Era una notte, credo, del 1971.
In un rettilineo vicino a casa mia, nei pressi del centro città, una macchina con dentro cinque ragazzi si schianto’ contro un palo.
Non ricordo se ci furono morti, ma sicuramente uno di loro perse l’uso delle gambe.
Quei cinque ragazzi erano ben conosciuti in città, per il loro modo di vivere, da teppisti.
Erano comunque giovanissimi, nella tipica età degli errori sconfinati.
Ricordo che in quel periodo erano attive alcune bande, tutte violente, ma non ricordo se ci fosse l’influenza dei comportamenti d’oltremanica, degli scontri tra Mods e Rokers, raccontati in Quadrophenia.
Per noi ragazzi “tranquilli” rappresentavano un pericolo (a volte risultava difficile camminare per il centro citta’), ma allo stesso tempo accendevano la nostra cusiorita’: chissa’ come vivevano, che rapporto avevano con i genitori, con la scuola?! E che coraggio avevano a sfidare tutto e tutti! In fondo si trattava di celata ammirazione, di ricerca e accettazione del proibito.
Io avevo conosciuto bene quel ragazzo che perse l’uso delle gambe, e lo avevo sporadicamente frequentato in tempi non sospetti. In quegli anni , un elemento turbolento si distingueva da uno calmo per il voto in condotta. Il suo era un 6.
Credo sia ancora in vivo, anche se non lo vedo piu’ dai quei giorni dell’incidente.
Questo episodio mi da l’opportunità di rimarcare quanto sia stretto il legame musica/ricordi.
Girovagando per la rete alla ricerca della musica dei miei inizi, sono capitato su un brano che si intitola “Walk Away” e immediatamente mi è tornato alla mente quell’incidente.
Il motivo del legame non lo conosco, forse erano i giorni in cui ascoltavo assiduamente il brano della James Gang.
Il vinile era “James Gang Live” e l’artefice numero uno era Joe Walsh, chitarrista e cantante incredibile, e protagonista successivamente negli Eagles.
Quanto appena scritto e’ quello che a scuola mi avrebbero censurato come “fuori tema”, se il tema fosse stato musicale o di tipo sociale.
Ma io attribuisco enorme importanza alla capacita’, che e’ propria della musica, di ripresentarmi momenti lontanissimi e spesso dimenticati, con una freschezza che azzera ogni tipo di dimensione temporale.
Vediamo qualcosa su Joe Walsh.
Joseph Fidler "Joe" Walsh nasce a Wichita, nel Kansas il 20 novembre 1947.
Nel 1969 entra a far parte del gruppo James Gang per rimanerci fino al 1972.
In quegli anni il gruppo ha un notevole successo con gli album: Yer' Album (November 1969) James Gang Rides Again (October 1970) Thirds (August 1971) James Gang Live in Concert (November 1971) Passin' Thru (July 1972)
Nel 1976 si unisce agli Eagles, la band country americana che ha venduto più dischi al mondo.
Nel 1978 da solista incide "In the city", resa celebre in quanto uno dei brani principali della colonna sonora di "The Warriors" - 1979 - (I guerrieri della notte) di Walter Hill.
Una delle esibizioni dal vivo più belle che si possono ammirare di Joe walsh è nel DVD "Eagles - The Farewell Live tour - Live from Melbourne".
Joe è anche un attivo radioamatore , ed ha inserito nei suoi album messaggi in alfabeto Morse (Songs For A Dying Planet: "Register And Vote For Me").
Ho rivisto recentemente Walsh nel Crossroad di Eric Clapton (ma di quello parlerò a tempo debito) e devo dire che e’ davvero unico.
Il brano a cui accennavo,Walk Away,ha a mio avviso un’energia non comune, e la miscela tra il sound tipico del trio, basso/chitarra/batteria, e la voce di Joe , e’ da “esplosione”.
Mi piacerebbe davvero poterli ascoltare dal vivo, tenendo conto che hanno rimesso in piedi il gruppo per un tour , nel 2006.
Se arrivassero nei paraggi…..consiglio a tutti di comprare un biglietto.
Ed ora sentiamo Walk Away.
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