Oltretutto sono stati uno dei pochissimi gruppi della storia del prog a non usare le tastiere senza che se ne sentisse la mancanza! Il fatto che tre di loro fossero polistrumentisti me li fa accostare idealmente ai Gentle Giant (non un nome da poco...)
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