martedì 22 luglio 2008

John Lee Hooker junior

Concludo il capitolo Johnny Winter col terzo post consecutivo .....

dedicato alla serata del 15 luglio, alla fortezza del Priamar di Savona.

Ad aprire il concerto John Lee Hooker Junior e la sua band: una grande sorpresa!!!

Qualche nota su di lui.

Il Blues come rivincita sulla vita.
John Lee Hooker Jr. non solo porta sulle spalle un nome tanto importante quanto ingombrante, ma anche 25 anni di vita particolarmente spericolata.
"Cold As Ice', il suo secondo CD per la Telarc segue a distanza di due anni "Blues With Vengeance" ,quello che Hooker Jr. definisce la celebrazione della sua redenzione.
Un album di "blues with soul" dominato dalla voce calda e profonda di Hooker il quale racconta in 12 brani le sue disavventure.
Nel mezzo due tributi al padre: l'originale 'Do Daddy', un sofferto reggae con una chitarra solista in bella evidenza e un ritratto intimo e sentito di un padre dotato di una volontà impossibile da piegare; e la cover di "I'm In The Mood", cantata con orgoglio da un figlio che non vuole essere schiacciato dalla personalità di un padre così famoso e mai dimenticato.
John Lee Hooker Jr. è nato a Detroit con il Delta Blues nel sangue.
A otto anni già si esibiva alla radio di Detroit WJBK; all'età di dieci anni va in tour con suo padre e a sedici anni ha già suonato in luoghi prestigiosi con musicisti acclamati quali ad esempio Jimmy Reed.
Nel 1972, a diciotto anni, canta nell'album del padre "Live at Soledad Prison". Sfortunatamente, mentre vive da bluesman, soccombe ai demoni che lo circondano; droghe, alcol, divorzio, carcere e morte distruggono la sua carriera promettente.
Grazie al supporto della famiglia e degli amici, e ad un gruppo di musicisti pieni di talento che mai hanno smesso di credere in lui, Hooker Jr, ritrova l'intima ispirazione per esprimere la profondità delle emozioni vissute.
Con "Blues with a Venegeance", Hooker Jr. fa finalmente pace con sé stesso.
L'album gli ha fruttato una Grammy nomination nella categoria Blues Tradizionale e la California Music Awards lo ha nominato come miglior album blues del 2004; la Bay Area Blues Society ha presentato Hooker jr. con un premio come miglior ritorno sulle scene dell'anno.
Hooker Jr. e la sua band hanno condiviso il palco con leggende del calibro di BB King, Johnny e Edgar Winter, Lucky Peterson, Bo Diddley, Charlie Musselwhite, Koko Taylor, Johnny Johnson, Elvin Bishop, Ron Thompson, e Canned Heat, esibendosi in tutto il mondo.
Con uno stile che egli definisce "due parti di R&B, una parte di jazz e down home blues", Hooker sta portando con sé l'eredità musicale secolare della famiglia (anche suo nonno, Will Moore, era un cantante e chitarrista blues).
La sua musica è un omaggio al padre ma è anche la sua musica originale in cui non solo Hooker racconta la storia della sua vita, ma introduce nella tradizione musicale della famiglia elementi innovativi dove è evidente l'unione del blues funk vecchia scuola con una sensibilità alle odierne sonorità hip hop.

Formazione: John Lee Hooker Jr.: voce; Brian James Vollreide: tastiere; Jeffery James Horan: chitarra; George Lacson: basso; Michael





Le ultime parole famose:
"La teoria dei germi di Louis Pasteur e' una ridicola finzione". (Pierre Pachet, Docente francese di Fisiologia, 1872)

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